Once Upon a Time – Recensione 6×17 – Awake

In un clima generale che sa tanto di finale di serie, Awake è la puntata dei Charmings. E quando me li offrono così, in tutto il loro splendore, non posso far altro che sciogliermi!
Snow e Charming sono stati i primi personaggi che abbia shippato in questa serie, la prima coppia che mi ha emozionata – qui – con il loro one true love e le loro disavventure. Pensare ad una probabile settima stagione senza di loro diventa quasi inconcepibile, nonostante gli alti e bassi che hanno vissuto.

A tal proposito, infatti, è sempre più evidente che il rinnovo di OUAT sia traballante. Pare proprio che Josh Dallas e Ginnifer Goodwin concluderanno la loro avventura con il season finale che, a detta degli stessi autori, sarà una sorta di finale di serie. Seppur OUAT dovesse essere rinnovata (per miracolo), le storyline verranno chiuse con la fatidica “Battaglia Finale”. Nulla resterà incompleto e ogni domanda riceverà la sua risposta.
Inizio a percepire un pizzico di angoscia mista a nostalgia, da oncer navigata… voi no?

Considerando che avrò modo di piangere tutte le mie lacrime recensendo il finale, passiamo al commento della puntata andata in onda questa settimana.
Già dal titolo è comprensibile ciò che accadrà: “awake” non è altro che il risveglio dei Charmings, non è un mistero dal momento che a loro è stata dedicato l’episodio.
La novità giunge nella modalità in cui i due innamorati si ritrovano. Abbandonato il consumato “true love’s kiss”, spunta un nuovo fattore che già in un passato a noi non noto ha spezzato la maledizione del sonno.
Ci ritroviamo nel passato, in quello che inizialmente potrebbe sembrare un sogno, ma che non lo è.
La didascalia parla chiaro: Storybrooke ai tempi della maledizione.
Già allora Mary Margaret faceva visita a John Doe (Charming) in coma, portandogli dei fiori per conforto. Come abbiamo già visto in un flashback, esiste un particolare tipo di fiore che sboccia dal vero amore; in questo caso, il fiore di fata sboccia quando una grande dose di oscurità è vicina. Ed è quello che scioglie il bandolo della matassa: MM lo posiziona accanto a Charming e puff! Lui si sveglia, entrambi ricordano, ma è troppo presto!!

Infatti, sono passati solo dieci anni da quando la Evil Queen ha lanciato la maledizione. Rumple svela l’arcano e dà ai due innamorati la possibilità di scelta: dimenticare per far sì che Emma compia il suo destino.
Una decisione non facile da prendere per due genitori, soprattutto dopo aver aperto il portale che mostra loro una giovanissima Emma. Il loro grande amore.
Anche stavolta il buonsenso di Snow ha la meglio sulla loro felicità. La coppia dei “mai na gioia” si preclude la possibilità di crescere la propria bambina, affinché lei – diciotto anni più tardi – spezzi la maledizione e risvegli gli abitanti di Storybrooke.
Snow e Charming bevono la pozione di Rumple e scelgono l’attesa. Eroi anche nel sacrificio, fino alla fine.

L’amarezza nel mio tono è data dalla consapevolezza che, in un modo o nell’altro, OUAT stia per finire.
Ce ne siamo lamentati, ha avuto dei cali di non poco conto durante quest’ultimo anno, eppure quando ci regala puntate del genere sa farsi rimpiangere.
I flashback con i Charmings sono state le parti che ho preferito. Averci aperto questa finestra sul loro passato ci fa credere che tutto è possibile, anche quando non sembra vero. Anche quando l’oscurità è talmente forte da sopraffarli, loro troveranno sempre una strada per ritrovarsi.

Ed è ciò che provano a fare anche nel presente.
Regina e la sua aiutante Zelena (ormai non fa altro) escogitano un modo per sottrarre la maledizione del sonno ai cuori, senza tenere conto di una cosa. La Evil Queen ha preso delle precauzioni a suo tempo ed il risultato dell’incantesimo di Regina non è altro che la causa dell’indebolimento di entrambe le metà del cuore dei Charmings. Ciò li porterà ad un sonno eterno se non trovano una soluzione.

Soluzione che è presto portata in risalto grazie ai fiori che stanno crescendo nell’innevata Storybrooke.
Come abbiamo visto dallo scorso episodio, Gideon ha portato a termine la sua parte di missione, facendo sì che la Black Fairy giungesse a Storybrooke.
Ed in questa puntata assistiamo anche al primo incontro tra lei ed Emma, ma non solo: quando la BF ordina a Gideon di distruggere i fiori, il “fedele” figliolo lascia che uno di questi sopravviva. Una punta di ribellione che dà modo a Rumple di comprendere la situazione. È bello vedere come lui, nonostante il caos che gli gravita attorno, riesca ad avere una visione a largo spettro degli eventi.
Possiamo considerarlo una sorta di narratore onnisciente?

Fatto sta che le cose cambiano quando l’ombra di Hook, intrappolato sull’Isola che non c’è, porta a Storybrooke il pezzo di bacchetta che Tiger Lily ha conservato per l’occasione. Quel pezzo non è altro che un frammento della stessa bacchetta che, a suo tempo, ha esiliato la Black Fairy. A detta della ex fata, è l’unica arma che potrà aiutare Emma a sconfiggerla.
Non appena Emma capisce che Hook è in pericolo, Snow compie l’ennesimo sacrificio, rinunciando al fiore per fare in modo che la figlia si congiunga al suo grande amore.
Un nuovo portale si apre su Neverland, Emma salva Hook, lui la chiede in moglie – di nuovo -, lei accetta e Regina salva la giornata.
Questo potrebbe essere il vero riassunto della puntata, se non che mi è piaciuto un sacco il modo in cui Snow e Charming si siano svegliati.
Mettiamo da parte gli scontatissimi baci del vero amore, i fiori fatati e qualsiasi altra forma di magia. Come vi ho già detto in precedenza, malgrado gli scivoloni immensi, OUAT ci ha mostrato diversi tipi di amore che non si limitano al solo rapporto uomo-donna. È l’amore dei loro concittadini che salva i Charmings dal sonno eterno.

Bevendo ognuno un goccio di maledizione del sonno, questa si disperde nei corpi dei loro cari e dà loro l’occasione di un risveglio definitivo. La solidarietà, lo spirito di sacrificio, l’amore che ogni singolo personaggio prova per questi due eroi non è altro che il frutto delle loro rinunce e delle sofferenze che la coppia per eccellenza (nell’ambito di questa serie) ha patito. Ogni dolore viene ricompensato da un amore che supera confini e paure e li rende liberi. Svegli.

A mio parere, Awake è finora una delle puntate più belle, significative ed emozionanti degli ultimi anni. Checché ne dicano gli haters dei buoni sentimenti. Proprio a voi ricordo che OUAT nasce come favola e, anche se il bene non l’ha sempre spuntata, l’amore vincerà sempre. In un modo o nell’altro.

In attesa del prossimo episodio – e mentre io andrò a fare scorta di fazzoletti per ciò che ci aspetta – vi invito a fare una visita alla nostra affiliata SwanQueen Italia.

Alla prossima, oncers!

About Mia

Nata - ormai - parecchi anni fa, è da sempre stata una grande appassionata di serie tv, ma solo con l'avvento dello streaming ha iniziato a seguirne talmente tante da mandarsi da sola in fumo il cervello. Partita con "The Vampire Diares" (che non segue più per ovvi motivi di declino), si addentra ben presto in questo mondo che la porta a scrivere recensioni random e a gestire una pagina su Facebook. Oncers incallita, ha una passione folle per Matt Bomer e Nathan Fillion, che ama disperatamente e senza alcuna possibilità di vederli nemmeno da lontano. Ha un "omino del cervello" con fandom tutti suoi, il ché la fa sembrare spesso e volentieri un po' comicamente contraddittoria. Stanno litigando tuttora. Visto che passa un bel po' di ore davanti al pc per vedere telefilm, ama allietare questi momenti con del buon cibo spazzatura: una rovina per la forma fisica, ma anche per questo la colpa ricade sull'omino del cervello. #scaricabarilemodeon Non ha ancora capito la vera utilità di Twitter (e non le frega più di tanto), si diletta tra la costante ricerca di un lavoro - che teme di non trovare mai - e la quarta stesura del suo primo romanzo che sembra essere quella buona. Il tutto tra una distrazione e l'altra. E le montagne di libri che deve ancora leggere.

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