Dopo la svolta finale dello scorso episodio, con l’atteso bacio fra i due protagonisti, Love Handles ci mostra le conseguenze di quello sviluppo romantico ed è essenzialmente divisibile in due parti, la prima esilarante per la situazione paradossale che presenta, la seconda ben più problematica ed angosciante per tutti gli amanti della Deckerstar.
Inizialmente vediamo una Chloe ed un Lucifer più fuori posto ed insicuri che mai, al punto da scambiarsi i ruoli e trasformarsi l’uno nella versione più buffa ed esasperata dell’altro. La bella detective cerca disperatamente di lasciarsi andare, ma è palpabile l’imbarazzo e l’incapacità di farlo da parte di una donna che ha probabilmente passato buona parte della sua vita celandosi dietro una confortevole rigidità emotiva, mentre Lucifer vorrebbe restare concentrato sul caso, salvo poi ricorrere alle fonti più disparate per risolvere i suoi dubbi, come un ragazzino alla prima cotta. E allora qui qual è l’elemento in comune, quello che ci fa capire che la coppia effettivamente potrebbe funzionare perché c’è l’intenzione reciproca delle parti in causa? Lo indica il fatto che entrambi non sono ancora pienamente consapevoli del fatto di piacere all’altro esattamente così come sono, rimanendo invece increduli dinanzi alla possibilità di essere stati accettati anche nei propri difetti. E, mentre una reazione del genere era più che immaginabile da parte dell’affascinante Morningstar, è bello vedere anche lei preda di questo sentimento, la detective che mai prima d’ora aveva anche solo lontanamente pensato di smussare certi aspetti del suo carattere per chicchessia. Come da titolo, l’amore riesce davvero a sopportare tutto.
Se però ad inizio episodio poteva essere un siparietto divertente, nella seconda parte rappresenta l’inizio della fine. Difatti, a parte il consueto caso della settimana, che stavolta è solo funzionale a presentare allo spettatore un grosso dilemma morale e a mostrare quanto Chloe effettivamente riponga fiducia nel suo strambo partner, la vera rivelazione la fa Mum, che si avvale dell’aiuto riluttante di Maze per mettere a parte Lucifer delle vere origini della detective. La sua reazione è stata ben diversa da quella che mi sarei aspettata e non nascondo che la vedo come una evoluzione positiva per il personaggio. Difatti, per quanto si faccia leva ancora una volta sul conflitto fra lui ed il Padre, stavolta non vediamo il protagonista arrabbiato e risentito perché si sente privato del SUO libero arbitrio, grazie a quella mano celeste che ha posto Chloe a Los Angeles decenni prima; se Lucifer si arrabbia è perché pensa che quella privata del suo libero arbitrio sia Chloe e che quindi i di lei sentimenti non siano reali. La differenza può sembrare sottile, ma, ad un’attenta analisi del personaggio, ritengo non potesse esserci indicatore più grande di quanto stia cambiando.
Le ultime scene ci mostrano la vita della detective in pericolo, quindi il dilemma sarà duplice: come salvarla e come recuperare una fiducia che già comincia ad essere barcollante (“lo sapevi fin dall’inizio?”)? Sono convinta che gli autori svilupperanno anche questo storyline nell’ottima maniera vista finora. Lucifer si conferma uno show di buon livello, che trova la sua forza nel fatto di non poggiarsi esclusivamente sui protagonisti. Lo spettatore ama Lucifer così come ama Mazikeen o la dottoressa Linda o la piccola Trixie, complice anche la bravura di tutti i membri del cast, quindi nessuna scena stanca e la fine dell’episodio arriva davvero troppo presto.
Una piccola postilla la merita l’evoluzione che sta compiendo a sua volta Maze. La nostra amata demone in un primo momento vorrebbe raccontare la verità a Lucifer, per amor del vero, ma non ci riesce quando lo vede così felice proprio grazie a Chloe. Non ha il cuore di distruggere la gioia del suo ex capo, anche se potrebbe trarre a sua volta vantaggio dalla eventuale decisione di Lucifer di tornare a casa. Sacrificarsi per qualcun altro non è forse il più grande atto di amore? Potrà non volerlo ammettere, potrà avere le sue falle (come una piccola ma letale tendenza alla tortura), ma Mazikeen in questo è molto umana, nel senso migliore del termine.
In conclusione, posso dirmi pienamente soddisfatta di come sta procedendo questa stagione di Lucifer, stavolta la Fox è riuscita pienamente nel portare avanti uno show che tratta di per sé una materia difficile. A voi è piaciuto questo episodio? Ditemi la vostra in un commento e passate dalla nostra pagina amica Lucifer Italy!
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Secondo me nel suo “niente è reale” c’era un po’ di tutto: la sua delusione per essersi messo in gioco e sentirsi preso per i fondelli, dato che vede la mano del Daddy manipolatore anche in questo (e quindi l’inutilità della sua battaglia pro-libero arbitrio), e anche probabilmente come dici tu il fatto che vede Chloe anche lei come una pedina. Però ho dei dubbi su questo, il tono con cui è andato da lei urlandole “tu lo sapevi?” mi sembrava vecchio-stampo-Lucifer.
La sua reazione era in realtà più o meno quella che mi aspettavo: non me lo avrei visto ad andare sul terrazzo a parlare con Daddy come nella 1×09, credevo invece che avrebbe cercato direttamente il confronto con Chloe.
Non so quale potrebbe essere la prossima mossa: alla fine io… questo Daddy… non so, ma non riesco a vederlo così crudele, in una visione un po’ miltoniana lo immagino come uno che sa, ma che non predestina, osserva. Chloe, invece che una prova della sua onnipotenza e assoluta presenza, non potrebbe essere invece il suo ultimo regalo al figlio? Oppure, in un’ottica meno romantica, il tentativo di testare se Lucifer possa riscattarsi davvero dal suo antico errore?
Complimenti come sempre per la tua recensione!
Per il momento credo che la questione “origini di Chloe” verrà accantonata, almeno parzialmente, visto che dovranno occuparsi del salvarle la vita (anche perché dopo il prossimo episodio lo show andrà di nuovo in pausa per qualche mese, quindi vorranno di sicuro lasciarci in attesa!). Per quanto riguarda Dio, sono d’accordo con la tua visione: sicuramente Lucifer, come un po’ tutti i figli, non riesce ad essere obiettivo e lo giudica con la severità propria della gioventù, se così possiamo definirla, ma mi auguro che ne vedremo sempre di più fino a trovare il bandolo della matassa. Non so se hai letto la notizia, da noi riportata, del casting di Timothy Omundson nel ruolo di una guest star che, dalla descrizione, potrebbe essere proprio Dio!
Grazie a te del commento 🙂
Ho letto sì della notizia di Omundson, e sono davvero curiosa di vedere quella puntata! Già in “Galavant” lo adoravo, sono sicura che anche qui sarà interessantissimo!
Alla prossima!