Once Upon a Time – Jennifer Morrison e la decisione di abbandonare la serie

Jennifer Morrison Emma Swan

Il canto del cigno di Emma Swan è vicino.

Dopo sei stagioni al centro di Once Upon a Time, Jennifer Morrison uscirà dalla serie della ABC in vista di una possibile settima stagione. Se la serie dovesse ottenere un rinnovo, l’attrice dovrebbe riprendere il suo ruolo almeno una volta durante l’anno prossimo, ma non ritornerà come personaggio fisso del cast. Entertainment Weekly è riuscito ad intervistare la Morrison, ottenendo lo scoop sul perché abbia deciso di uscire proprio adesso.

Cos’ha comportato la decisione di lasciare la serie?
Jennifer Morrison: 
Ovviamente qualsiasi decisione come questa è molto complicata perché ci tengo terribilmente alla serie e a tutti coloro coinvolti in essa. Ho amato farne parte, ma sei anni sono tanti. Ho fatto sei anni in House, poi un anno in How I Met Your Mother, ed infine altri sei anni in Once Upon a Time. A livello personale avevo bisogno di passare a cose nuove. Era semplicemente arrivato il momento. Avevo bisogno di non vivere più così tanto lontano da casa. Mi sento a casa quando sono a New York e a Los Angeles, quindi volevo dormire nei miei letti, stare con la mia famiglia ed i miei amici ed avere di nuovo una vita. Era semplicemente arrivato il momento, sia personalmente che professionalmente, di farmi da parte una volta che il mio contratto era scaduto.

I produttori esecutivi Adam Horowitz e Edward Kitsis ti hanno presentato un’idea per Emma per la settima stagione? O in quel momento avevi già preso una decisione?
Non ero proprio sicura come mi sarei sentita una volta che mi si fosse presentata la cosa. È come ho detto qualche mese fa, ovviamente sono molto fedele alla serie e molto leale nei confronti del personaggio, e non avevo modo di prendere una decisione semmai ce ne fosse stato il bisogno, se la cosa può avere un senso. Perché non sapevo se la serie avrebbe continuato, o se avessero anche solo considerato di farla continuare dopo la sesta stagione. Quindi, quando sono venuti da me dicendomi che c’era una forte probabilità di rinnovo, e che la ABC voleva aprire un dialogo per un’offerta ufficiale, e Adam ed Eddy avevano creato nuove storie che sentivamo potessero funzionare per la settima stagione, hanno dato delle linee generali – ma non siamo mai andati a fondo perché non volevo mettere nessuno in un difficile posizione da tira e molla se poi alla fine sapevo che per me non sarebbe stata la cosa giusta rimanere. Quindi a quel punto mi sono fatta un esame di coscienza, una sorta di enorme preparazione così da essere più corretta possibile con tutti. Ho voluto aspettare di sapere quale fosse la decisione presa così da seguire il mio istinto e vedere come mi fossi sentita una volta appresa la notizia. 

Che significato ha la tua uscita per l’happy ending di Emma? Come ti senti riguardo la fine della storia di Emma?
Mi sento benissimo. Ascolta, sin dal primo giorno ho sempre detto che adoro la scrittura di Eddy e Adam e amo le storie che hanno inventato, e sento che fanno un lavoro meraviglioso nel condurre questi personaggi verso percorsi molto ricchi. Quindi sono molto contenta con il percorso che hanno fatto fare ad Emma durante tutte e sei le stagioni, e sono molto soddisfatta della fine che le hanno dato nella sesta stagione.

Hai detto che ritorneresti per un episodio nella prossima stagione. C’è la possibilità per più episodi o persino per un ritorno per un eventuale finale di serie?
Non lo so. Non posso parlarne. Tutto quello che posso dire è che ho contrattato per un episodio, quindi quell’episodio è l’unica cosa che posso promettere.

Come hanno preso Adam e Eddy, così come il resto del cast, la notizia della tua uscita?
Ovviamente è dolce e amaro allo stesso tempo da entrambe le parti. Tutti ci adoriamo. Io adoro Adam e Eddy e tutti quanti nella serie, quindi è dura. Ma nel corso del tempo siamo anche diventati una famiglia. Abbiamo lavorato talmente tanto a stretto contatto negli ultimi sei anni che siamo davvero diventati una famiglia, e ci si conosce molto, molto bene. Ovviamente, la ABC e Eddy e Adam volevano che continuassi, ma quando ho saputo che la cosa giusta per me era quella di voltare pagina, loro sono stati gentili, mi hanno supportato e sono stati splendidi. Non c’è rancore, ci separiamo tutti da amici, tutti teniamo moltissimo gli uni agli altri. Non c’è alcuna tragedia.

Quando ti guardi indietro e pensi al tempo passato ad interpretare Emma, c’è qualcosa per cui ti senti particolarmente orgogliosa, un momento che rimarrà sempre con te?
Non so se c’è un momento in particolare. Dico solo che mi sento molto fortunata di aver avuto la possibilità di interpretare una donna che è molto complicata, e mi considero una persona completa. In televisione è stata più o meno una novità vedere questi personaggi femminili forti, molto intelligenti e tenaci, che sono però anche vulnerabili, sono in grado di ammettere le loro debolezze e ammettere quando hanno bisogno d’aiuto. A mio parere questa è una donna a tutto tondo, completa. Nessuno è del tutto forte o del tutto vulnerabile. Mi sento davvero onorata di aver avuto l’opportunità di interpretare un personaggio scritto in quel modo, e mi sento onorata di essere stata in grado di dar vita a qualcuno a cui spero di aver dato non solo il mio punto di vista sulla vita e su Emma. Quando i fan mi fermano o la gente viene a parlarmi, per me significa tanto quando mi dicono “Mi ci rivedo tanto in lei. Per me significa tanto. Mi ha aiutato a superare questo momento quando mi sono resa conto che non era sbagliato essere turbata, ed a quel punto ho potuto andare avanti”. È bello quando riesco a vedere che quello che la gente vede in Emma si sta veramente traducendo in qualcosa con cui loro si relazionano nelle loro vite e che questa cosa li ha in qualche modo aiutati.
In fin dei conti non ho proprio un momento in particolare nel cuore, ma tutto ciò che Emma è risultata essere, il personaggio che Eddy e Adam hanno scritto, la mia interpretazione per portarla in vita una donna che è una persona intera, che ha commesso sbagli, che ha dei difetti e che ha avuto il coraggio di alzarsi e sopraffare quei difetti e cercare di migliorare la volta successiva, che ha cercato di essere più attenta, più vulnerabile ed ha cercato di rischiare di più aprendosi nei confronti delle altre persone. L’ammiro per questo. Spero di essere in grado di farlo con la mia vita, quindi credo sia stato speciale far parte di questa serie.

Hai dei rimpianti? Qualcosa che avresti voluto fare diversamente?
Non ho alcun rimpianto. Davvero. In questa donna ho messo tantissimo di me, l’ho vissuta al 100%, mi sono presa cura di lei, mi sono preoccupata per lei, ho studiato ogni copione da cima a fondo, cercando di trovare ogni possibilità, ogni opzione, ogni cosa che potessi fare, ho lavorato a strettissimo contatto con Eddy e Adam per ogni dettaglio che la riguardasse. Ho messo tutto il mio cuore in lei, quindi non ho rimpianti.

Adesso cos’hai in programma per il futuro?
Ho già fatto qualcosa. Ho lavorato in un film che si chiama Assassination Nation, in cui ho interpretato un ruolo piccolissimo, ma credo che sia scritto molto bene e sia un’opera molto interessante. Il regista è un mio amico e volevo farne parte a tutti i costi. Recentemente ho girato quella parte a New Orleans, e subito dopo ho recitato la parte di Callie Mercer in Back Roads, che segna il debutto alla regia di Alex Pettyfer, che nel film recita anche. Su quel progetto ho avuto un’incredibile esperienza creativa, è stato meraviglioso farne parte. Il team è stato fantastico e per me è stata un’esperienza incredibile. Attualmente sto facendo The End of Longing, uno spettacolo teatrale Off-Broadway con MMC Theater, scritto da Matthew Perry, ed io sono la sua controparte. Poi – non dirò ancora in quale festival perché non è stato ancora annunciato – Sun Dogs [il film diretto dalla Morriosn] avrà la première nei prossimi mesi in uno dei più grandi festival, e naturalmente parteciperò. Sono queste le cose che sto facendo attualmente, e poi da questo momento in poi non so. Di sicuro sto cercando di dedicarmi di più alla regia, anche se reciterò sempre, non è che di punto in bianco smetto di recitare, ma sicuramente la mia priorità è cercare il prossimo progetto da dirigere.

Fonte

About Claire

Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla! Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

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