A meno tre episodi dalla fine, Justified dà un colpo di mano immenso, tirando fuori uno dei suoi episodi migliori di questa stagione e forse di tutta la serie. Stiamo arrivando all’epilogo di una storia che rimarrà negli annali della storia televisiva.
“Trust” è l’episodio che rimescola per un’ultima volta le carte in tavola e succedono così tante cose in meno di quaranta minuti da far girare la testa a chi sta guardando lo show.
Conosciamo bene oramai quasi tutti i personaggi della serie, magari le nuove entrate come Boon, un altro psicopatico galoppino di Avery che nella scena con Raylan, e successivamente da solo al bar, mostra quanto possa essere viscido e come sia il perfetto uomo tuttofare per il boss di Harlan (se ci avete fatto caso, il barista minacciato da lui è lo stesso attore che interpretava Gareth in quest’ultima stagione di The Walking Dead).
Spuntano davvero quasi tutti in questa puntata, come Limehouse che sfrutta l’occasione per farsi pagare profumatamente da Boyd per avere il necessario per scappare via da Harlan senza lasciare traccia insieme ad Ava. Ed è ironico come sia per la seconda volta necessario per questo piano, come ci prova Ava prima rivolgendosi sempre a lui e trovandosi tradita alla fine.
Ed è proprio una puntata dove troviamo due tipi di persone: traditori e traditi. Katherine si ritrova tradita da Duffy per una seconda volta (la prima avvenne quando fece uccidere il marito facendo la spia), per salvarsi dalla prigione per l’ennesima volta. D’altra parte Katherine ha tradito Mark per vendicarsi della morte del marito e la stessa viene scoperta grazie al tradimento di Boyd dopo aver fregato i 10 milioni di dollari per farsi restituire la donna incolume. E questi soldi sono il motore di tutta la stagione, visto l’incredibile giro che fanno. È una somma che dà ad Ava una visione reale di cosa potrebbe fare per salvarsi definitivamente dalla prigione, da quel posto che ha rischiato più volte di ucciderla. E per farlo mette in atto il tradimento più grande possibile, sparando al suo amato senza alcun rimorso, tradendo la fiducia di Raylan che comunque non poteva darle più una via d’uscita dalla prigione, portandola a scomparire via con il malloppo.
È ironico come quel colpo in canna rimasto a Boyd dopo che Ava riceve il suo perdono gli sia finito dritto in petto per merito di colei che ha amato con tutto se stesso, e per cui ha scorso tutti i rischi possibili questa stagione per poter avere uno squarcio di futuro sereno con lei, lontano da quel postaccio che è diventato Harlan (o meglio lo è sempre stato). Quest’ultima scena incorona il personaggio di Ava definitivamente, in una evoluzione che è proceduta lenta fino alle ultime due stagioni dove la disillusione e la perdita della speranza hanno avuto la meglio. Non ho idea di cosa ne sarà di lei, né di cosa saranno le ultime tre puntate prima della fine. Ho l’unica certezza che sarà un bagno di sangue, una pioggia di piombo come non si era mai vista. Ci sono così tante cose in ballo che semplicemente non vedo l’ora di assistere a questo spettacolo che ha messo su Justified, perché sarà indimenticabile, senza alcun dubbio.