Salve lettori. Abbiamo lasciato le nostre signore un po’ in ambasce. Josslyn praticamente mollata da Harry, Calista imbrogliata da Luca, April divisa tra la conquista del bellimbusto scolastico ed i problemi di comunicazione con Lucy e Karen inserita in un gioco a 3 del quale non riesce ancora a comprenderne i contorni.
Vediamo dunque April, donna che ti aspetti un po’ più sveglia ma che forse i problemi con la figlia e la sete di materiale maschile rigorosamente tartarugato l’hanno un attimo assopita, si mette a dare retta al preside belloccio e porta la mamma alcolizzata dalla figlia. Eppure c’era chi, pur ben fornito da madre natura di discreto fisicaccio, le aveva sconsigliata, a mio avviso giustamente, di farlo: Marc.
Insomma, dai April, non porti, per quanto apprezzata da Lucy, una persona di famiglia che potrebbe essere di cattivo esempio per tua figlia solo perché stai perdendo crediti materni. Trovo il consiglio del preside fuori luogo e l’accettazione da parte di April una sorta di delusione rispetto al personaggio che pensavo fosse maturato positivamente in questa terza stagione. Capisco l’ormone che cresce in misura esponenziale, ma anche se con la tartaruga, l’uomo dice tante scemenze e il preside non è esente. Marc certo non ha brillato per acutezza portando i bambini nei bassifondi, ma lo scopo (per fortuna capito da April in un guizzo di intelligenza) era comunque positivo.
Calista si dimostra ancora una volta un personaggio deciso e che difficilmente si fa mettere i piedi in testa. Luca, dopo averle letteralmente fregato il marchio, le annuncia di volere il divorzio e che la sua nuova fiamma è colei che ha firmato la nuova linea di gioielli. Colpo davvero basso, ma Calista, che stiamo imparando a conoscere ed apprezzare, sa il fatto suo. Non si viene dalla strada facendo mille sacrifici, diventando col tempo una donna potente e affermata, senza avere la capacità di difendersi dai lupi famelici e dai profittatori. Ok il game e set per Luca, ma il match se lo conquista la nostra nuova Mistress con un pezzo di bravura (anche recitativa) che mette in ginocchio Luca e relativa amante.
Karen ha scelto di vivere questa strana storia a 3 facendo ciò che le detta il cuore. Sente che è la scelta giusta, si sente appagata, importante per gli equilibri della coppia, ma quanto potrà durare? Per quanto la porta di Alec e Vivian sarà aperta al suo desiderio di amare? Alla fine, dopo una serata di coppie particolari con diverse forme geometriche – dal triangolo al pentagono -, Karen vuole delle conferme: Cosa resterà a lei se un domani la coppia decidesse che è ora di continuare con le proprie gambe?
A questo risponde Alec con una chiave per la loro casa, un modo chiaro per dirle che non la considerano un’ospite, una meteora per soddisfare dei bisogni carnali, ma un punto fermo di questa loro strana relazione.
Lo so, mi tengo quasi sempre la mia preferita per ultima, ma Joss è il mio mito femminile, l’archetipo di ciò che mi aspetto dalla mente di una donna. Harry passa la mano e tra una schitarrata e l’altra finisce tra le grinfie della barista (belle grinfie comunque) che l’aveva puntato da tempo, scoprendo tra l’altro essere l’amante di Ellis. Harry, svegliati dal sonno!!!).
Joss, che viene instagrammata (ho inventato un neologismo?) con un suo baldo ex dei tempi della scuola, fa una cosa tenera e che fa passare Harry come un pessimo nostro rappresentante: rifiuta la pesante e molto convincente avances del vecchio amante perché sa che ama Harry, appartiene a Harry. Josslyn sta maturando? Forse è presto per dirlo ma l’evoluzione del suo personaggio ci piace, come d’altronde ci sta piacendo tutta questa terza stagione. Savi ce la stiamo dimenticando piano piano, quello che resta è una serie che, se cominci a seguirla, difficilmente abbandoni.
Passo e chiudo.