Bentornati nel mondo fracassone, ironico e avventuroso di Legends. Ragazzi non so come dirlo, ma a me Rip Hunter Villain mi piace “na cifra” come si dice dalla parti di Re Artù. Sarà la bravura di Darvill, sarà che vederlo così ti spiazza notevolmente a livello di storia, ma Rip è uno dei villain meglio riusciti. Credo che il tutto sia legato al fatto che gli altri 3 villain sono piuttosto di carta e non hanno il rilievo di Rip. Non fraintendetemi lo dico relativamente a Legends. Merlyn, Thawne e Dark in questo show sono quasi caricaturali nel loro sforzo di essere cattivi a ogni costo.
Rip invece è diverso. Un buono diventato cattivo e non uno all’acqua di rose, no un vero cattivo, una lurida carogna che non esita a uccidere, squartare, manipolare per arrivare al suo obiettivo, insomma un villain come piace a noi. Nell’episodio in questione infatti viaggia nel tempo per assicurarsi i pezzi della lancia e salta dal 3000 alla corte di Re Artù con la stessa cieca determinazione con cui nella stagione precedente inseguiva Vandal Savage.
Ciò che diverte nella serie è proprio il fatto che la vicenda progredisce fra ironia e piccoli drammi, fra amorazzi occasionali come quello di Ginevra e Sara e lezioni di eroismo e umiltà come quello di Ray of the Palm (lo so è una trovata davvero orginale) che assiste alla morte del suo idolo, Galahad e ne vorrebbe vendicare in qualche modo la morte. La punta più alta è stata quando Mick Rory, un cervello semplice, è riuscito a controllare l’esercito nemico e perfino il Professor Stein. D’altronde solo una mente lineare e semplice poteva avere la meglio su quella intorpidita e malvagia di Rip.
Non che gli sceneggiatori si siano sforzati più di tanto nel costruire la puntata. Un regno di Artù da leggenda classica con tanto di corona, tavola rotonda e dopo una brain storming che ha visto uscire fumo dagli studi degli sceneggiatori per lo sforzo di inventiva, ecco la spada nella roccia. Lo so questa sorpresa mi ha sconcertato e ancor di più il fatto che abbiano pensato di nascondere il pezzo della lancia nella spada stessa. Una genialata degna del miglior Moffat, un’originalità che mi ha messo in confusione: Geniali.
Le cose interessanti forse devono ancora arrivare, ma questo episodio è servito solo a rafforzare e puntellare alcuni aspetti come quello realtivo a Rip hunter cattivo e a portare avanti la raccolta pezzi della lancia. Si sta giocando un po’ come a pallavolo. Punto per i cattivi nella scorsa, punto per le Leggende in questa.
So che potrebbe sembrare una recensione negativa, ma in realtà non lo è per nulla. Io adoro le puntate di Legends, amo questo modo di affrontare la vicenda in modo così variegato, ci trovi un po’ tutto come detto, perfino una specie di litigio fra Sara, Amaya e Jax sul ruolo del capitano e su quali scelte si è costretti a fare quando guidi delle persone che dipendono dalle tue decisioni. Vita, morte sono concetti che Sara ha imparato a conoscere nel corso della sua travagliata vita e vederla a capo delle leggende mi conferma che lei resta il personaggio più adatto al ruolo perché ha conosciuto entrambe le cose.
Ray Palmer è il personaggio con cui volevo chiudere la recensione. Ray è il boy scout, il bravo ragazzo della porta accanto, quello che fa attraversare le vecchine, quello cresciuto con i miti positivi come quello dei cavalieri della tavola rotonda, un sognatore ad occhi aperti geniale. La sua forza sta nella sua moralità, nel suo senso estremo di giustizia. Sceglie di non andare sulla Waverider per combattere contro chi ha ucciso il suo mito, il faro della propria infanzia e chi potendo vendicare un nostro eroe della letteratura, si tirerebbe indietro? Io no. Ray è una pedina fondamentale dello scacchiere delle leggende e senza, il team perderebbe una parte essenziale (Magari muore la prossima puntata…no scherzo) in quanto nessun’altra ha la stessa incrollabile fiducia e quasi ingenuità.
Ah davvero molto furbi a rinchiudere Rip dentro la Waverider…Gideon nun ce fa sta carognata…
Passo e chiudo.