Da qualche anno a questa parte, grazie anche alla diffusione nel mondo televisivo della passione per l’universo DC e Marvel, la maggior parte degli show include scene di combattimento più o meno elaborate, che attingono a piene mani dal vastissimo mondo delle arti marziali orientali per darsi una parvenza di veridicità. Quante volte siete rimasti esterrefatti dinanzi ad una mossa particolarmente ben riuscita, chiedendovi di cosa si trattasse esattamente? Non va però dimenticata un’importantissima premessa, per quanto scontata possa apparire: l’obiettivo di scene del genere è il raggiungimento della massima spettacolarità possibile, il che porta ad effettuare commistioni fra stili ed arrangiamenti per rendere il tutto fluido, quasi come una danza, sacrificando purtroppo il realismo di un combattimento vero.
Posto ciò, vediamo come l’affascinante mondo delle arti marziali ha incontrato quello televisivo, dandogli il suo personale contributo:
The Walking Dead, quarto episodio della sesta stagione, “Here’s not Here”. Questo episodio dello show AMC campione di ascolti si focalizza sul personaggio di Morgan, da poco riunitosi al gruppo dei protagonisti dopo un’assenza durata stagioni: dai flashback veniamo a conoscenza del fatto che, in questo lasso di tempo, l’uomo è profondamente cambiato e pare aver ritrovato una rinnovata fiducia nella vita e nel valore della stessa grazie alla pratica dell’Aikido. Si tratta di un’arte marziale giapponese sviluppata agli inizi del Novecento dal Maestro Morihei Ueshiba, al quale viene fatto un espresso riferimento mostrando il libro “The Art of Peace”, che ne racchiude gli insegnamenti. Come dice il nome stesso, l’Aikido vuol essere una disciplina che conduce all’unione ed all’armonia con l’energia vitale e lo spirito dell’Universo, tanto che l’idea di non contrapposizione ritorna spesso durante gli allenamenti. Non per questo, però, manca di marzialità: essa, difatti, viene praticata tanto a mani nude quanto con le armi tradizionali del Budo giapponese (spada/bokken, bastone/jo e coltello/tanto) e comprende tanto leve quanto proiezioni. Quello che ci viene mostrato in The Walking Dead è lo spezzone di un kata, una serie di movimenti predeterminati, effettuato a coppia con il jo: le scuole di Aikido sono molteplici, ognuna con il suo stile ed i suoi tratti distintivi, ma io vi propongo un video di un’esibizione del Maestro Hiroshi Tada, attualmente direttore didattico dell’Aikikai d’Italia, IX dan ed allievo diretto del fondatore.
Jessica Jones, terzo episodio della prima stagione, “AKA It’s Called Whiskey”. Jessica è certa che Kilgrave sia tornato a tormentarla e Trish, sua migliore amica, compie l’errore di offenderlo in diretta nel corso del suo programma radio, finendo nel mirino dello psicopatico dotato del potere del controllo mentale. È a questo punto che Simpson, poliziotto, viene da questi obbligato a recarsi presso l’appartamento di Trish per ucciderla: ne deriva una colluttazione, in cui la ragazza cerca disperatamente di difendersi con le mosse di krav maga che stava imparando, sebbene solo l’intervento di Jessica sia decisivo. In particolare, voglio soffermarmi sull’uso della tecnica sankaku al minuto 00.43, propria del jujitsu brasiliano e del judo, che porta le gambe di tori (in tal caso Trish) a formare un triangolo dietro la testa di uke (Simpson) per portare a termine lo strangolamento: volta a sfruttare la forza degli arti inferiori ed impedire all’avversario qualsiasi movimento, può essere messa in atto sia a terra, come nel caso di specie, sia, per i più esperti, in volo partendo da in piedi. QUI un video che la mostra messa in atto da un esperto, ovviamente meglio eseguita rispetto a quella della povera Trish.
Arrow, quattordicesimo episodio della prima stagione, “The Odyssey”. Il nostro amato arciere è tanto bravo con l’arco quanto nel combattimento a mani nude, ma queste abilità non sono innate o frutto di superpoteri, bensì derivano da un allenamento durato per tutti quei cinque anni d’inferno trascorsi lontano da Starling: i flashback ci mostrano gli allenamenti fra lui e Slade, intenti a praticare Escrima. Chiamata anche Kali, si tratta di un’arte marziale originaria dell’arcipelago filippino che, partendo dallo studio delle armi (in particolare il bastone singolo o il doppio bastone), punta poi a trasferirne movimenti e tecniche al corpo a corpo mantenendo inalterati principi e strategie. Arrow è proprio uno di quegli show nei quali la commistione fra stili in nome della spettacolarità è più accentuata (basti pensare all’ingente apporto dato dal parkour a tal fine), ma questo esercizio, che nella serie Oliver ripete più volte, trae le sue basi proprio da qui. Nel video (cliccate qui) c’è un ottimo esempio di allenamento a coppia col doppio bastone.
Banshee, terzo episodio della prima stagione, “Meet the new boss”. Lucas Hood è un duro, nessun fan dello show può dubitarne, ma è esattamente in questo episodio che l’abbiamo davvero realizzato! Il neo sceriffo, difatti, si batte con un campione di MMA reo di essersi macchiato di terribili e violenti abusi nei confronti di alcune donne e…lo batte. MMA è un acronimo per “mixed martial arts”, arti marziali miste, e si tratta di uno sport da combattimento che include tanto tecniche da percussione (calci, pugni) quanto tecniche di lotta (proiezioni, strangolamenti). Il combattimento comincia sempre in piedi ed il vincitore viene decretato nel momento in cui viene mandato KO l’avversario oppure qualora lo si convinca alla resa, per esempio tramite leva. L’incontro fra lo sceriffo Hood ed il losco personaggio è di per sé esplicativo di questa corrente sportiva, ma, nel caso in cui non vi basti, ecco un video fra campioni veri.
Buffy The Vampire Slayer. Qui non c’è una scena specifica di riferimento e, soprattutto, non è così facile individuare uno specifico stile e/o arte marziale di riferimento, in quanto (come in ogni combattimento vero) il mix è inevitabile. Tuttavia, chi fra i fan dello show di Whedon ha dimenticato i fantastici calci della nostra Cacciatrice? Beh, quelli sono sicuramente propri del Taekwondo, disciplina della quale la stessa Sarah Michelle Gellar è cintura nera! Nonostante ciò, era ovviamente la sua stuntman a gestire quelle fantastiche scene di lotta (qui un video molto interessante per chi non conosca il lavoro di queste figure fondamentali). Originario della Corea, il termine può essere approssimativamente tradotto come “via dei pugni e dei calci” ed include al momento il maggior numero di praticanti al mondo. Eccone una dimostrazione.
Insomma, l’elenco potrebbe davvero continuare all’infinito! Di certo le arti marziali sono un piacere da guardare e, credetemi, soprattutto da praticare. Quindi, se dentro di voi c’è il desiderio sopito di provare qualcosa del genere, scegliete quella che credete faccia al caso vostro e cercate il dojo più vicino a casa: non ve ne pentirete.