Lucifer – Recensione 3×01 – They’re Back, Aren’t They?

Anche il diavolo ritorna fra noi. Dopo lo strano finale di stagione nel quale abbiamo trovato il capo dei demoni abbandonato nel deserto ma con tanto di ali, Lucifer riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati con un episodio a mio avviso molto buono ma una spanna sotto le mie aspettative.

Sono Lucifer! Sono tornato.

Tom Ellis è ormai un Lucifer perfetto e rodato. Non sorprende più di tanto vederlo gigioneggiare per tutto l’episodio fra umorismo nero e situazione al limite dell’assurdo e perfino con Chloe, la situazione sembra abbastanza piatta e con pochi stimoli all’orizzonte.

Lucifer
Lucifer ha di nuovo le ali e stavolta non sarà facile liberarsene

Lucifer si trova nell’antipatica situazione di voler disubbidire al padre ma allo stesso tempo incapace ormai di dominare il suo destino. Una prova di forza fra i due, evidenziata dalla questione ali. Le ali rappresentano un po’ il simbolo non tanto del suo essere Diavolo, visto che sono ali angeliche, ma di essere un essere ultraterreno e quindi non della terra. Dio non fa altro che ricordarglielo e stavolta tagliarle non basta più.

Ella ha avuto molto spazio nell’episodio. Buon segno.

Ho visto con molto piacere che è stato dato molto più spazio al medico legale Ella Lopez. Lei è una fuori di testa epica e senza freni nemmeno quelli libidinosi. Poi ha questo atteggiamento positivo verso la vita, verso l’aiuto inaspettato da parte di qualcuno che è sopra di noi che ne fanno davvero un personaggio singolare e l’anno scorso già chiedevo più spazio per lei e sono stato accontentato.

Amenadiel in questo episodio di Lucifer non ha convinto.

La storia in se, come detto non mi ha particolarmente entusiasmato. Ho trovato alcune forzature che non mi sono piaciute e non vorrei siano il segno che la serie inizi un po’ a rigirarsi su se stessa perché a corto di idee. Faccio l’esempio della scena in cui Lucifer vuol mostrarsi come Diavolo a Chloe.

Chiaro che non poteva riuscirci, ma invece di pensare al fatto che avesse perso il suo aspetto di Diavolo, la prima cosa che ho pensato è stata che se perde i poteri davanti a Chloe, sicuramente non potrà mai diventare il diavolo davanti a lei. Una spiegazione logica e semplice. Inoltre, se mostrarsi con la faccia da diavolo è impossibile, perché non provare con le ali?

Torna in azione la coppia Chloe/Lucifer.

Più interessante invece il filone che riguarda il rapimento di Lucifer da parte del “Peccatore”, una storyline che sembra davvero promettere bene ma che non so quanto possa inserirsi nelle meccaniche oliate di questa serie che resta in ogni caso legata a binari narrativi abbastanza particolari.

Il nuovo arrivo si inserisce bene in Lucifer. Bravo Tom

Non vorrei che la vicenda prendesse una piega troppo seriosa e facesse perdere quella parte di leggerezza che la contraddistingue da altre produzioni simili. Amenadiel mi è sembrato spento in questo episodio, subisce gli eventi e alla fine trova conforto, lui l’angelo di Dio, nelle parole di Ella.

Chloe Decker mi è sembrata l’unica capace di stare nel suo personaggio senza strafare o confermare il suo status di personaggio chiave in Lucifer. La scena in cui Lucifer si sforza di diventare demoniaco davanti a lei, strappa sorrisi ma come detto anche molti dubbi. Chloe Decker in ogni caso, si conferma perfetta partner per Lucifer anche se gli eventi passati hanno come segnato un solco fra i due e non vediamo più la complicità di una volta e ovviamente a ben vedere.

Parliamo anche dell’arrivo di Tom Welling nel cast di Lucifer. Devo dire che l’ex Superman di Smallville se l’è cavata molto meglio di quanto non pensassi. Nel suo ruolo di tenente, parte a mio avviso mancante nella serie fino ad ora, Welling ci sta alla grande e forma già con Ellis, un duo dai tempi comici quasi perfetti e rodati. Il tenente Marcus Pierce è uno senza troppi peli sulla lingua, poche parole ma taglienti: un ottimo inserimento in Lucifer e sono certo che ne vedremo delle belle.

Lucifer
La parte investigativa è sempre un elemento decisivo nella serie

Concludendo ho visto un episodio di Lucifer leggermente sottotono rispetto ai debutti precedenti. C’è tutto, ma qualcosa va oliato nel meccanismo narrativo. La puntata alla fine è scivolata bene, non ci si annoia di certo con Lucifer, ma non siamo ai livelli a cui lo scrivente è abituato a veder muovere questa serie. Altra gravissima mancanza in questa puntata di Lucifer, è stata quella di Mazikeen…ma come la mia diavolessa preferita non c’è? Passi per Charlotte, ma Mazikeen non poteva mancare: tirata d’orecchie per gli showrunner.

Un saluto alla pagina amica LuciferItaly.

Passo e chiudo.

About Michele Li Noce

Nato nell'universo alternativo di Fringe diversi secoli fa. Mio padre alternativo mi ha iniziato alla visione delle serie tv fin dal 1975 con Kojak. Da quel momento le serie TV sono entrate nella mia vita. Top 5: Castle, Fringe, X files, Game of Thrones, Once upon a time. Hobby: Archeologia, misteri, cinema, anime e manga, lettura e scrittura.

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