Questo quarto episodio della terza stagione di Lucifer vede un ulteriore episodio dai toni comici, seppur inframezzati da una buona e consueta dose di introspezione psicologica. il caso che i nostri si trovano ad affrontare, e cioè un omicidio in una comunità di recupero per minorenni, è solo il blando pretesto per lavorare ancora sui personaggi, sui loro pensieri e sentimenti.
L’occasione è quella giusta per Mr. Morningstar per ribadire più e più volte (sino a risultare fastidioso come lui sa essere) che le persone non cambiano, quasi a volersi autoconvincere di ciò: gli autori ne approfittano così per farci entrare ancora una volta nella psiche di Lucifer, ma anche per regalarci i soliti momenti comici, tra i quali spadroneggia l’entrata in scena del nostro in sella ad un cavallo nel bel mezzo di una lezione dedicata allo spaccio d’erba.
Ma non è solo l’ironia a farla da padrone in questo “What Would Lucifer Do?”, perché l’episodio fa ulteriore luce su due figure importanti per l’economia della storia: Amenediel, che vediamo intento a copiare il fratello su suggerimento di quest’ultimo, e il tenente Pierce, che finalmente si “dichiara” a Chloe. Se il primo è fonte di una serie di gag ben riuscite che sfociano in un accorato dialogo con il fratello incentrato sul cambiamento e sui progetti divini, è del secondo che scopriamo qualcosina in più, e cioè che è interessato a Chloe professionalmente (e forse non solo, come suggerisce ripetutamente la deliziosa Ella). Sino ad ora Pierce era stato scorbutico e tutto d’un pezzo con tutti e in particolare con la detective, per la quale dimostra qui di provare forte ammirazione tanto da volerla seguire in azione e da salvarle la vita mettendo a rischio la propria: che Pierce riesca a riaccendere la chimica e a farci ritrovare il filo sentimentale che un tempo legava Chloe a Lucifer? Da un po’ sembra che lo show abbia messo volutamente – ma eccessivamente – da parte il lato romance della vicenda, causando però piccoli problemi di continuity, con un Lucifer ormai retrocesso a semplice collega della bella ed erguta detective a scapito di quanto gli autori erano riusciti a fare e creare tra i due protagonisti.
“What Would Lucifer Do?” è un episodio piacevole con un caso dimenticabile, ma che ha il pregio di intrattenere divertendo, di farci continuare ad assistere all’evoluzione dei personaggi e di fare passi in più riguardo la figura del nuovo arrivato al distretto. Non certo uno dei migliori episodi dello show, ma il consueto intrattenimento ben scritto e recitato che questo serial Fox riesce a garantirci praticamente ogni settimana. In ultimo, ancora una volta è da notare la bravura e poliedricità del protagonista Tom Ellis, capace di passare dal comico al drammatico con facilità estrema e risultati encomiabili.
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