Gli spettatori di Hannibal quando vedranno la terza stagione che partirà giovedì (4 giugno) si renderanno conto che sarà un modo decisamente diverso di raccontare la storia rispetto a quanto hanno avuto modo di provare nelle prime due stagioni. Quando la serie horror di NBC tornerà con Hannibal Lecter (Mads Mikkelsen) e Will Graham (Hugh Dancy), il confronto finale sanguinoso al termine della seconda stagione li avrà cambiati per sempre.
Dopo aver visto i primi tre episodi della terza stagione, Zap2it è corsa a chiamare lo showrunner Bryan Fuller per parlare del cambiamento di tono della nuova stagione. La conversazione passa dal motivo per cui ha deciso di non rivelare il destino di alcuni personaggi per diversi episodi a come lo show cambierà quando personaggi importanti provenienti dai romanzi di Thomas Harris, come Molly Foster e Francis Dolarhyde, verranno introdotti.
Sotto trovate una versione scritta dell’intervista.
Zap2it: I primi tre episodi… sono un tale viaggio mentale.
Bryan Fuller: Il primo episodio è proprio un cambio di rotta per la serie e il secondo episodio è un febbricitante sogno di dolore di cui mi sono spesso chiesto “Abbiamo avuto troppe pretese artistiche nel secondo episodio?” È un tale stato onirico per così tanti motivi. È come se avessi voluto scrivere un poema di dolore.
I primi tre episodi possiedono quella qualità surreale. Perché hai deciso di cambiare tono in quel modo?
La grande ispirazione è venuta semplicemente allontanandosi dall’FBI, allontanandosi dai parametri della narrativa del crimine procedurale. È stato liberatorio e un fantastico modo in cui creare la prima parte della stagione – e anche una risposta alla serie di “Hannibal” che volevo veramente fare. Ero sempre… non frustrato, ma consapevole dei vincoli della narrazione del crimine procedurale con i ritmi investigativi, impantanarsi nelle scene e nella descrizione del caso senza poter veramente scavare in profondo nelle storie dei personaggi, perché sei troppo occupato a dare al pubblico le informazioni per risolvere il crimine.
Mi è sempre sembrato limitativo, perciò per le prime due stagioni l’ho accettato e ho provato a renderlo proprio dello show e ho usato lo stile della narrazione per potenziare la storia del crimine procedurale. Ma una volta che ho spezzato quelle catene penso di aver semplicemente iniziato a correre [ride].
Questi primi tre episodi sembrano delle storie molto individuali che probabilmente si uniranno nel quarto episodio.
Sì, il quarto episodio è proprio quello in cui torniamo dritti alla Cena Rossa e si prepara tutto per i successivi otto mesi delle storyline dei personaggi e vediamo dove sono, cosa è capitato loro, come sono sopravvissuti, quali parti di loro non sono sopravvissute e come stanno andando avanti. I primi quattro episodi raccontano un arco molto interessante dei personaggi come sopravvissuti del regno di Hannibal. È interessante, ci siamo occupati del primo episodio nella sua interezza il primo giorno di riunione con gli sceneggiatori. Siamo arrivati, ci siamo seduti e ho detto tipo “Questo è quello che voglio fare” e l’abbiamo buttato giù ed è il tipo di episodio che vedrete. Ci sono state un paio di scene che abbiamo tagliato per abbreviare la narrazione e abbiamo tolto anche alcune cose che ho trovato un po’ imbarazzanti, perciò ho detto tipo “Facciamo in modo che nessuno le veda”.
Perché avete deciso di far aspettare gli spettatori fino al secondo episodio per scoprire cosa è successo a Will Graham?
Abbiamo lasciato il finale della seconda stagione con le scarpe di Hannibal. Volevo far capire che ci saremo concentrati a raccontare la storia di Hannibal, focalizzandoci sulla relazione tra lui e Bedelia (Gillian Anderson). Volevo che il pubblico desiderasse Will Graham come Hannibal lo desidera. Il miglior modo per fare ciò era quello di trattenerlo come è stato trattenuto da Hannibal e poi iniziare a raccontare la storia di Will. È sembrata una naturale continuazione della seconda stagione iniziare con Hannibal e Bedelia così come abbiamo lasciato la stagione 2 con Hannibal e Bedelia, e raccontare la loro storia in un episodio e poi raccontare la storia di Will in un altro episodio e poi iniziare ad integrare quelle storie e inseguire quegli altri racconti.
Qual è il piano per Alana Bloom (Caroline Dhavernas) in questa stagione?
Ci interesseremo a ciò che è successo ad Alana nel quarto episodio. … Alana ha avuto quel ruolo non invidiabile eppure invidiabile [nella stagione 2] di trovarsi in mezzo a due uomini. Volevo comportarmi meglio con lei nella terza stagione. Questa è e sarà sempre la storia di Hannibal Lecter e Will Graham, perciò tutti sono secondari rispetto a quella relazione. Volevo essere sicuro di raccontare una storia interessante per Alana Bloom nella terza stagione, per rimediare alle lamentele del personaggio nella seconda stagione.
C’è stato uno stile narrativo nella prima parte della stagione che ti è più piaciuto approfondire?
Mi sono piaciuti tutti individualmente. Il nostro approccio è stato “Rendiamo ogni episodio a suo modo un film.” Il primo episodio era Il Talento di Mr. Ripley. C’è un aspetto del secondo episodio in stile A Venezia… un dicembre rosso shocking, con un uomo che fa i conti col dolore e che viene perseguitato da immagini del passato. Il terzo episodio prende i fondamenti della storia e inizia ad intrecciarsi con molto più dark humor, soprattutto dal lato Bedelia/Hannibal. E poi contemporaneamente abbiamo questa storia con Chiyoh (Tao Okamoto) in Lituania che mantiene il Castello dei Lecter e il segreto di quel castello nel seminterrato.
Volevamo che il terzo episodio assumesse il tono di un film horror della Hammer; andare nel castello inquietante sulla collina e trovare una signorina con un segreto che sta cercando di proteggere. Da un lato essere salvata, dall’altro essere condannata è sembrata una grande partenza. Molto della terza stagione è una partenza dal mondo che abbiamo fondato, ma anche una base per includere nuove direzioni.
Diresti che l’elemento del crimine procedurale di questo show è sparito interamente, o è qualcosa verso cui potreste tornare?
Ci ritorneremo soprattutto per la storia del “Red Dragon”. Qua è quando riabbracceremo il crime procedural alla fine, ma ve lo raccontiamo in un modo più paziente. Invece di concluderla in un episodio, usiamo sei episodi per raccontare la storia del grande Drago Rosso [nella seconda metà di questa stagione]. Francis Dolarhyde (Richard Armitage) diventa un personaggio principale nello show ed è presente tanto quanto Will e Hannibal.
E quando dobbiamo aspettarci che succeda?
Nell’ottavo episodio.
Gli spettatori conosceranno Molly (Nina Arianda) dopo il salto temporale di metà stagione, perciò cosa c’è in serbo per il suo inserimento e cosa comporterà questo per Will?
Una delle cose eccitanti nell’introdurre il personaggio di Molly è che lei ha un punto di accesso a Will Graham che nessun altro ha. Ci sono un paio di scene dove vedrete la luce che porta nella vita di Will Graham. La vedrete come una donna veramente divertente ed affascinante, probabilmente l’unica persona che può genuinamente far ridere Will Graham ad alta voce. Quelle scene in cui permette a se stesso di divertirsi con lei e ridacchiare sono entrambe strazianti – perché vedrete proprio quanto dolore questo ragazzo ha conosciuto nella sua vita – eppure ecco qualcuno che riesce a farlo ridere. È una bella cosa per lui; farete il tifo per lui e la loro relazione, perché è difficile immaginare Will Graham ridacchiare, ma lei lo fa ridacchiare.
Perché avete deciso di fare un salto temporale in avanti a quando loro hanno un rapporto anziché lasciare che il pubblico vivesse quel corteggiamento?
Riguardava veramente il fornire la meravigliosa storia. C’è qualcosa di così avventuroso nel salto temporale e abbiamo visto un sacco di show fare questo salto temporale. Un sacco del divertimento nella narrazione è fare una sorta di aggiornamento e dire tipo “Oh, questo è quello che è successo negli ultimi tre anni e questo è il modo in cui le cose sono andate.” È stata veramente un’iniezione di energia nella narrazione. E il loro primo incontro; vediamo che si incontrano? Sono eccitati per la relazione? È questo un episodio di televisione emozionante? Sembrava che andasse più verso la commedia romantica e lontano dal tono dello show. Sembrava che saltassimo dentro le relazione e vedessimo l’effetto che lei avesse avuto su di lui come essere umano e come quella nuova vita sia per Will in pericolo.
Mi piace l’idea di un primo incontro romantico in Hannibal però.
Abbiamo dei primi incontri romantici per altri personaggi in altre storyline romantiche, perciò ne vedremo accadere alcuni.
Sono curioso di vedere come l’inserimento di Molly si rifletterà sui sostenitori della coppia Hannibal/Will là fuori.
È divertente perché ora anche Mads e Hugh si divertono. Soprattutto nel finale di questa stagione siamo tipo “Abbiamo veramente fallito!” [ride] Ci sono un paio di momenti in cui senti l’intimità della relazione tra questi due uomini anche se non è una relazione sessuale. L’amore è amore, e loro si amano. … Questo è proprio il tema centrale della stagione, Will e Hannibal possono coesistere? La loro amicizia sopravvivrebbe alla loro amicizia?