How To Get Away With Murder – Recensione 3×08 – No More Blood

Comincio con il dire che questa puntata mi ha lasciato emotivamente scosso. Ho visto un personaggio freddo e a sprazzi spietato come quello di Frank tramutarsi in un bambino che chiedeva scusa alla mamma. Ma andiamo con ordine.

La puntata, fino quasi alla fine, non è stata da tenere il fiato sospeso. Apprezzo sempre di più la coppia Asher/Micaela e penso che Oliver sia un pezzo di cacca. Fino ad un certo punto della puntata, almeno. Insomma, Frank è tornato, ed Annalise lo ha praticamente minacciato di morte. Ha beccato Laurel che sbandierava il suo amore a Wes, (sono molto felice di ciò) e abbiamo visto il Wes geloso che tutti volevamo. La storia tra Oliver e Connor sembra tornare a riaffiorare, ma senza troppe pretese, per quanto mi riguarda. Trovo che il comportamento del primo sia a dir poco deplorevole. Cioè prima ti stai vedendo con quello che, scoperto che tu sei sieropositivo ti molla, e tu che fai? Torni da Connor, tanto sai che lui pende dalle tue labbra. Schifo.

Insomma, la puntata verte principalmente sul caso Mahoney. Il presunto assassino, cioè il figlio Charles, a quanto pare, ha un alibi e quindi i Keating 5 non sono così tanto al sicuro. Ricorderete nella puntata precedente che Wes, durante l’interrogatorio, aveva espressamente detto di aver visto Mahoney Junior sulla scena del delitto, ovviamente mentendo. E indovinate che succede? La casa Annalise sguinzaglia Frank per aiutarla. Ma scusa eh, non lo voleva fare fuori?? Mi pare abbastanza opportunista come cosa. Ma che ci si può aspettare da una come lei?

Seguendo l’avvocato del caro Charles, il segugio Delfino scoprirà chi è l’alibi del ragazzo. Come ci hanno abituati in questa serie, tutte le stagioni si intrecciano, e troviamo nuovamente un personaggio della precedente stagione. Colei che aveva pagato Frank per creare l’incidente, che ha ucciso il figlio di Annalise.

Questa puntata è stata molto feelings Mode On, tra l’incontro/scontro tra Annalise e Frank e le varie storie che si sono intrecciate tra passato e presente. Insomma, questa testimone verrà, ovviamente, (e ti pare??) screditata facendo arrivare in aula le prove che faranno rimandare questo benedetto caso. Eh no, non sono ancora salvi i nostri cari Keating five. Ma veniamo al dunque: la scena più toccante di questa puntata. Dopo aver messo una toppa a questa udienza, l’incontro tra Annalise e Frank è struggente. Come detto all’inizio di questa recensione, si nota il cambio radicale del personaggio di Delfino (complimenti al signor Charlie Weber, mi si è stretto il cuore per lui); il suo sguardo freddo e impassibile diventa quello di una persona distrutta dal dolore. In questa scena ho sofferto con lui. E al momento in cui lui si è alzato e si è puntato la pistola alla gola, ho trattenuto il fiato.

Faccio un altro appunto: Bonnie salvatrice del mondo. Non sappiamo ancora se Frank si sia sparato o meno, ma Frank, Bonnie è lì per te! Archivia Laurel che ormai è andata!!!! Insomma, mi sto perdendo in chiacchiere; la scena è stata struggente. Ed eccoci alla conclusione di questa puntata in cui il cerchio si restringe. Per chi era preoccupato che sotto al lenzuolo bianco ci fosse Connor, può tirare un sospiro di sollievo; Connor sì, era sotto un lenzuolo, ma non quello dell’obitorio, bensì sotto quello del tipo con cui si frequentava Oliver. Sì, avete capito bene, il tipo che l’ha scaricato. Insomma, forse nella prossima puntata sapremo finalmente chi ci lascerà definitivamente.

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Ci vediamo ad una prossima recensione di How to get away with murder.