La prima scena che ha dovuto girare interpretando il detective Jim Gordon è stata semplice: McKenzie ha solo dovuto guidare una macchina fino a Wayne Manor. Ma improvvisamente, la star di Southland si è sentita sopraffatta. “Sono seduto al volante e penso che questo è pazzesco, non ce la farò mai,” per fortuna il momento è passato “e tutto è andato alla grande.”
Come sei rimasto coinvolto nello show?
Ho collaborato ad un pilot con il creatore [Bruno Heller] l’anno scorso…
Il legal drama?
Sì – beh era sulle vittime degli avvocati. Siamo stati davvero bene, e ovviamente, lo show non è stato ordinato, ma noi ne eravamo molto fieri. Era per la CBS e loro avevano ordinato forse due drama.
La CBS ha poco posto nella sua programmazione.
Una cosa del genere. E ho sentito che ci siamo andati abbastanza vicino. Bruno mi ha mandato lo script abbastanza presto dicendomi che aveva scritto questa parte con me in mente – cosa molto lusinghiera. Abbiamo cominciato a parlarne e tutto è andato nel migliore dei modi. Che un fantastico autore scriva per me e partire già con una familiarità è un modo magnifico per cominciare.
Cosa ti entusiasma del personaggio?
È un uomo davvero onesto. L’ultimo uomo onesto in una città piena di persone corrotte. È molto difficile di questi tempi interpretare un eroe onesto e buono. Tutti sono molto cinici riguardo le intenzioni degli altri. La cosa interessante di lui è che arriva in città dopo aver passato due decenni fuori e guarda con degli occhi nuovi un mondo che in realtà non conosce. Lui pensa di sapere e il suo viaggio sarà quello di capire come migliorare le cose sia per Gotham sia per lui senza perdere completamente il suo centro morale. Non è un antieroe, è un vero eroe – ma dovrà scendere a compromessi.
Leggendo lo script del pilot, sembra che sarà difficile per Gordon mantenere i suoi ideali nel corso della serie, dato la linea sottile in cui cammina solo nel primo episodio.
Non li perderà. Ed è una cosa di cui abbiamo discusso fin dall’inizio. Non è uno show su Batman direttamente dagli anni ’50 dove tutto è in bianco o nero. In questo mondo, tutti vivono in una zona grigia. Tutti sono compromessi. Non è possibile che riesca a sopravvivere a tutto questo senza qualche cicatrice. Come riuscirà a tenersi stretta la sua moralità e nel mentre fare la differenza?
Come renderai questo personaggio unico rispetto al tuo altri personaggio nelle forze dell’ordine in Southland?
Cerco di utilizzare tutto quello che ho imparato in Southland: ci sono alcune somiglianze nel modo di gestire alcune situazioni.
L’allenamento deve essere stato utile.
Senza esagerare sto cercando di portare anche quello. È chiaramente uno show molto diverso, e chiaramente non assomiglia alla realtà. Ma ho imparato così tanto negli anni. Qui si parla del fatto che non c’è niente di male nell’avere un centro morale, e questo mette Gordon in una posizione diversa rispetto alle altre persone di questo mondo. Ed è un’idea molto affascinante. Allo stesso tempo, per l’audience, questo centro morale può arrivare come una sorta di ingenuità a meno che il personaggio sia descritto come uno intelligente tanto quanto tutti gli altri nella stanza, se non di più. È quasi una cosa noir – Phillip Marlow inciamperà, e non saprà tutto dei criminali. Ma è intelligente quanto loro, se non di più, e capirà mentre le cose procederanno.
Quanta familiarità avevi con l’universo di Batman prima di tutto questo?
Sono un grande fan di Batman. Non posso dire di essere cresciuto leggendo un sacco di fumetti – stranamente quello che ricordo meglio è Iron Man. In Texas guardavo le repliche di quei film scadenti, le versioni di Adam West. Mentre crescevo però i ritratti di Batman diventavano più sofisticati e ho adorato i film di Christopher Nolan. La cosa che penso tutti possano capire di Batman è che non è un supereroe. Non ha poteri speciali. È solo un uomo che ha avuto un’esperienza molto traumatica ed ha accesso a tutta una sorta di gadget e armi che una persona ricca può permettersi, ed ha un disperato bisogno di giustizia. Come attore, sono molto più interessato alle persone. Quando si hanno dei superpoteri, non è che non trovi quei personaggi godibili, è solo che…
Ti senti distaccato.
Sì, mi sento distaccato. Non per prendere in giro un argomento completamente scollegato, ma per me è come i musical. All’inizio sono tipo: “Oh mi piace questa storia,” e poi partono a cantare e il tutto sembra strano. Probabilmente non dovrei dire questa cosa a New York! Per farla breve: Gordon non potrebbe essere più umano. In un universo DC dove tutti questi personaggi sono umani, lui è un esempio perfetto. È forte, intelligente e duro, ma prenderà delle decisioni sbagliare e si fiderà delle persone sbagliate. E non ha via d’uscita – non può mettersi un mantello e volare via.
Come ti sei preparato per questo ruolo?
Sono andato a pranzo con Geoff Johns [il direttore creativo della DC] e gli ho chiesto: “Cosa ho bisogno di sapere? Conosco Batman e Gordon, ma qual è la mia responsabilità qui?” Lui mi ha dato Gotham Central e mi ha detto due cose: la storia originale di Gordon non è mai stata esplorata a fondo prima. Per quanto centrale sia il personaggio, Gordon non è mai stato al centro dell’attenzione. E due, non ti puoi preoccupare di questo. “Ti abbiamo assunto per interpretarlo e reinventarlo.” E lo ha detto senza un tono provocatorio e che il tipo che è più ferrato su questo argomento ti dica di rendere il personaggio tuo è come ricevere una pacca sulla spalla. C’è molta aspettativa per un mondo così familiare e può essere intimidatoria. Ma devi rilassarti e fare il tuo lavoro. Ti costringe a essere più grande e più bravo e – onestamente – più distaccato, ma devi trattarlo come se fosse un lavoro.
Qual è stata la sfida più grande nel girare il pilot?
Per me, questo show doveva essere girato a New York. New York è Gotham e Gotham è New York. È stato incredibile essere qui. È la prima volta che giro qui. È esattamente l’apparenza e l’energia che non si possono falsificare in uno studio. Ma fa freddissimo e c’è sempre vento. Inoltre, c’è comunque la sfida di creare un nuovo mondo. Se una Toyota Corolla passa nello sfondo, non importa come sia stata la tua performance – non è usabile.
Devi essere invidioso qualche volta quando gli altri attori hanno dei fighi soprannomi e outfit, mentre tu devi mettere la tua cravatta.
Sì! Non vorresti che fosse l’uomo tutto d’un pezzo quando tutti gli altri sono così eccentrici, sembra noioso. Ma dovete fidarti del fatto che stiamo raccontando la storia di Jim. Perché stiamo raccontando la sua storia? La stiamo raccontando perché in questo mondo che sta crollando a pezzi grazie alla corruzione, quando non c’è nessuna ragione per essere uno dei buoni, lui è l’unico in piedi a dire: “No, non è giusto.” E c’è potere in questo.