Il MET Gala 2016, evento di inaugurazione legato alla mostra annuale del Metropolitan Museum di New York, quest’anno aveva come tema: “Manus X Machina: Fashion in an age of technology”.
Sul red carpet abbiamo visto dunque sfilare abiti futuristici, da uomini e donne bioniche o abiti elegantissimi, quasi classici ma creati grazie a nuove tecnologie all’avanguardia che li rendono unici nei materiali e negli “effetti speciali”.
MET Gala 2016: Best Dressed
Parlando di effetti speciali, la vincitrice assoluta della serata è stata Claire Danes e il suo abito che si illumina disegnato da Zac Posen. Una versione tecnologica di Cinderella, che brilla grazie ai mini led intrecciati nella trama dell’abito e non grazie alla polverina magica della fatina smemorata.
Splendida anche Nicole Kidman nel suo abito Alexander McQueen: un po’ dea greca, un po’ Via Lattea con un mantello che ricorda una galassia tempestata di piccole stelle preziose. Il fattore wow c’è, eccome!
Blake Lively non ne sbaglia mai una. Anche in accappatoio sarebbe elegantissima, ma con un abito Burberry di questo tenore diventa semplicemente perfetta. Avrà anche il maternity glow della nuova gravidanza dalla sua parte, comunque il risultato è meraviglioso: diva.
Jessica Chastain in Prada: quando un colore azzeccato fa tutto. Il blu cobalto dell’abito sta benissimo con la carnagione e i capelli dell’attrice. Il modello non sarà originalissimo o rischioso, ma è uno dei casi in cui il cavallo vincente non si cambia. Perché rischiare?
Kate Hudson in Atelier Versace: come essere perfettamente in tema con la serata rischiando un po’ e restando elegantissime. Win.
Menzione speciale, personalissima, per Lena Dunham in J.Crew: datemi della pazza ma finché resterà unica, originale e fedele al suo stile non scontato mi piacerà tanto quanto le dive elegantissime con abito e strascico da 3 metri. Tutti i trend ci sono: camicia bianca con cravattino, cropped pants e scarpe leggermente a punta, ma la cosa bella è il suo atteggiamento, se ne frega e basta.
MET Gala 2016: Worst Dressed (qui c’è da ridere)
Madonna in Givenchy: fasce effetto push-up sotto i glutei e seno al vento sotto il pizzo. Madonna, da nome ad esclamazione, in un attimo.
Solange in David Laport: a metà tra un pacchetto regalo con le ruches ed un Ferrero Rocher. Lemonade, sua sorella la canta, lei la indossa.
Stavamo iniziando ad apprezzare il suo nuovo stile old Hollywood, sobrio e molto glam, ma poi a Lady Gaga basta un Met Gala per fare dieci passi indietro e tornare allo stile trasgressivo degli esordi con supermegazeppe e body Atelier Versace molto Donatella Rettore anni ’80.
Un po’ pirata, un po’ Sex&TheCity, un po’ stile vittoriano, un po’ pinocchietto fine anni ’90. Sarah Jessica Parker in Monse sembra un’accozzaglia di stili non ben amalgamati tra loro. Risultato: boh.
Nicky Minaj in Moschino. Ho bisogno di spiegare perché è NO?
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