Abbiamo già visto come, all’interno della combriccola che aspira alla leggenda, si stiano formando per forza di cose delle sinergie ma anche delle contrapposizioni. Nell’episodio che andremo ad analizzare, tutto questo viene ulteriormente ampliato e dispiegato e ci dà modo di esplorare l’animo dei protagonisti più in profondità.
Così possiamo vedere le due anime di Firestorm divise dall’esperienza, dalla vita quasi opposta, ma unite più profondamente quando uno dei due si trova in pericolo o sta per affrontare una difficile prova come il Professor Stein fa nell’episodio, assorbendo una grande quantità di energia che quasi lo uccide.
Rip si confronta con il suo mentore e signore del tempo e capisce di aver imboccato una strada senza ritorno che ora deve per forza percorrere confidando nelle sue conoscenze e nel gruppo che ha formato.
I legami, così come le contrapposizioni, sembrano dividere il gruppo con Rip tutto concentrato nell’impedire a Vandal di diventare più forte ed evitando di scalfire il continuum temporale. Rip è forse il personaggio con le carte più coperte, quello che non fa mai le cose per caso e che fomenta o diminuisce, a seconda dei casi, questi legami. Lui in teoria sa cose che gli altri non sanno sul futuro e su come si possa modificare e dirigere a suo favore.
La vicenda quindi si snoda fra un pentagono anni 80 fin troppo facile da scardinare per una truppa ipertecnologica come le nostre leggende e una Russia, anzi URSS, tetra e oscura. Infatti, come noterete per tutto l’episodio, le scene in Unione Sovietica si svolgono al buio o all’interno di fabbriche e laboratori dalle tinte decisamente fosche, uno stile molto fumettistico e stereotipato, lo ammettiamo, ma che aiuta noi tutti a calarci velocemente nelle vicende senza soffermarci troppo sulle scelte di scena.
Nell’astronave del tempo assistiamo ad una curiosa quanto cruenta lotta fra le due primedonne: Kendra e Sara. Entrambe, come sappiamo, non hanno proprio tutte le rotelle al posto giusto, al contrario delle loro curve, e Rip quasi ci gode a metterle contro, quasi come se volesse in qualche maniera che l’una attraverso l’altra trovassero un equilibrio, e in questo è bravo il nostro signore del tempo, bravo con le parole, bravo nel dare giustificazioni che siano convincenti sia per l’una che per l’altra.
Un accenno a Ray, stavolta relegato al ruolo di pigiabottoni (che tra l’altro fa da schifo) e punching ball dei soldati sovietici. Purtroppo la sua anima da eterno bravo ragazzo gli impedisce di fare quello che Captain Cold gli chiede condannando tutti ai Gulag. Probabilmente Rip avrebbe fatto una scelta diversa cosa ne dite?
Ma se devo indicare uno che davvero ha gigioneggiato alla grande in questa puntata con i suoi sguardi fra l’ironico e il divertito, il deciso e l’incavolato, questo è sua maestà Leonard Snart. Ha praticamente fatto tutto lui e se non fosse stato ostacolato dal Boyscout Palmer avrebbe portato a termine la sua missione. Lui è davvero un personaggio rotondo, lo si conosce, ed è difficile che nasconda dei segreti perché noi sappiamo il suo passato e il suo presente e forse è per questo che mi sta diventando simpatico e mi fa piacere vederlo al centro dell’azione. Non ha lati oscuri pur essendo un ladro e non ha sfaccettature. Lui è così e ci può piacere o meno, possiamo stare dalla sua parte o no, ma non ci aspettiamo sorprese da lui.
Tutto questo ci viene mostrato nell’episodio. Addirittura lo vediamo nel ruolo di seduttore contro voglia della bellissima scienziata russa Vostok (solo nei film e nelle serie Tv le scienziate russe hanno il fisico da modelle…). Purtroppo il bene superiore, e cioè la salvezza dell’umanità, lo obbliga a mollare il Prof, Heatwave e Ray nelle mani dell’armata rossa lasciando noi in trepidante attesa del nuovo episodio.
Chiudo la recensione facendo una riflessione e una domanda a voi che ci leggete: davvero questa serie vi sembra così superficiale? A mio avviso no e ogni episodio che passa mi fa apprezzare ulteriormente il saggio lavoro degli showrunner che sono riusciti, fra scazzottate e scenografie forse fin troppo scontate, a dare animo ai personaggi riuscendo a dargli una profondità che forse non ti aspetti da un prodotto così fuori di testa come questo.
Passo e chiudo.