Se per il titolo della scorsa puntata abbiamo scomodato Simon & Garfunkel, stavolta il titolo dell’episodio è anche quello di un brano dei Dream Theater. Fatta questa premessa Cultural-musicale, tuffiamoci nella acque sempre più torbide dove agiscono le nostre Mistresses.
La puntata nel complesso non mi è dispiaciuta. I toni si sono fatti più decisi e la profondità delle fratture fra i protagonisti si è fatta molto più profonda. Partiamo prima però dal lato leggero (se vogliamo chiamarlo così), rappresentato da quella pasticciona della tata di Vivian che usando la foto profilo di Karen, ha scatenato una serie di eventi, invero abbastanza prevedibili, che hanno portato quest’ultima a un appuntamento con un affascinante dentista.
Bisogna dire che l’ingenuità di Karen mi sorprende. Strano che non sia riuscita a capire che tutto quello che le accade non è casuale, non può esserlo. Insomma è vero che il tutto ha la leggerezza di una commedia brillante americana, ma come non rendersi conto che qualquadra non cosa? Comunque il gioco degli equivoci è stato anche divertente con l’impacciata Tata che cerca di nascondere i suoi misfatti dietro quella facciona di ragazza di provincia.
Kate invece, dopo il confronto con Joss ha deciso di andare via, sparire, trasferirsi, dileguarsi, tornare addirittura in Australia. Per lei il gesto di Joss equivale a una carognata, una cattiveria che gli impedisce di amare Scott. La realtà come sappiamo è un’altra ma quando si ama un pezzo di M..da il puzzo lo sentono tutti tranne noi e questo vale per ambo i sessi non credete? Ma, mentre Joss cerca di tenersi tutto dentro, Kate al contrario è come una pentola a pressione e quando esplode passa di tutto, amori, amicizie, sentimenti fraterni etc. Così Harry scopre che dietro tutto questo desiderio di fuga di Kate c’è Scott e cosa ancora più sorprendente Josslyn sa ogni cosa.
Harry è un personaggio che ammiro. Circondato sempre e comunque da belle donne, un matrimonio finito alle spalle, ma sempre e comunque voglia di essere vero in tutto ciò che fa. In amore ha scelto Josslyn fregandosene delle conseguenze, nel lavoro ha scelto di vivere il suo sogno al fianco di Jonathan. Ha buon intuito anche se a volte il suo orgoglio maschile non riesce a fargli vedere bene i dettagli e alle volte sono proprio quelli che fanno la differenza.
Di Joss parliamo dopo.
Adesso passiamo all’altro tema forte dell’episodio. Mammina ha raggiunto il suo scopo: mettere contro April e Marc. Va detto che Marc è il solito bamboccione perché non può arrendersi davanti al ricatto di una moribonda e per giunta ubriacona. Quello che mi ha dato fastidio è stata la leggerezza e la semplicità con cui gli sceneggiatori hanno fatto finire una storia che a mio avviso era bella. Cioè una stagione intera perché quella sciocchina di April si accorgesse di Marc e di quanto la amasse, un anno vissuto insieme facendo sacrifici e dividendo lo stesso tetto e per dividerli sono bastati pochi giorni di suocera, 30.000 dollari di affitto pagati? No dai non ci siamo proprio.
Non bastano le divergenze di vedute su come trattare una mamma/suocera per troncare una relazione basata su un sentimento così profondo come quello che c’è fra Marc ed April. Comunque ho rinunciato a capire la sceneggiatura di questa stagione 4 da tempo e potrei scrivere un enciclopedia circa le forzature e i mezzucci usati per piegare le vicende affinchè coincidessero con le loro strampalate idee.
Parliamo di Josslyn va che è meglio. Lei è forse la parte della storia meglio riuscita della season 4 e non a caso tutto prende spunto da quanto accaduto nella 3, quasi a significare che solo restando nel solco seguito dalla scorsa stagione si poteva tirare fuori qualcosa di decente. Joss continua la sua lotta contro i fantasmi del passato senza trovare in chi la ama o in chi la odia qualcuno capace di capire fino in fondo il suo dramma. Noi non sappiamo realmente cosa è successo quella notte in casa di Calista, ma possiamo immaginare, data la devastazione che ha portato nell’animo di Joss, che non deve essere stata una cosa piacevole. Lei è incapace di confidarsi, non ha fiducia in niente e nessuno e gli avvenimenti la mettono sempre di fronte a scelte che la portano sempre più a chiudersi a riccio. Ora siamo arrivati quasi all’apoteosi del dramma: l’uso di pillole per trovare conforto mentale e fisico.
Harry le ha provate tutte per comprendere, ma deve arrendersi all’ennesima verità nascosta, all’ultima dimostrazione di sfiducia d Josslyn e adesso il baratro dietro le sue spalle è sempre più vicino. Kate la odia, Harry non la comprende e cosa resta? Il Fight Club, una sorta di porta dell’inferno entro cui pensa di trovare la risoluzione a tutto il male che ha dentro di se.
Salutiamo sempre la nostra amica pagina Mistresses Italia. E’ un piacere leggere i pareri sulle mie recensioni e commentarle da voi.
Passo e chiudo.