Dopo gli ultimi secondi del primo sconvolgente episodio di How to Get Away with Murder è scattato quello che possiamo chiamare “totomorto”: di chi è il corpo nascosto in quell’ambulanza?
Non siamo così ingenui da aver pensato di scoprirlo già dal secondo episodio, ma sicuramente ognuno di noi avrà tirato fuori il proprio detective nascosto, mettendo in tavola tutte le prove che è riuscito a raccogliere.
Sappiamo che, in uno show del genere, niente è come sembra e per tirar fuori il nostro arsenale di fazzoletti dovremmo aspettare ancora qualche episodio.
Scopriamo però che l’indagata principale dell’incendio, che ha portato alla morte di qualcuno a cui presumibilmente teniamo molto, sia Annalise, ma pochi fotogrammi dopo veniamo riportati a “due mesi prima dell’accaduto” senza avere ulteriori dettagli.
La situazione al campus sembra precipitare: i volantini ritraenti il volto di Annalise, accusandola di essere un’assassina, diventano virali fino ad approdare su qualsiasi web-magazine. Sorge qui spontaneo il dubbio, chi potrebbe essere l’artefice di questo scherzo che sta mettendo a rischio la sua carriera accademica?
Anche i Keating five se lo domandano, non tralasciando apparentemente nulla, nemmeno la nuova misteriosa ragazza di Wes, della quale sappiamo ben poco.
Personalmente, non credo che i nomi che sono stati fatti possano corrispondere al colpevole, infatti mi sento più orientata verso Drake, spuntato dal nulla, con quel suo fare da know-it-all e le sue ovvie smanie di protagonismo, miste alla gelosia verso il gruppetto più discusso del campus, o qualcuno che la voglia far fuori dall’interno, ovvero la rettrice della Middleton, che con quel fare troppo accomodante e protettivo non la racconta giusta a nessuno.
Ovviamente, Frank risulta come uno dei sospettati più quotati dai ragazzi, ma nessuno può credere che Frank possa esser dietro a un piano tanto subdolo, tanto meno Annalise alle prese con le sue tracce.
Grazie a Nate viene localizzato in Kansas, ma poco dopo riusciamo a capire che Frank non è così stupido da farsi trovare con così tanta facilità, tanto da poter ipotizzare che, dopo l’omicidio dell’uomo inviato della Keating, si trovi nuovamente a Philadelphia.
Questa faccenda è assolutamente poco chiara, infatti non è stato spiegato se veramente questo nuovo galoppino sia effettivamente un sicario o qualcuno inviato per prelevare Frank e riportarlo a casa. Perché Annalise vorrebbe vedere Delfino morto?
Per quell’incidente avvenuto anni prima, che ha causato la morte del suo bambino?
Il motivo non sarà sicuramente così banale, né tanto meno penso che la nostra Keating possa arrivare ad uccidere per questo. Probabilmente sono solo molto fiduciosa, ma nel corso delle stagioni non si può mai attribuire nessuna delle morti alla nostra professoressa, solo il loro insabbiamento, che può essere ricondotto al suo spirito protettivo e non alla sua spietatezza.
E in più un’altra domanda si aggiunge alla nostra lista, cosa ha a che fare il padre di Laurel con tutto ciò? Era già chiaro che Annalise conoscesse la sua storia, ma non è mai stato reso noto il perché lo sapesse, dando per scontato che si fosse solo informata sulla vita dei suoi tirocinanti.
È sicuro che il passato del padre di Laurel avesse qualche tono dark, ma non ci è ancora dato sapere come interagirà con le sorti di Frank.
Vorrei però spostare la mia attenzione su Connor e sul caso in questione.
Questa puntata è da considerare come uno zoom su questo personaggio, un approfondimento del suo cambiamento repentino dalla stagione uno alla seconda, che quasi avrebbe potuto portare dubbi sulla coerenza della sua caratterizzazione.
La spiegazione è limpidissima in questo episodio, la sfacciataggine e supponenza sono state soppiantate dall’assillante colpa per l’omicidio di Sam, tanto da sentirsi così empaticamente connesso a una sua cliente da rivelarglielo.
La reazione di Annalise al sentire le sue parole era assolutamente prevedibile, speriamo che l’errore di Mr. Walsh non possa distruggere il castello di carte creato per nascondere il loro crimine.
A fare da contorno alla prima vincita in tribunale di Connor, il tema dell’abuso dell’uomo bianco e privilegiato verso le donne.
Questo tema affrontato in più sfaccettature mi è piaciuto, non solo per il caso in sé, ma come ciò abbia risvegliato la consapevolezza di Asher di non essere solo privilegiato, ma anche abusato da Michaela proprio per la sua posizione.
È toccante il suo mettersi a nudo nei confronti di colei che lo ha solamente usato, riferendosi a lui come a un mero pezzo di carne, dicendole che non sono poi tanto diversi e capovolgendo i ruoli.
Spero che questo possa accendere qualcosa in Michaela e dimostrarle che il potere non si ottiene ritorcendo un comportamento maschilista contro un uomo, ma solo con l’esaltazione delle proprie qualità.
E infine a dare la mazzata agli shipper più accaniti l’inaspettata decisione di Oliver di terminare la propria relazione con Connor. Ammetto di non parteggiare per loro perché sono sempre più convinta che Connor meriti di meglio, ma non riesco a comprendere questa decisione apparentemente presa su due piedi e senza una vera e propria logica.
Forse per questo si può sperare in un ribaltamento della situazione, ma qualcosa mi dice che ci sarà altro a dividerli.
Non voglio andare troppo oltre, ma il finale di questo episodio mi fa temere il peggio per Connor, o ci vuole solo indirizzare verso quest’ipotesi per ritrovarci sconvolti di fronte a qualcosa di diverso?
Spero più nella seconda, ma quello che è decisamente ovvio è il fatto che Annalise abbia di nuovo qualcosa da nascondere, quasi sicuramente legato al motivo per cui la casa sia in fiamme.
Vi lascio il promo del prossimo episodio e vi ricordo le pagine How to Get Away wiith Murder – Italian Fanpage e Shondaland Italy