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Oh No They Didn’t Do It!

Con la fine dell’anno è normale tirare le somme e, ogni anno, finiamo sempre con il porci le solite domande:

Dove ho sbagliato?
Chi mi ha convinto a bere così tanto?
Quando è stata l’ultima volta che il parrucchiere ha azzeccato il taglio?
Perché ho cazzeggiato così tanto invece di studiare?
Perché ho studiato così tanto invece di guardare tutte le puntate segnate su EpisodeCalendar?

Le domande di rito sono sempre le stesse e, il più delle volte, lo sono anche le risposte.
Ad accompagnare queste domande, di solito, c’è la classica lista delle cose positive e negative dell’anno appena trascorso, un elenco infinito di tutte le cose che ci sono piaciute affiancato dall’elenco doppiamente lungo con tutte le cose che vorremmo dimenticare (e, complice l’alcol, almeno durate la notte di Capodanno il più delle volte si dimenticano).
E le cose non sono tanto diverse quando si parla di telefilm! Il web impazza di articoli atti a raccogliere tutto il meglio del trascorso 2013, ma perché non parlare di cosa realmente ci fa uscire gli occhi dalle orbite? Perché non parlare di tutte quelle cose che, appena viste, ci fanno esclamare “Oh, no! Non l’hanno fatto sul serio!”.
Ebbene, in questo articolo troverete la raccolta di tutto il peggio del 2013, di tutti quei momenti, quelle scene così imbarazzanti da farci venire la pelle d’oca.

Peggior Trama.

Esistono infinite ragioni che spingono qualcuno a seguire una piuttosto che un’altra serie tv. Magari le seguiamo perché ci fanno ridere, perché trattano un argomento che ci piace, perché l’attore è troppo, perché ci siamo affezionati, perché è emozionante, per i colpi di scena, oppure perché ci piace parlarne male.
Esatto, perché ci piace parlarne male.
Questo è l’unico motivo che spiega come mai la gente (me per prima!) si ostini a guardare serie tv composte da una trama che fa acqua da tutte le parti.
La serie madre di questa categoria è Pretty Little Liars, abominio dall’ABC Family che vanta uno showrunner incompetente che prima di scrivere un episodio sniffa cartongesso e si ubriaca di vinavil. Al giorno d’oggi non esiste un telefilm più inconcludente, pacchiano e insensato di questo, nel quale succedono cose completamente random.  E chiunque abbia visto la prima parte della quarta stagione (EROI) sa bene quanto sia difficile stare dietro a quei fatti privi di conclusione, ai continui buchi narrativi e a tutte quelle scelte campate per aria.
Tutte braccia rubate all’agricoltura! DRACARYS.

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Ma se con PLL siamo arrivati a pretendere le incongruenze, un altro telefilm che proprio ha smesso di avere senso è Arrow. La trama si snoda interamente sugli addominali di Stephen Amell e ormai le puntate hanno senso soltanto quando Oliver Queen si allena; per il resto, anche qui, c’è un’accozzaglia di personaggi messi a caso, battute da rincretinita di Felicity e Puppy Eyes di Dig. Se durante la prima stagione Oliver aveva almeno la parvenza di un obiettivo, adesso l’intera stagione ruota intorno alla remota possibilità che Oliver si accorga di provare qualcosa per Felicity. Può bastare a reggere un’intera stagione? Direi di no.
Ad avvalorare questa tesi c’è la lampante dimostrazione che, ogni qualvolta provino ad importare un accenno di trama orizzontale, il tutto si risolve in un paio di episodi. Lasciate perdere!

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Ad avermi delusa davvero, però, è stato Dracula. Aspettavo con trepidazione di vedere una serie nella quale i vampiri venissero trattati con il rispetto che meritano, ma anche in questo caso le mie aspettative non sono state rispettate.
E’ una serie lenta, che fatica anche troppo ad entrare nel vivo. In molti l’hanno definita la brutta copia di Revenge ma a questo punto sarebbe un complimento, e la trama -arrivati all’ottavo episodio se considerato il preair russo- è praticamente inesistente. Le vampate che ci fa venire Jonathan Rhys Meyers ogni volta che appare sullo schermo non sono sufficienti a mandare avanti la baracca.

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Peggior Personaggio.

Riuscire a selezionare una rosa dei personaggi peggiori di questo 2013 non è stato semplice, ma alla fine ci sono riuscita #SoProud.
La prima, l’immancabile, è sempre lei, la figa di legno per eccellenza, l’unica che anche quando è senza inibizioni continua ad essere un completo e totale palo in culo: Elena Gilbert.
A prescindere dal fatto che sono due stagioni che gira con quei capelli da ribellina, con quelle ciocche fucsia che sembrano il risultato di una scoreggia in faccia da parte del mio astuccio delle elementari, Elena Gilbert è l’emo più lagnosa del nuovo millennio. Ormai non fa altro che mettere in atto piani campati per aria, uscirsene con frasi fatte degne del peggiore romanzetto Harmony e scodinzolare dietro a Damon.
Uccidete lei al posto di Katherine, vi prego! Tanto è vecchia dentro.

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Senza bisogno di insulti presentazioni (chi ha letto le mie precedenti recensioni di The Tomorrow People sa bene che tendo a non andarci leggera), a seguire c’è Scoria, la teletroia made in The CW. Raramente mi capita di voler spaccare il computer, lo amo troppo per fargli del male, ma ogni volta che Scoria appare sullo schermo, io ho raptus omicidi. C’è ben poco da aggiungere, deve solo teletrasportarsi lontano da John, possibilmente in un’autostrada mentre passa un autotreno.

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Ultima, non per inutilità, è Dana, figlia imbecille di Brody. Se nelle precedenti stagioni il ruolo di Dana poteva avere un senso, visto che era inserito all’interno di un nucleo narrativo molto forte e ben strutturato, in questa terza stagione la sua storyline (del tutto fine a se stessa) ha rubato così tanti minuti preziosi da essere finita per direttissima nella top 20 delle persone che più odio a questo mondo.
Sarà a causa dei suoi capelli sporchi o della sua bocca storta, so soltanto che, scoperto che non sarà più una regular della 4 stagione di Homeland, ho tirato un lunghissimo sospiro di sollievo. È l’unico risvolto positivo della morte di Brody!

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Peggior Colpo di Scena.

Chiarito che PLL è semplicemente un ammasso informe di cose senza senso, viene spontaneo pensare che con difficoltà sarebbe potuto cadere più in basso; e invece ci sbagliavamo tutti quanti.
Dopo tre stagioni e mezzo passate a pensare che Allison fosse morta, dopo che abbiamo visto il suo cadavere, dopo che siamo stati al suo funerale, dopo che ci hanno fracassato ampiamente le palle con quei sogni-allucinazioni nonsense con l’effetto nebbia di photoshop, salta fuori che Allion è viva, vegeta e sta meglio di me!
Ma dove si era nascosta per tutto questo tempo? Era andata a cercare l’antico vaso?
Ma mettiamocela davvero six feet under!

tumblr_mv4hn7SYG51sxgrboo5_500Ma manco per il cazzo, Ali.

Molto spesso i telefilm, specialmente quelli che vantano diverse stagioni, prendono una piega che non tutti i fan riescono a comprendere o accettare.
E ci incazziamo.
Per me con The Vampire Diaries è successo più o meno a metà della terza stagione e da lì in poi le mie aspettative si sono sempre di più abbassate, fino ad arrivare raso terra con questa quinta stagione.
È evidente che sono ormai a corto di idee e ci propinano delle “storyline contentino” per ingraziarsi prima l’uno poi l’altro fandom.
C’avete rotto.
E c’avete rotto ancor di più con questa vostra fissazione a voler far passare Damon come l’antieroe tormentato, che deve rinunciare all’amore perché ahimè è una bestia. Damon è solo un coglione, ecco cos’è! Questo “colpo di scena” sul passato di Damon, scopiazzato qua e là da vecchie glorie, non fa altro che avvalorare la mia tesi.

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Peggior Coppia.

Sono solo due i gay in grado di farmi diventare omofoba, e quando i due gay in questione sono una coppia tutta la mia tolleranza va a farsi benedire e al suo posto subentra il desiderio viscerale di vederli soffrire.
Se Kurt è soltanto una checca isterica che almeno quando canta è sopportabile, Blaine, con i suoi movimenti scattosi e quelle espressioni da drogato di LSD, mi fa venire l’orticaria. Per non parlare di quei papillon buoni soltanto per impiccarlo!
Come coppia sono talmente dolci da far venire il diabete e la fiera ostentazione della loro condizione di coppia è tanto fastidiosa quanto patetica. Per non parlare dei sorrisetti finocchissimi che si lanciano ad ogni pie’ sospinto DRACARYS anche a loro due. Al più presto.
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Peggiori Effetti Speciali.

Spesso ci dimentichiamo che esistono, ma quando sono fatti veramente da cani, sono la prima cosa che salta all’occhio. Gli effetti speciali da quattro soldi, in realtà, sono il fiore all’occhiello di moltissime serie tv trash e sono molto amati da tutti coloro che sono graficamente arretrati e vanno avanti ancora con paint (me!).
E quando si parla di orrori grafici, non si può non nominare la serie che, nel giro di soli 10 episodi, ha spodestato tutte le altre, perfino la sua serie madre; sto parlando di Once Upon A Time in Wonderland. Tra le varie brutture presenti sul palinsesto americano, la costola di OUAT primeggia su tutte.

Immancabile in questa categoria è anche il mio amatissimo Teen Wolf.
Questa serie targata MTV (canale famoso proprio per i budget limitatissimi) ha davvero tanti pregi, ma di certo uno di questi non sono gli effetti speciali. Poco male, visto che nei miei momenti di massima depressione, mi basta guardare una trasformazione a caso della serie, per scoppiare a ridere a crepapelle.

Peggior Cattivo.

Se nella quarta stagione di The Vampire Diaries (sì, ancora TVD. È ovvio che se una serie è di merda, in un articolo incentrato su “il peggio di…” la troviamo nominata diverse volte) il cattivo era un ibrido capriccioso e frignone, in questa quinta stagione hanno voluto strafare e a fare le veci del cattivone è Silas, un putto con la faccia di Paul Wesley che, onestamente, non farebbe paura a nessuno. Mosso dall’amore per Amara (da settembre ho visto più volte Nina Dobrev che mia madre), voleva prendere la cura per poter stare in eterno insieme alla donna della sua vita. Più nello specifico, non l’ho visto una sola volta compiere una qualche azione anche solo lontanamente cattiva. Anche lui è soltanto un frignone.

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Anche in casa Pretty Little Liars, comunque, non si fanno mancare niente e finalmente, oltre ad aver scoperto che Allison è ancora viva, abbiamo dato un volto alla misteriosa –A, la super-stalker che perseguita le quattro cretine per motivi ancora ignoti.
Finalmente un par di palle!!
Per scoprire la mente che si nasconde sotto quel cappotto rosso altri non è che il professore divano, preferivo brancolare nel buio! La prossima minaccia quale sarà? Quella di obbligare tutti quanti a vedere film muti in bianco e nero?!

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Peggior Outfit.

DEVO COMMENTARE?????
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Peggior Attore.

A contendersi il primato di attori cani ci sono Jared Gilmore, il bimbo sapientone e supponente di Once Upon a Time e Julia Ormond, la Joanna Beauchamp di Witches of East End che non vuole tornare ad Asgard (SERIOUSLY??). Tra i due è davvero dura stabilire chi è il più fastidioso!

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Nonostante gli autori di Once Upon a Time molte volte azzecchino i casting, per quanto riguarda la versione in Wonderland credo abbiamo fatto degli errori madornali, soprattutto nella scelta della Red Queen, che più che una regina sembra una papera, e l’attrice, la britannica Emma Rigby, non sembra saper recitare per niente, è davvero irritante! Più che altro credo proprio che non sia adatta a fare la cattiva, perché quando è semplicemente Anastasia sembra quasi brava, quasi…

Peggior Gufo.

Se esiste qualcuno che porta più sfiga di Nostradamus non lo voglio conoscere! Un uccellaccio del malaugurio peggiore di lui proprio non esiste. Un ipotetico incontro tra lui, Emily Fields e Jeremy Gilbert creerebbe un’arma di distruzione di massa potentissima.

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Peggiore Novità.

Mollata dopo appena 16 minuti, Ravenswood batte tutte le new entries dell’anno appena trascorso e si accaparra il titolo di peggiore cagata del 2013. Fa così tanto schifo da non meritare neppure la foto.

E con questo a nome mio e di tutto lo Staff di Serial Crush, vi auguro buon anno!

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About Jeda

Jeda
Top 5 : Banshee, Twin Peaks, Son of Anarchy, Homeland, Downton Abbey. Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv - che, in età infantile, erano cartoni animati. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio e i risultati si vedono: fuoricorso da circa mille anni, la sua preoccupazione principale è quella di riuscire ad essere in paro con i recuperi, almeno una volta nella vita. Le piace leggere, scrivere ed ha una passione quasi ingestibile per le cose oscene.

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