Gotham – Recensione 1×02/1×03 – Selina Kyle/The Balloonman

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Oggi andrà in onda il quarto episodio di Gotham, ma prima vediamo cosa è successo nel secondo e terzo episodio.

Partiamo dal secondo episodio, intitolato ”Selina KyleGordon e il suo collega Bullock sono alle prese con un nuovo caso, ovvero il rapimento di alcuni bambini senzatetto. Selina Kyle/Cat è ancora una volta testimone, come lo è stata dell’assassinio dei Wayne. Intanto, Fish Mooney riceve la visita del boss mafioso Falcone, che saputo dei suoi piani da Cobblepot/Pinguino, decide di darle un avvertimento, colpendo Lazlo, amante di Fish. Fuori città, invece, ve1x02_Selina_Kyle_3diamo Pinguino, risparmiato da Gordon, che riesce a trovare un passaggio da due ragazzi. Questi, però, lo sbeffeggiano, e Pinguino non esita ad ucciderne uno, e prendere in ostaggio l’altro. Gordon e Bullock, dopo varie ricerche e interrogatori, trovano finalmente i colpevoli dei rapimenti, riuscendo a liberare i ragazzi, pronti a essere portati al nord, in riformatorio. Bruce Wayne, nel frattempo, continua a mettere alla prova se stesso, e saputo dei ragazzi rapiti, decide di far qualcosa, donando loro dei vestiti nuovi. Tra i ragazzi diretti in riformatorio, c’è anche Selina Kyle, che però non ha nessuna intenzione di partire. Perciò chiede di vedere James Gordon e propone uno scambio: se non verrà mandata al nord, gli dirà chi è l’assassino dei Wayne.

Ciò che salta subito all’occhio, è come Selyna Kyle, che dà il titolo all’episodio, e quindi si supponeva esserne protagonista, in realtà appaia in poche scene. Nonostante abbiamo il piacere di sentirla parlare per la prima volta, la puntata però non risulta esattamente incentrata su di lei, lasciando ancora aperti molti misteri sul suo personaggio, e aggiungendo ben poco a quanto già detto sul suo conto. In ogni caso, si può considerare un buon episodio: le performance attoriali dei protagonisti sono sempre di ottimo livello, e anche quelle dei cattivi di turno, che troviamo in questo episodio. Si fa notare la particolare scelta del personaggio della madre di Cobblepot, che si presenta in una breve scena, con un look molto eccentrico e molto diverso dal resto dei personaggi.

Passiamo ora al terzo episodio, ”The Balloonman”. Altro episodio, altro caso. Gordon e Bullock questa volta indagano su un misterioso serial killer che va a punire i corrotti della città, legando le proprie vittime a un pallone sonda. Il primo è un uomo che ha truffato i suoi investitori, il secondo un poliziotto corrotto, e il terzo un cardinale accusato di abusi sessuali. Nel frattempo Gordon continua a investigare anche sul caso Wayne, grazie all’aiuto di Selina Kyle, che afferma di esser stata testimone. Gordon però non le crede, e decidono così di tornare sul luogo del crimine. Intanto i detective Montoya e Allen fanno visita a Fish Mooney, che Immaginelnrivela di non essere stata lei ad uccidere Cobblepot/Pinguino, ma James Gordon. Pinguino però non è morto, e anzi ha già fatto ritorno in città, trovando lavoro come lavapiatti in un ristorante, frequentato da diversi mafiosi. Montoya, dopo esser passata a trovare Gordon, va anche a casa sua, per mettere in guardia la fidanzata, mostrando di tenere particolarmente alla ragazza. Rispettando ancora una volta, il solito schema, fatto di interrogatori e ricerche, alla fine Gordon risolve il caso, e riesce a catturare l’assassino. L’episodio si chiude proprio con Gordon che, tornato a casa, confida alla fidanzata quanto sia preoccupato per lo stato della città, che definisce ”malata” molto più di quanto pensasse. È in quel momento che suonano alla porta: Pinguino è tornato.

La corruzione: è intorno a questa tematica che ruota l’episodio. In realtà ci sono già stati mostrati più esempi di corruzione, in questo episodio però si va ad approfondire ancora di più su questo punto. Importante è infatti la riflessione finale che fa Gordon: lui che rappresenta l’uomo dai saldi principi, incorruttibile, si mostra in questo episodio ancora più sfiduciato dalla situazione in cui la città si ritrova. La serie, come già detto, mostra il suo schema ormai fisso: caso da risolvere, interrogatori vari, visita a Fish Mooney o incursione in casa Gordon, e infine risoluzione del caso; con l’aggiunta, a ogni episodio, di qualche dettaglio in più sulla storia di fondo, e sui personaggi, che fanno presupporre lo studio di un percorso più ampio.
Ancora una volta, Pinguino dimostra di essere uno dei migliori personaggi della serie, merito senza dubbio dell’attore che lo interpreta, Robin Lord Taylor. In questo episodio lo vediamo addirittura uccidere solo per avere un paio di scarpe per ottenere un lavoro. Davvero fantastico. Si segnala anche in questo episodio un personaggio particolare, il proprietario dei palloni rubati e usati per i delitti, che come la madre di Cobblepot, pare uscito da un film di Tim Burton (regista dei primi due film su Batman, del ’89 e del ’92). Nell’insieme, The Balloonman è un episodio coinvolgente, che considero migliore del secondo: per azione, per il ritmo più veloce, e l’alternarsi di scene sempre interessanti e ben girate, con quel pizzico di ironia che ogni tanto non guasta. Una su tutte, la scena in cui Gordon, sempre fedele ai suoi principi, si lancia per salvare il serial killer, ritrovandosi anche lui trasportato in aria dal pallone sonda.

Cosa vorrà Pinguino da James Gordon? Non ci resta che aspettare il quarto episodio, in onda questa sera.

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