Nonostante il lutto sia un percorso tortuoso pieno di ostacoli e brutte giornate, il co-showrunner di Nashville, Marshall Herskovitz, vorrebbe che sapeste che gli amici e le persone care di Rayna Jaymes stanno per lasciarsi il peggio alle spalle.
E quindi, nonostante la rossa star della musica country continuerà ad essere una presenza nello show di CMT, che ritorna giovedì 1 giugno, non vi aspettate che la seconda metà di stagione sia una rielaborazione piena di lacrime e di lamenti della sua morte prematura.
“Quello che abbiamo sempre cercato di fare nel passato nei nostri show è stato rispettare i veri paletti” delle vite dei personaggi, afferma Herskovitz in riferimento al suo lavoro con il co-showrunner Ed Zwick nelle serie thirtysomething e My So-Called Life.
Cosa vuol dire questo per Nashville? Non aspettatevi che Deacon, Maddie, Daphne ed il resto della Città della Musica si riprenderanno dalla loro profonda tristezza nel giro di qualche settimana… ma col passare del tempo, non aspettatevi neanche che questa tristezza li consumi.
“La perdita è profonda“, dice Herskovitz, aggiungendo che il salto temporale vedrà i personaggi a circa 10 settimane dopo gli eventi del finale di metà stagione. “È qualcosa che ti colpisce per il resto della tua vita. Non è qualcosa di cui ti può liberare in due episodi“. Eppure, come vediamo nel trailer rilasciato settimana scorsa, Deacon e le ragazze ritornano a vivere.
Le domande contro cui lotteranno, dice, includono: “Mi è permesso di avere gioia nella mia vita? Cosa faccio con questa implacabile sensazione?“. E quando la perdita li colpisce in maniera ancora più forte, “Vedrete ognuno di loro tre crollare“, aggiunge, ma “non necessariamente nel primo episodio“.
Dato che la stagione si costruisce in funzione del finale, il produttore esecutivo continua dicendo che spera che questa rappresenterà un ritratto accurato di come le famiglie fanno i conti con il lutto profondo. E ci sarà ancora molta musica, comicità ed intrigo, aggiunge, promettendo che tutto ciò “non porterà la serie ad essere una commemorazione deprimente della memoria di Rayna“.