Il quarto episodio di Making History è stato per me come un ritorno all’infanzia. Un ritorno abbastanza traumatico in effetti.
Tra tutte quelle andate in onda forse questa è stata la puntata più seria, nonostante non siano mancate le battute e le situazioni assurde.
L’episodio inizia con Dan e Chris che si trovano a Berlino nel 1937 mentre fuggono dai soldati tedeschi per aver cercato di uccidere Hitler. L’impresa ovviamente fallisce miseramente, ma Dan riesce a portare con sè il cucchiaio di Hitler. Nel presente, Chris e Deborah hanno dei contrasti dovuti a punti di vista diversi su come gestire i viaggi nel tempo. Dan non sa a chi dare retta per paura di offendere uno dei due e così torna nel l’unico posto dove sa di poter trovare consiglio: nell’America del 1775. Qui parla dei suoi problemi a Sam e John.
Per farlo crea un interessante parallelismo, riferendosi ai viaggi del tempo come a sacchi di letame (un esempio migliore no eh?). Dalla chiacchierata con i suoi due amici Dan capisce che non potrà mai avere successo durante i suoi viaggi nel tempo finché non sistema le cose con il suo passato.
A questo punto l’episodio di Making History si sposta negli anni 90 all’interno di una gelateria. A quanto pare infatti è qui che tutti i problemi di Dan hanno avuto inizio.
Qui suo padre lo ha chiamato fallito per la prima volta perché non era riuscito a completare la sfida dello Spacca-Stomaco, che consisteva nel mangiare una ciotola enorme di gelato. Seriamente? tutti i tuoi problemi sono cominciati perché non sei riuscito a mangiare un enorme coppa gelato?
Prima di continuare con la recensione vorrei un attimo fermarmi a riflettere. Io sono nata nel 90, quindi quegli anni li ho vissuti dall’inizio alla fine. Ma veramente la gente andava in giro conciata così in America?
Mentre Dan è intenzionato a portare a termine la sfida dello Spacca-Stomaco, Chris vorrebbe essere ricordato in futuro per aver compiuto un gesto eroico. Dan le rivela che quel giorno una signora, tale Judy Forelli, sarebbe morta investita, lui però poteva evitarlo.
Chris riesce a soccorrerla prima che venga investita e la donna pensa che lui sia il suo angelo custode; mentre sono nella gelateria Daniel si ricorda di un ragazzino che prima era suo amico e poi quello stesso giorno lo aveva picchiato senza motivo apparente.
Nonostante questa sia stata la puntata di Making History che mi è piaciuta meno, ci viene mostrato uno degli aspetti più interessanti dei viaggi nel tempo: non poter interagire con il se stesso del passato; Dan si rende conto che è lui stesso la ragione dei suoi problemi e che per quanto uno ci provi non si può cambiare il passato.