Netflix ha alcune questioni in sospeso con Steven Avery. Ai Television Critics Association winter press tour tenutisi, come sempre, a Pasadena domenica scorsa, il presidente dei contenuti del gigante dello streaming, Ted Sarandos, ha fatto capire che il controverso Making a Murderer potrebbe avere una seconda stagione.
“La storia sta ancora andando avanti,” ha dichiarato ai giornalisti che gli hanno chiesto di un possibile seguito, “quindi sicuramente la seguiremo.“
Sarandos ha ammesso che la rapida popolarità raggiunta dal documentario ha sorpreso anche lui. “È stato un considerevole colpo di scena nelle ultime settimane dell’anno,” ha detto meravigliato. “È stata la pazza combinazione di televisione che dà dipendenza e persone che hanno il tempo di guardarla. Quindi le persone guardavano e dicevano ai loro amici, che avevano tempo viste le vacanze, di guardarlo. Le persone ne erano ossessionate. Deve esserci qualcosa di genetico in noi, che siamo tutti nati detective. E c’è un senso di ingiustizia e sicuramente un alone di mistero.“
Riguardo la controversia sui produttori che avrebbero omesso alcuni fatti del caso per favorire la presunta narrativa pro-Steven Avery, Sarandos ha fatto notare, “Ci sono voluti 10 anni per fare Making a Murderer. C’erano oltre 70 ore di girato. È inutile pidocchiare su cosa è stato inserito e cosa è stato omesso… è stato un grande documentario e vogliamo che le persone lo guardino e decidano da sole la verità.“
Voi cosa ne pensate? Lo avete visto? Avete convinto i vostri amici a vederlo? Vorreste vedere una seconda stagione, con la risoluzione del caso di Steven Avery? Diteci la vostra opinione nei commenti!
“Siamo tutti nati detective”, non c’è affermazione più vera! ahahahahahhaahha