Dopo una serie di episodi stand-alone o che comunque poco o nulla aggiungevano all’intrigante filo conduttore di questa stagione, finalmente con “The Sinnerman” arriviamo ad un netto faccia a faccia con quella che sembra una minaccia più che concreta per Lucifer: il Sinnerman, appunto, che ci viene presentato bruscamente, tanto da togliergli un po’ di quell’alone di mistero che gli autori erano riusciti a costruirgli attorno.
Il caso – ma sarebbe meglio dire i casi – della settimana riguarda proprio delle uccisioni che questo oscuro figuro sta compiendo per arrivare a Mr. Morningstar. Ossessionato dal nostro per qualche motivo ancora oscuro, il Sinnerman si presenta come un uomo di colore sulla quarantina dall’abbigliamento discutibile, quasi uscito dagli anni ’90. A guardarlo non sembrerebbe una gran minaccia ma, a giudicare da quanto visto e sentito, lo è. Ma perché è ossessionato da Lucifer? Cosa vuole da lui e come ha fatto a ridargli le ali e a privarlo del suo vero volto? Di certo il Sinnerman deve avere qualche asso soprannaturale nella manica. L’avercelo fatto conoscere così d’improvviso, dopo una preparazione meticolosa durata alcuni episodi, ha onestamente smorzato l’atmosfera e reso il tutto meno suggestivo, ma quest’uomo così strambo e fuori tempo ha comunque l’aria di poter regalare qualcosa a questo bel serial targato FOX: Lucifer, del resto, cade subito preda di una sua trappola e la sua nemesi pare ben sapere come fare a tenerlo a bada, rappresentando così un pericolo più che concreto per il nostro.
Ma lo strambo uomo che è stato in grado di intrappolare il Diavolo sarà davvero chi dice di essere? Sembra un po’ strano che il Sinnerman sia comparso così d’improvviso e si sia lasciato catturare con tanta facilità. E se quello arrestato fosse solo un suo tirapiedi, mentre il vero boss fosse ancora nell’ombra a tramare qualcosa di oscuro? Il fatto poi che questo presunto Sinnerman sia arrivato a mutilarsi (vedi cliffhanger finale) pur di non svelare a Lucifer le proprie carte, fa pensare che abbia più di qualcosa da nascondere.
“The Sinnerman” è un episodio che scorre veloce e fa progredire più storyline insieme: assieme a quella che gli dà il titolo, vanta il ritorno – finalmente! – di una Maze più cocciuta e “ingenua” del solito (forse troppo!), l’avvicinamento – prevedibile – tra Amenadiel e la dottoressa Martin e un progredire dello strano rapporto tra la detective Decker e il tenente Pierce, che hanno tutta l’aria di starsi avvicinando sempre più e con reciproco interesse. Ora che Lucifer sembra momentaneamente aver dimenticato tutto il trasporto che aveva per la sua collega (passo falso degli autori, che stanno buttando all’aria quanto costruito nelle prime due stagioni!), potrà Pierce ridestare questo interesse? E se Marcus fosse più di chi dice di essere e fosse egli stesso connesso al Sinnerman? Insomma, tanta carne al fuoco per un serial che, sempre in bilico tra il serio e il faceto, non accenna a deludere. Certo, Lucifer non è uno show privo di difetti, ma continua ad essere un buon intrattenimento di livello per chiunque voglia passare spensieratamente un po’ di tempo.
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