Sto provando sensazioni contrastanti per quanto riguarda Grimm. Da una parte sono felice che si sia tornati al classico episodio con indagine poliziesca e Wesen sempre più assurdi da catturare o meglio uccidere. Dall’altra, pur sapendo che questo significherà avviarsi alla fine della serie, vorrei che la vicenda del bastoncino con tutte le sue implicazioni venisse portato avanti perché sinceramente mi sta appassionando.
La parte investigativa in Grimm riveste sempre una sua rilevanza perché rappresenta di volta in volta una crescita per il Grimm, un convincimento ulteriore del suo ruolo in un mondo ignaro per la maggior parte dei casi, del pericolo Wesen. La parte poliziesca pur distogliendoci dal tema principale, è quindi a mio avviso importante e necessaria perché senza il personaggio di Nick non avrebbe la necessaria forza per l’evoluzione della vicenda. Un po’ come una sorta di processo di formazione che lo ha visto affrontare Wesen di ogni sorta che gli hanno fatto capire che Wesen non è male assoluto e che esistono le eccezioni.
Sul fronte degli sviluppi circa il potere del bastoncino magico, possiamo dire che ci troviamo in alto mare. Sappiamo che Diana e Eve hanno una particolare reazione allo stesso e che Nick invece sente di non poterne stare lontano. Eppure (ecco la maturazione del personaggio) sapendo tutto ciò, preferisce resistere alla tentazione di tenerlo con se. Sa che se i Grimm lo hanno nascosto e protetto dalla vista dei Wesen è perché chiaramente è un pericolo anche se gli ha salvato la vita nello scontro con il Black Claw e Napoleone.
Eve in questa stagione poteva anche non esserci e possiamo dirlo anche di Meisner. Chiaro che gli sceneggiatori non potevano tagliare fuori due personaggi così ingombranti, specie trattandosi della stagione dell’addio, ma appare chiaro che sia l’una che l’altro e in particolare Eve, sono stati inseriti un po’ forzatamente nella vicenda. Meisner è una presenza che incarna l’incubo di Renard, ma si poteva bypassare con dei flashback o in altro modo. Va detto comunque che il suo inserimento è meno faticoso rispetto a quello della bella Juliette/Eve. Il fatto che lei incarni il personaggio che subisce il fascino della bacchetta non dispiace ma poteva essere affidato a uno qualunque degli altri protagonisti.
Queste sono mie sensazioni personali, sia chiaro, ma sono certo che se Grimm avesse avuto una season 7, la gestione di questa stagione avrebbe avuto uno sviluppo diverso inclusi i due personaggi di cui sopra. Per esempio io vedo molto più adatta all vicenda della bacchetta e del suo influsso, Trubel che essendo Grimm ci poteva offrire una diversa e più intrigante prospettiva circa i misteri celati dietro all’oggetto.
Mi è piaciuta la scena, seppur breve in cui Adalind si scusa con Eve per tutto quello che aveva passato, per tutte le sofferenze che ha patito a causa sua e della sua sete di vendetta verso il Grimm. Adalind è già tornata ad essere una Hexenbiest e avere comunque sentimenti così profondi tanto da chiedere perdono è una cosa molto bella.
Nel frattempo faccio notare che Rosalee aspetta tre cucc…ehm 3 bambini. I due si stanno interrogando sull’opportunità di fuggire lontano da Portland, vivere la gravidanza fuori dai pericoli che rappresenta essere amici del Grimm. Monroe è forse il personaggio più importante dopo il Grimm. Lui è stato sempre al fianco di Nick, rappresenta l’amico Wesen migliore che un Grimm possa desiderare. Ma ora deve egoisticamente fare i conti con la realtà di una compagna che in attesa dei suoi 3 gemellini deve essere portata al sicuro.
Conoscendo l’animo altruista di Monroe e Rosalee sappiamo che sarà difficile che lascino Nick in difficoltà, ma apprezzo che la sceneggiatura abbia ritagliato per loro questo quadro così coinvolgente dal punto di vista dei sentimenti e che comunque porta i due a interrogarsi sul futuro e sul loro rapportarsi al Grimm.
Le ultime parole le spendo per Hank e Wu che sono un po’ il sale e il pepe per ogni episodio. Hank ha sempre una parola per l’amico Nick, sa sempre il modo di risollevarlo, ma sa soprattutto ascoltare. Wu è l’ironia e la schiettezza, un personaggio che si è evoluto in modo incredibile rispetto alla season 1 o 2. Senza di lui e senza le sue battute sui vari casi, Grimm non sarebbe lo stesso.
Passo e chiudo.