Eccoci giunti all’ultima puntata di questa serie TV tratta dai libri della Higgins, andata in onda tutte le domeniche su Fox Crime.
Nonostante le mie evidenti preoccupazioni su questo finale di serie, l’ultima puntata non mi ha deluso riuscendo addirittura a tenermi sveglio e reattivo fino alla sua conclusione.
La trama
Per questa volta abbandoniamo l’idea di bambini rapiti o cliniche gestite da dottori in stile Frankenstein (basti pensare all’episodio “La clinica del dottor H“) e passiamo a qualcosa di più tradizionale: un uomo è stato condannato a diciotto anni di carcere (quindici senza condizionale) per aver ucciso la propria moglie nonostante lui continui a professarsi innocente. Come detto, nulla di particolarmente innovativo, in principio.
Cathy, la protagonista dell’episodio, non è altro che il sostituto procuratore che, cinque anni prima, aveva condannato l’uomo con un’arringa finale molto dura (era stata lei a chiedere l’assenza di condizionale) ma che ora è titubante, non sicura di aver agito nel migliore dei modi.
La trama, poi, assume quella vena creepy che ormai siamo abituati a trovare grazie al padre della donna uccisa: un chiriurgo plastico, talmente “innamorato” della bellezza della propria figlia e sconvolto dalla sua perdita che vuole dare a tutte le donne che si rivolgono a lui il volto della propria figlia. Nel corso dell’episodio, infatti, noteremo ben tre donne con gli stessi lineamenti.
Ma quindi, cosa rende questa puntata diversa e godibile appieno? Il tema trattato, ovvero la bellezza della figlia unito alla critica sociale che viene mossa: la maggior parte degli uomini viene attratta dalla bellezza esterna di una donna e molte volte decide di frequentarle solo per poter sfruttare al massimo questo lato della donna restando comunque pronto a “scaricarla” al primo segno di decadimento o al ritrovamento di una ragazza migliore. Critica ben incarnata dalla vittima stessa e dal suo passaggio da ragazza normale e non corteggiata dagli uomini, a donna molto bella e con vari amanti. Lo stesso padre affermerà che la sua bellezza è stata la sua salvezza ma anche la sua maledizione, mai parole più azzeccate.
Conclusione
Mary Higgins Clark Collection da vedere o no? A conti fatti la risposta è un “non lo so”. Non è la serie dell’anno né una serie imperdibile, nessuna puntata svetta per memorabilità e nessun attore riesce a distinguersi dagli altri (il fatto di avere poi una costruzione antologica non aiuta). Il mio consiglio è: se non avete nulla di meglio da guardare o volete perdere una settimana, guardatela. Se volete fare un buona azione, guardate solo le puntate dispari che, per qualche strana ragione, sono le migliori.