Questo episodio di Lucifer ha portato a galla l’anima contrastata di questo show che vive in bilico fra l’ironia e la riflessione. Il ritorno di Charlotte coincide con la fine dei famosi 4 episodi della vecchia stagione.
Indagine cremosa.
Il rapporto fra Chloe e Lucifer non fa molti progressi almeno in apparenza. Lei ha ormai accettato l’idea di lavorare con un personaggio quanto meno eccentrico e Lucifer ha accettato di stargli accanto malgrado questo significhi per lui stare accanto a una sorta di punizione divina, un progetto a cui Dio aveva destinato da tempo il figlio e in cui lui, suo malgrado si è trovato invischiato.
L’indagine poliziesca sull’uomo trovato dentro il budino bollente è davvero ben costruita. Ma come al solito non fa altro che da sponda per le tematiche più profonde della serie, come i rapporti interpersonali fra i protagonisti. Proprio da questa indagine arriva infatti Charlotte, che sappiamo essere un avvocato molto famoso e che difende le persone principalmente sospettati del crimine.
I dolori di Charlotte.
Charlotte vorrebbe vivere normalmente la sua vita. Vorrebbe dimenticare il fatto che non ricorda mesi interi della sua vita. Non sa cosa ha fatto, non ha idea di come abbia conosciuto il Detective Espinosa, come sia arrivata a Lucifer, ma per tutti deve sforzarsi che la sua vita sia normale, che sia quella di sempre anche se lei sa di aver conosciuto l’inferno.
Proprio questa profondità, questo dolore interiore può essere intuito solo da colui che sa e cioè Lucifer. Tricia Helfer è riuscita a cogliere l’essenza del suo personaggio, questo timore, questa paura interiore di rivivere ciò che ha visto in quei mesi nei quali il suo corpo materiale era l’involucro di Mammina. Lucifer all’inizio sembra essere confuso e tratta Charlotte come se fosse ancora la madre. Ma presto si rende conto che non è così e che dentro quell’involucro, dentro quel corpo c’è un’anima che ha bisogno di risposte, ha bisogno di qualcuno che possa capirla.
Lucifer sa di che parla Charlotte.
Lucifer è sicuramente l’unico in grado di capire cosa Charlotte prova in questo momento. Non si tratta solo della perdita di memoria, dei mesi di assenza, si tratta del fatto che lei è stata davvero all’Inferno e non vuole tornarci, non vuole soffrire. Sono stati sufficienti pochi mesi per capire che l’Inferno è orribile.
Il nostro Lucifer, chi meglio di lui, capisce che Charlotte non è stata messa sulla sua strada per chissà quale disegno divino del Padre e se anche fosse, lui si sente in colpa per quello che è successo, per la vita rubata alla donna e per la sofferenza da lei vissuta.
Però questo apre un nuovo canale, una nuova strada per Charlotte e il suo rapporto con i nostri amici e Lucifer. In fondo quanti possono avere la possibilità di una seconda occasione? Quanti hanno vissuto all’Inferno e possono tornare per rimediare? Fare in modo di essere migliori e meritare il paradiso?
L’apparenza inganna.
Anche Chloe come Espinosa in parte, hanno giudicato Charlotte per quello che appare esteriormente, per la sua freddezza, per la sua imperturbabile cattiveria da avvocato rompiscatole, per la sua notevole bellezza. Quando era posseduta da mammina ha vissuto con loro e in effetti il loro giudizio e il loro comportamento si sono conformati a ciò che lei era.
Ma le apparenze ingannano e tutti, Lucifer incluso devono ripartire da zero con Charlotte, devono provare a riprendere il rapporto con lei come se si fosse davanti a una persona nuova. Facile per Lucifer che sa, un po’ meno per gli altri. Ma la protagonista assoluta dell’episodio non vuol essere la vecchia Charlotte ma nemmeno quella posseduta da mammina: ci attende un personaggio del tutto nuovo che cerca un riscatto per ciò che era ma anche per ciò che non sa di essere stata.
Conclusioni episodio Lucifer.
L’episodio è stato profondamente segnato dal ritorno di Charlotte, un personaggio ingombrante e che ha segnato fortemente la seconda stagione. Per il suo ritorno serviva un episodio centrato sul suo dolore e sul suo rapporto con gli altri personaggi. In questo modo le basi da cui far rientrare Charlotte nei quadri della trama principale di Lucifer, sono ora ben solide.
Mi è piaciuto anche vedere la mini storia di little Monkey con Lucifer e Chloe e di come le regole a volte possono essere cambiate per migliorare se stessi e per provare a vivere la propria vita diversamente. Esattamente come tenta di fare Charlotte, una donna che ha bisogno di ritrovare il suo equilibrio e per la quale Lucifer si sente responsabile. Inoltre la sua professione di Avvocato sarà molto utile per la costruzione di nuovi casi e nuove indagini che gli ottimi showrunner sapranno sfruttare al meglio.
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Passo e chiudo.