Per tre stagioni, Major Crimes è stato perseguitato dalla minaccia dello stupratore serial Philip Stroh. Ma adesso non più.
Nonostante Stroh (Billy Burke) sia scappato dalla detenzione alla fine della terza stagione, il produttore esecutivo James Duff ha raccontato a TVGuide.com che Rusty (Graham Patrick Martin), il testimone chiave contro Stroh, e la sua madre adottiva Sharon Raydor (Mary McDonnell) hanno scelto di non vivere nella costante paura che Stroh troverà un modo di mettere a tacere Rusty una volta per tutte.
“Diventa una minaccia più esistenziale“, dice Duff. “La minaccia è lì fuori, sia che lo rimettiamo in azione o meno. Quindi mettiamo Philip Stroh sullo sfondo dove merita di stare perché l’uomo è scappato ed ha ucciso un giudice. Rusty non è più il suo più grande problema.“
Questo non vuol dire che Stroh non sarà più nelle menti di Rusty e Sharon. “La domanda diventa: vuoi vivere la tua vita nella paura di morire o vuoi affrontare tale paura vivendo la tua vita nella speranza?“, continua Duff. “E qui arriviamo al tema di questa stagione, cioè il coraggio. È importante che Rusty esca dall’ambiente protettivo del condominio, del dipartimento di polizia e del college. La sua scelta è quella di vivere la vita come se quella minaccia non esistesse, e per sua madre è una sfida accettare il paradigma che lui si è costruito per se stesso.“
Fortunatamente per Sharon, ci sarà qualcos’altro che occuperà i suoi pensieri: la nascita di una relazione! “Mette il file del caso Stroh in una credenza e si volta per affrontare il futuro – ed ecco che entra Andy Flynn (Tony Danison)”, afferma Duff. “È un passo coraggioso per Sharon ed Andy quello forse di creare un legame affettivo quando lavorano in un caso all’interno di un ambiente ad alto rischio. Ed iniziare una relazione intima come quella dopo aver superato i 50 anni comporta tutto il coraggio che una persona possa raccogliere.“