Ancora un passo in avanti di Mistresses verso la salvezza. Piccolo, certo, ma significativo. L’episodio tira violentemente le fila di una stagione che definire deludente sarebbe il meno, e questa violenza genera energia positiva portando alcune vicende su un nuovo piano.
Prima di analizzare l’episodio vi dico che anche questo titolo è ispirato ad una canzone e precisamente degli Stereophonics, un titolo che in pratica riassume bene l’intero episodio.
Parto da April che si ritrova faccia a faccia con un Marc decisamente più maturo e consapevole che rinuncia alla relazione con la ex, ma sceglie, pur amandola, di rinunciare anche a lei. La cosa devastante per April è sapere che lui la ama ma che al tempo stesso non vuole stare con lei per non deluderla ulteriormente ora che il suo sogno di diventare un cantante di successo lo assorbirà completamente.
Se da un lato la scelta può anche essere condivisibile anche nella realtà, qui ci si dimentica cosa davvero vuole April, cosa davvero è pronta a sacrificare per amore. Nel dialogo lei cerca di spiegarlo a Marc, prova a rinunciare alle sue fisse, i suoi brontolii, le sue ingerenze nella vita di Marc che non riguardano la loro vita di coppia.
Marc d’altro canto non ha molta scelta se non lottare (Fight) per credere in un sogno che però gli impedisce di fatto di amare April come lui vorrebbe. Questo una donna matura come April può capirlo ma questo non significa che possa piacergli. Nel frattempo il Transgender Michael torna nella sua vita e vedremo con quali effetti in queste ultime puntate.
Karen mia cara, finalmente ti riconosco. Romantica ma risoluta, fragile ma allo stesso tempo forte, istintiva ma pronta a tornare sui propri errori per mettere rimedio. Non si può però aspettare 11 episodi per vedere l’amata Karen Kim delle prime stagioni. Adam sembra perfetto. Sa essere tenero, coinvolgente a letto presumiamo sia all’altezza di una donna bellissima ed esperta come Karen , ma soprattutto sa cose della nostra psicologa che riescono a sorprenderla.
Peccato che tutto sia frutto dell’intensa attività nel sito di incontri di Lydia (poverina). Karen lo viene a sapere davanti alle proprie amiche Joss e April e le ali con cui volava (Flight) felice scompaiono per lasciare posto alla Karen spietata e istintiva che tira fuori le unghie per evitare di essere infelice.
Così butta fuori di casa Lydia, rea di averla messa fra le braccia di uno sconosciuto, e rompe duramente con Adam, perché parte delle cose per cui lei lo trovava così vicino a lei e ai suoi desideri erano frutto di cose che sapeva tramite Lydia. Poi però ripensa al fatto che Adam, malgrado tutto, la faceva sentire bene, la rendeva felice e quello che prova va al di là della falsa chat, lo sentiva lei. Così Karen cerca le piume delle sue ali e prova a sentire Adam per capire se potrà ancora volare con lui o restare miseramente a terra.
Harry sei un fesso. Se mi avessi ascoltato sapresti che tenere aperte due porte per avere due vie di fuga di solito è un errore. Si deve sempre fare una scelta, giusta o sbagliata che sia. Come previsto, l’onestà negli affari non paga quasi mai (o mai?). Troppa sincerità, troppa chiarezza danno armi al nemico e così la chiacchierata con Jonathan, un gesto di correttezza e franchezza, viene usata contro di lui come una clava. Il risultato? Ovviamente le porte da entrambe le parti si chiudono e il buon Harry crolla lavorativamente.
Per sua fortuna, dopo la burrasca di inizio episodio, le cose con Joss sembrano tornare a funzionare. O perlomeno Joss torna fra le sue braccia paurosa e sconvolta. Ha bisogno di un uomo che la stringa forte, la protegga, un faro sicuro nel buio della sua mente devastata dagli incubi.
Josslyn si trascina, sostenuta solo da psicofarmaci e da quella rabbia inesplosa che cova dentro di sé. L’incontro con un uomo reo di aver ucciso l’amica di palestra non è proprio quello che serve per calmare la ragazza. La conseguenza è che per un attimo Joss perde la ragione, il contatto con la realtà, e arriva fin quasi a uccidere spinta da qualcosa che nemmeno lei sa davvero spiegare.
Il litigio con Harry, a cui rinfaccia il fatto di averla abbandonata per inseguire i suoi sogni in Europa, è emblematico di come Joss sia distrutta a livello mentale. Ma il buono e il bello di Harry è proprio l’essere paziente e sempre lì ad aspettare che lei finalmente torni a fidarsi del prossimo, torni a fidarsi di lui. Forse finalmente capiremo cosa accadde in quella dannata notte di un anno fa.
Ringraziamo per la collaborazione la pagina Mistresses Italia.
Passo e chiudo.