Once Upon a Time – Recensione 3×04 – Nasty Habits
Ed eccoci nuovamente qui! Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao!
Riprendiamo il nostro viaggio a Neverland direttamente con l’ultimo arrivato, Neal! Neal che viene catturato da Felix, che continua a ricordare i vecchi tempi senza accorgersi che l’uomo si è liberato: ovviamente Neal gli molla un cartone e lo stende, scappando.
Abbiamo finalmente un nuovo flashback di Rumpel con il giovane Baelfire – l’attore è notevolmente cresciuto, ma perlomeno gli autori non hanno fatto la cavolata di sostituirlo. I due litigano, perché l’Oscuro teme che suo figlio possa essere attaccato dai suoi nemici, mentre il ragazzino desidererebbe solo avere una vita normale e degli amici.
Tornando nella foresta, vediamo un Rumpel – che mi ha ricordato molto Titti nel film Space Jam, ditemi che non sono l’unica idiota – alle prese con le care solite visioni di Belle. Lui non ha più nulla per cui lottare, ed è perciò disposto a dare la vita per Henry. Quando Belle gli ricorda che ha ancora lei, lui la allontana, sicuro che prima o poi la ragazza arriverà a vederlo per ciò che è davvero: un mostro.
In un altro punto dell’isola, l’allegra Gang sta elaborando un piano d’attacco – Emma sembra avere ancora qualche problema a rapportarsi ai personaggi delle favole; quella ragazza vive con le turbe – senza però pensare ad un piano d’uscita e di fuga dall’Isola. Tinkerbell fa notare questo piiiiiiiiiiiiiccolo dettaglio, dicendo che nessuno lascia l’Isola a meno che non sia Pan a permetterlo. Li informa inoltre che Greg e Tamara sono morti – la faccia di Regina alla notizia è impagabile.
Non sapendo come uscirne, comunque, i cinque decidono di andare a cercare il vecchio nascondiglio di Neal, dato che lui sembra essere l’unico ad essere riuscito a scappare dall’Isola.
Da solo per i boschi, Rumpel si imbatte in un paio di sentinelle di Pan, le addormenta e ruba loro le armi… quando ad un certo punto appare, miracolo dei miracoli, proprio Neal, in fuga.
Ovviamente, provato dallo scherzetto di Belle, Rumpel pensa che sia solo una visione e cerca di farlo fuori. Non si sa come né perché, ma Bae riesce a fargli capire che è reale.
In un altro tempo, il vecchio e Oscuro Rumpel torna a casa, non trovando più il suo giovane rampollo. Convinto che l’abbiano rapito, ne segue le tracce fino al piccolo villaggio di Hamelin. E qui, se avete un minimo di sale in zucca e se conoscete anche solo a grandi linee la storia, dovreste aver già capito metà della puntata. Ma andiamo con ordine. Rumpel viene messo al corrente dell’esistenza di un Pifferaio Magico, che suona una melodia che irretisce i bambini, facendoli fuggire dalle proprie case per non fare più ritorno.
Nel presente, Neal e Rumpel parlano brevemente, decidendo di andare a recuperare Henry insieme. Neal, dalla riva del mare, chiama a sé quello che sembra un calamaro gigante, lo stordisce e si fa aiutare dal padre ad estrarne l’inchiostro. Ovviamente magico, con la capacità di immobilizzare la più potente delle creature. Naturalmente Neal vuole solo bloccare Pan per il tempo necessario a riprendersi Henry.
Dall’altro lato dell’Isola, la Gang ritrova il nascondiglio di Neal. Qui, Hook e Charming hanno una discussione: il pirata è convinto che il Principe debba dire alla sua famiglia che sta per morire, ma lui non ne vuole sapere.
All’interno della grotta trovano dei disegni, graffiti molto ben fatti dal Neal bambino, insieme ad una noce di cocco bucherellata che Snow crede essere uno scolapasta.
Di nuovo, vorrei stringere la mano a Regina per le risposte.
Nel flashback, Rumpel fa il gatto sul tetto, appostato per cercare di capire l’identità del Pifferaio Magico, quando sente una musica, che attira anche lui. Seguendola, trova un piccolo campo dove dei ragazzi imitano una tribù di scimmie, perché quel modo di ballare tutto mi sembra tranne che umano. Ma okay. Rumpel, incazzato come una iena in calore, strappa il flauto al Pifferaio e lo distrugge; il Pifferaio si rivela, e insomma, non è stata proprio una sorpresa: è proprio Peter Pan che, a quanto sembra, conosce già l’Oscuro.
Ebbene, Peter vuole raccogliere dei bambini da portare con sé a Neverland, bambini che saranno poi ovviamente i Bimbi Sperduti. Tra di essi, naturalmente, sembra esserci anche Baelfire, cosa che fa infuriare e terrorizzare Rumpel. Pan, infatti, propone all’Oscuro un accordo: chiederanno a Bae se vuol stare con il padre oppure andare a Neverland; a seconda di ciò che il ragazzino sceglierà, Pan promette di tener fede a tale decisione.
Henry, intanto, cerca di isolarsi dagli altri bimbi perduti, quando Felix va ad informare Pan che Bae e Rumpel si sono riuniti.
Nella grotta, la Gang capisce che Neal aveva costruito una sorta di mappa stellare, ma si rendono anche conto che è codificata e quindi inutilizzabile.
Nel contempo, Rumpel arriva finalmente all’accampamento di Pan, dove fa addormentare tutti i Bimbi Sperduti. Con uno stratagemma davvero carino, Neal immobilizza Peter. Prima di riuscire ad allontanarsi da quel luogo con Henry, tuttavia, Peter pronuncia poche parole che riescono ad instillare il dubbio nella mente di Neal. Infatti gli fa conoscere l’esistenza della profezia, e questo porta Neal a non voler avere più a che fare con suo padre, per paura che possa uccidere davvero Henry. Per questo motivo lo immobilizza e se ne va con Henry.
Nel passato, possiamo vedere come Rumpel non si sia affatto fidato dell’amore che il figlio provava per lui, costringendolo a seguirlo a casa senza chiedergli cosa preferisse. Il ragazzino, ferito, gli comunica che avrebbe comunque scelto lui, e se ne va.
Alla grotta di Neal, intanto, Emma ha un mezzo crollo nervoso. Non si capisca bene per cosa stia piangendo, uhm. Piange per Neal, per il fatto che è morto e – forse – perché lo ama ancora. Davvero, non ho ben capito cosa le sta passando per la testa.
Ovviamente Snow la segue nella disperazione, perché non si sente una brava madre, e lancia l’ennesima frecciatina inconsapevole a Charming.
Neal intanto arriva all’accampamento, ormai abbandonato, della Gang, ma viene raggiunto da Pan e dai Bimbi, che lo catturano –portandolo non si sa bene dove – e si riappropriano di Henry.
Rumpel intanto subisce l’ennesima visione di Belle che, oltre a esporre ciò che prova l’Oscuro, che ora ha Neal per cui vivere e per cui non lasciarsi andare, cerca di fargli capire che le cattive abitudini si possono perdere. Ma l’Oscuro non vuole parlare, e Belle sparisce.
Henry, da un’altra parte, si sveglia e parla di nuovo con Peter: il ragazzino sembra convincersi che non lo verranno mai a salvare e, finalmente, si unisce ai Bimbi Sperduti, iniziando a ballare con loro sulla musica di Peter.
E con una scena molto tribalesca, anche per questa puntata è tutto. Solo io ho l’impressione che stia diventando sempre più creepy e sempre più Lost-style?
Miglior Interpretazione: Peter Pan. Quel ragazzo, oltre a essere notoriamente figo, è anche DAVVERO meraviglioso e inquietante. Tanti punti a Serpeverde!
Peggior Interpretazione: Snow. Ahimè, sia allegra che speranzosa che triste, Ginnifer ultimamente ha la stessa faccia.
Miglior scena: la mappa stellare di Neal. Quel ragazzino era davvero geniale, nulla da dire.
Peggior scena: Rumpel che si dipinge la faccia. Seriously, ho ancora da capire perché.
Voto complessivo: 7 (non è che mi sia piaciuta granché)
Per concludere, vi lascio il link alla prossima puntata e vi mando dai nostri amici di Welcome to Storybrooke ;)!
About evelyn_cla
Inizia a guardare telefilm a sei anni, dimostrando fin da subito la propensione a shippare le coppie più improbabili e assurde. Avanzando con gli anni aumenta anche la sua follia nei confronti dei telefilm, cosa che influisce molto sulla sua vita sociale. Si rende conto che, immancabilmente, per ogni telefilm, riesce a trovare una coppia femslash da shippare senza ritegno. A undici anni scopre le fanfiction, e da lì la sua vita sociale va definitivamente a quel paese. Conosce Glee tre anni fa e da quel momento il suo mp3 non contiene altro che cover di quel telefilm. La fine per la sua sanità mentale arriva con Once Upon A Time, dove Lana Parrilla le ha preso il cervello e l'ha dato in pasto ai cani. Tra pochi mesi si trasferirà negli USA, così che la sua follia potrà raggiungere picchi mai visti -e le permetterà di recuperare un po' di sonno, visto che non dovrà più alzarsi alle due di notte per le dirette.
Bae riesce a far capire a Rumpel di essere davvero lui chiamandolo “papa”. Come si vede dai flashback, anche nella foresta incantata lo chiamava così.
Eh già. Infatti, se vi ricordate, anche August l’aveva chiamato “papa” per convincerlo che fosse lui il figlio perduto…