Benvenuti al secondo appuntamento con Li Mortacci Tua!
Oggi parleremo di Bunheads, una serie deliziosa, cancellata per motivi sconosciuti ai più.
Avete presente quando iniziate un telefilm e già dalla prima puntata vi incanta e vi commuove? Se è la serie giusta per voi, magari durante il pilot vi scende addirittura una lacrimuccia . Avete presente quando chiudete la schermata, finito l’episodio, e dite “booom, fantastico, ne voglio ancora”?
Ecco, a me è capitato con Bunheads.
Opera di Amy Sherman Palladino (Gilmore Girls), racconta le disavventure di una ballerina, Michelle (Sutton Foster), che è ad un punto morto della sua carriera e si mantiene facendo spettacolini a Las Vegas. Stanca di questa vita e delusa, una sera decide di assecondare la follia di un suo spasimante, Hubbel, e sposarlo. Insieme si trasferiranno nella cittadina in cui lui vive, Paradise, in California. Qui Michelle conoscerà sua suocera, Fanny (Kelly Bishop), anche lei ballerina e proprietaria della scuola di danza cittadina. Dopo il tragico incedente d’auto di Hubbel, Michelle dovrà decidere se continuare a vivere a Paradise oppure tornare alla sua vecchia vita, come se non fosse successo nulla.
Deliziosa commedia che però non disdegna anche toni più drammatici , Bunheads è una di quelle serie che riempie il cuore di gioia, ambientata in una città surreale, ricca di comprimari buffi, goffi ma adorabili. Racconta, con delicatezza, la crisi di un’artista, di una persona “persa” e il suo cammino verso la sicurezza e una possibile felicità, diversa da quella che si era sempre immaginata.
Con il passare degli episodi prendono più spazio anche le vicende delle protagoniste adolescenti del telefilm, ovvero le allieve di danza di Fanny (che saranno poi le amiche/alunne di Michelle) Boo, Sasha, Ginny e Mel, che, nel corso della stagione, si innamoreranno, litigheranno, smarriranno la retta via per poi, nel finale, tornare più unite di prima, e con la loro spontaneità e ingenuità riusciranno a dare a Michelle nuova linfa vitale e a spronarla ad essere la migliore versione di se stessa.
E’ vero, detto così sembra una serie buona, buonissima, piena di bei sentimenti e dolcezze, una serie melensa e da carie ai denti; la realtà è che Bunheads è divertente e in tanti casi graffiante, complice anche la bravura della Foster e della Bishop, perfette come cane e gatto e poi come alleate.
Le ambientazioni, e la presenza di un sacco di volti noti, ricordano moltissimo ( e in alcuni casi richiamano schiettamente) Gilmore Girls, per quanto la Palladino abbia ovviamente compiuto un passo avanti in questa sua creatura, sfruttando i punti di forza del suo primo show ma concentrandosi su una storia più complessa e da un certo punto di vista più intima perché fa leva sulle aspirazioni, sulle insicurezze e sui sogni di tanti personaggi differenti per carattere, età ed esperienze vissute.
La cancellazione, dopo un’unica stagione, ha deluso molti e per quanto la serie non lasci troppo questioni in sospeso (grazie ad un finale davvero speciale come “Next”) sarebbe stato interessante veder cambiare i personaggi, assistere a nuove disavventure, avere insomma la possibilità di veder crescere una serie che aveva un grande potenziale.
In ogni caso, visto che per adesso la ABC Family ha tolto Bunheads dai nostri schermi, se non l’avete visto guardatelo e se l’avete già visto riguardatevelo!
Paperajack
questa serie la amo come poche cose, chiunque l’abbia cancellata è un emerito cretino che non capisce nulla <3