Ben ritrovati a un nuovo appuntamento de Il Telefirelli, la nostra meravigliosa rubrica che vi aiuterà a districarvi nel labirintico e oscuro linguaggio del vostro amico ossessionato dalle serie tv. La nostra opera di istruzione e formazione delle menti babbane ha ricevuto la benedizione e il via libera anche dall’illustre Accademia della Crusca, segnale questo che se vogliamo una società più civile e colta, siamo sulla strada giusta per aiutarla nello sviluppo in questa prospettiva.
Non so se voi seguite (e se non lo seguite già, fareste bene a ridurre a icona questa pagina, cercare un buon sito di streaming, mettere a caricare il pilot e poi tornare subitissimamente qua!) il nuovo show della donna più temuta d’America e non solo, la donna capace di strapparti il cuore dal petto come Regina Mills, passarci sopra con un carro armato dalle ruote cingolate e poi gettarlo in pasto a creature infernali con due teste, insomma la nuova creatura di *opening di Psyco please* Shonda Rhimes, How to Get Away With Murder. Siccome so che avete studiato, ora siete in grado di dirmi anche a che genere telefilmico appartiene!
«Ma che c’azzecca mò tutto sto sproloquio? Che s’è messa a fuma’ la stessa roba che se fuma la Julie Plec?» vi starete certamente chiedendo voi.
Ebbene, miei cari lettori, tutta questa lunga premessa era necessaria per informarvi che ho pensato di dare al Telefirelli anche un sottotitolo che richiamasse in qualche modo il mondo telefilmico. Ed ecco che la mia mente disturbata brillante ha pensato a How to turn a BABBANO into a TELEDIPENDENTE, anche perché il Telefirelli stesso si propone questo meraviglioso scopo!
In questo quarto appuntamento esamineremo più da vicino quello che succede quando i produttori di un determinato show si annoiano.
La noia è una brutta bestia. Lo sappiamo noi comuni mortali e lo sanno anche quelle mente geniali (e non!) che muovono i fili delle nostre serie preferite. Ma se noi, per combattere la noia o ci ammazziamo di maratone di puntate, o ci diamo ai cruciverba o ai sudoku, o facciamo giardinaggio, o ci tagliamo le doppie punte, o riordiniamo i maglioni nell’armadio in base alla gradazione di colore, gli showrunner o si drogano di zuccheri e lipidi e scrivono castronerie (ogni riferimento a Julie Plec e ai suoi doppi cheeseburger con maionese e ketchup extra e donut farcita con doppia glassa è PURAMENTE casuale), o si skypano o si whatsappano scambiandosi consigli idioti (ogni riferimento a Ryan COCCIA PELATA Murphy e a Julie Plec è PURAMENTE casuale), o fanno spogliare un attore avvenente e di bell’aspetto e lo piazzano così come mamma lo ha fatto per tre quarti dell’episodio (ogni riferimento a Julie Plec è PURAMENTE casuale), o danno vita a pasticci temporali così ingarbugliati e assurdi che ti fanno fumare le orecchie (ogni riferimento alla nostra signora delle mele, Marlene King è PURAMENTE casuale) o, in ultimo, pensano di dare vita a delle particolarissime idee, volte ad accattivare e a tenere maggiormente incollato allo schermo il teledipendente, facendolo infognare ancora di più nella sua ossessione.
SPIN OFF
È un termine inglese traducibile con derivato o più comunemente (e liberamente!) con serie costola che indica quello show che nasce grazie a una rielaborazione, rivisitazione e riadattamento di alcuni elementi di una serie già esistente, che diventa perciò la serie madre. Nello spin off quindi l’ambientazione di fondo rimane la stessa, ma il protagonista sarà un personaggio secondario della serie principale, il quale avrà così la possibilità di essere sviluppato a 360 gradi e di vivere delle proprie avventure.
Esempi sono Angel nato da Buffy The Vampire Slayer, Melrose Place da Beverly Hills 90210, Torchwood da Doctor Who, The Originals da The Vampire Diaries e l‘attesissimo Better Call Saul da Breaking Bad.
CROSSOVER
Dall’inglese to cross over, ovvero passare dall’altra parte, il crossover è quell’episodio che unisce al suo interno due ambientazioni diverse in una sola narrazione unica.
Esempi celebri sono i crossover tra le sit-com Mad About You e Friends, la presenza del detective John Munch di Homicide in X-Files e in Law and Order, il recentissimo doppio crossover tra Arrow e il suo spin off The Flash e l’altrettanto recente crossover tra ben tre serie: Chicago Fire, Chicago PD e Law and Order: SVU.
BACKDOOR PILOT
Una tipologia particolare di crossover è il backdoor pilot, inteso come il pilot di una nuova serie tv in fase di produzione che viene inserito all’interno di una stagione di un altro show, il quale poi diverrà la serie madre se la neonata proposta verrà approvata dall’alta direzione dell’emittente televisiva che manda in onda la serie stessa.
Questo è quello che è accaduto a show come Private Practice nato durante la terza stagione di Grey’s Anatomy, The Originals sviluppatosi durante la quarta stagione di The Vampire Diaries e The Flash creato durante la seconda stagione di Arrow.
Per dovere di cronaca vi devo dire anche che Pretty Little Liars (A.K.A. LE BUSCIARDE) ha dato vita a uno spin off, ma siccome è stato di una schifezza disumana, non merita affatto di venir menzionato in questo articolo. Comunque, sappiate che c’è stato e che (PER FORTUNA SIA RINGRAZIATO IL CIELO E IL SANTO PROTETTORE DEL TELEDIPENDENTE) non ha avuto vita lunga.
REMAKE
Con questo termine si intende il rifacimento di una serie tv già esistente. In alcuni casi può trattarsi di un rifacimento fedele all’originale, in altri invece può differire per l’ambientazione, uno o più personaggi o per alcuni punti di trama stessa, che in genere si presenta più attualizzata.
Solitamente, maggiore è la distanza temporale tra i due show, maggiore saranno le differenze.
Esempi sono Being Human, Shameless, Homeland, The Killing, Queer as Folk, Skins e i recenti The Tomorrow People e Gracepoint.
ALTERNATIVE UNIVERSE
In sigla AU, indica quell’episodio di uno show che si sviluppa in un ambiente o in un contesto diverso da quello consueto della serie.
I fan di Supernatural conoscono bene questa tipologia di episodi, avendo visto i fratelli Winchester catapultati più volte in scenari avulsi rispetto a dove solitamente si nascondono e tramano nell’ombra i demoni con cui si trovano a combattere. Esempio è l’episodio Changing Channels (5×08) nel quale Sam e Dean si ritrovano catapultati nell’universo di Grey’s Anatomy, Supercar e CSI: Miami.
SPECIAL EPISODE
Gli Special Episodes o Episodi Speciali sono quei particolari episodi – solitamente di durata maggiore rispetto al normale – che vanno in onda solitamente a fine di una stagione e in specifici periodi dell’anno, come ad esempio il giorno di Natale.
Lo sanno bene i fan di Downton Abbey e di Doctor Who che si ritrovano con i cappelletti in brodo, l’arrosto, l’insalata russa e il pandoro tutti sull’esofago, chiaro segnale dell’ansia e dell’angoscia che sta per sopraggiungere con l’avvicinarsi dell’ora X in cui verrà trasmesso l’episodio. È vero che è il giorno di Natale e che tutti dovremmo essere più buoni, ma questo discorso non vale per i produttori che anzi si divertono enormemente a far piangere e disperare i telespettatori.
Buon Natale un par de palle, insomma!
E per oggi è tutto. In attesa del prossimo numero, vi invito a passare da Series Generation e Together We Fandom.