Into The Badlands – Recensione 2×09/2×10 – Nightingale sings no more – Wolf’s Breath, Dragon Fire

Anche Into The Badlands va in vacanza, una pausa meritata dopo una stagione sconvolgente e rutilante che ha regalato intenso dramma e fantastiche scene action. Questa è una serie a cui difficilmente puoi rinunciare una volta che entri nel suo tunnel fatto di scene epiche, di momenti intensi e tragici. Le ultime puntate hanno messo in luce i contrasti e le diversità con un’avvincente scalata emozionale che mi ha davvero sconvolto.

Potevano scegliere meglio la piccola interprete di Minerva.

La Vedova è dunque una ex posseduta dal demone oscuro. Come M K d’altronde. Lei è un personaggio davvero molto profondo e questo tuffo nel suo passato al Monastero con Baije mi ha soltanto confermato quello che già sostenevo di lei e cioè che è fra i personaggi femminili più contorti che conosco. Non si capisce bene se aspira al potere, alla vendetta, alla giustizia a ogni costo. Agisce sempre con l’assoluta convinzione di fare comunque la cosa giusta. Per chi è difficile dirlo in quanto finora l’ha fatto solo per se stessa e non benissimo. Il confronto con Sunny però è solo rimandato. Ora Minerva si sente un po’ tradita e isolata e quasi meravigliata che le persone gli voltino le spalle, proprio quelle che lei ha cresciuto, allenato e reso partecipi dei suoi gloriosi piani.

Bajie è un personaggio perfetto per questa seconda stagione.

Ma Into the Badlands si muove veloce ed è complicato star dietro a tutti e a tutto. Tilda, memore delle parole di Veil, si confronta con la Vedova e ne esce con le ossa rotte, ma il suo personaggio cresce e il fatto che la storia la tolga dall’ombra della bella Baronessa per dargli un ruolo autonomo è un buon segno. Non so come andrà la sua vicenda nella season 3 ma a me Tilda sta piacendo molto e spero davvero che nella stagione in arrivo abbia più spazio.

Tilda fa i conti dolorosamente con le ambizioni della Vedova.

Ho trovato l’idea di Baije come personaggio nuovo della serie, geniale. Lui, quello a cui non daresti un euro si è ritagliato una parte importante nella stagione. Va detto che non mi piacciono i personaggi che spuntano dal nulla e poi si scopre che hanno relazioni con tutti, che in passato ha conosciuto tutti, ma in questo caso mi sento di perdonare questa forzatura anche perché non so quanto l’incontro con Sunny sia stato dettato dalla fortuna o da una premeditato piano, certo è che la scena finale con lui che riattiva una sorte di ponte radio, mi fa pensare che il mondo della Badlands si stia per allargare.

Così bella, così altera eppure così pezzo di m… io la adoro comunque.

Vogliamo parlare della spettacolare parte finale della lotta fra Sunny e Quinn? Mi sono goduto quei minuti come si gusta un buon brandy d’annata, con quelle scene action da togliere il fiato, la scenografia maestosamente in rovina che conferiva, con i suoi contrasti luce e ombra, un qualcosa di irreale. Tutto stupendo, tutto come da copione con il lieto fine insomma. Ero lì che gongolavo per la dipartita di Quinn e immaginavo ora che scenari ci sarebbero stati per Veil e Sunny costretto in qualche modo a salvaguardare il piccolo Henry e la madre per non far la fine della lama dalle 900 morti.

Lieto fine? Macchè…addio Veil sigh.

D’improvviso ecco rispuntare Quinn in una scena che sembrava da happy ending con Sunny con in braccio il piccolo e Veil davvero felice perchè la vita riprendeva finalmente al fianco dell’uomo che ha sempre amato. Tutto mi è crollato addosso e mi sono detto: “E mo basta. Sei malato al cervello, ti ha trafitto con una spada, conciato per le feste e ancora scassi la m***ia? E muori male Quinn su”. Invece la regola del Mainagioia ha posseduto per qualche istante Millar e Compagnia che mi hanno devastato con la morte di Veil che spero abbia finalmente mandato all’inferno Quinn. No perchè se no giuro che entro nella Writing Room della serie e li tengo in ostaggio finchè non scrivono che Quinn è morto, anzi per sicurezza fossi in Sunny brucerei il corpo e spargerei le ceneri.

Scene esaltanti di lotta in scenografie rese magiche da una fotografia da premiare.

Adesso sotto con la terza stagione stavolta da 16 episodi ragazzi. AMC crede moltissimo in questa serie e anche io mi aspetto molto. C’è tanto da dire e molte questioni aspettano delle risposte. Dal demone oscuro di Minerva e MK, alla verità su Baije, al futuro di Sunny e il piccolo Henry, alle mire ambiziose della Vedova. Tanta bella roba insomma che sarà difficile concentrare in una sola stagione.

l’urlo di Sunny ci aspetta nella season 3!

Passo e chiudo.

Michele Li Noce

Nato nell'universo alternativo di Fringe diversi secoli fa.
Mio padre alternativo mi ha iniziato alla visione delle serie tv fin dal 1975 con Kojak.
Da quel momento le serie TV sono entrate nella mia vita.
Top 5: Castle, Fringe, X files, Game of Thrones, Once upon a time.
Hobby: Archeologia, misteri, cinema, anime e manga, lettura e scrittura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *