Come un fiume che confluisce in una stretta gola per riversarsi come una cascata violenta e fragorosa, anche Once Upon a Time si avvia con forza e fragore verso la chiusura. L’episodio è tornato ad esplorare il passato dell’adolescente Emma in parte ricollegandosi con quanto avevamo visto nella prima parte della stagione, a testimonianza, semmai ce ne fosse stato bisogno, della lungimiranza di Horowitz e Kitsis.
A inizio stagione vengono buttati indizi apparentemente senza collegamento, come parti di un puzzle enorme che non tralascia però di esplorare gli animi dei protagonisti, a volte anche più profondamente di quanto ci si potrebbe aspettare da una serie come questa. Stavolta il salto all’indietro riprende le fila del passato della Salvatrice, si collega all’episodio “Breaking Glass”, quando a seguito della scoperta di un video, Emma scopre che Sarah Fisher (la regina delle nevi) era dentro la sua vita molto prima che lei potesse immaginare. Qui vediamo come Emma stringe amicizia con Lily e nel nuovo episodio la strada riprende ma con elementi più chiari che contornano meglio la figura in verità molto sfocata e marginale di Lily.
Intanto sappiamo che è la figlia perduta di Maleficent, cosa che a posteriori spiega un po’ le disgrazie che accompagnano la ragazzina, che per quanti sforzi faccia viene inesorabilmente coinvolta dall’oscurità qualunque scelta di vita faccia. Come sappiamo infatti, i buoni (sì vabbeh) Principe e Bianca per evitare che l’oscurità possa annebbiare la piccola nascitura Emma, trasferiscono questa parte nel piccolo uovo che custodisce Lily per poi spedirla in un’altra dimensione (che poi è sempre la stessa, cioè la nostra).
La cosa che nessuno – né l’autore, né l’apprendista e tanto meno il potente stregone – può controllare è il fato, il destino a cui anche gli dei dell’Olimpo sottostavano. Il destino le fa incontrare, le fa diventare amiche, le fa amare, le fa odiare e alla fine le divide. Eppure quella forza misteriosa che le univa non era casuale. Tutto era destinato a compiersi.
Emma, dopo la disgraziata morte di Crudelia, vuole rimediare in parte agli errori dei genitori e in compagnia di Regina, che ha in sospeso la questione Zelena e Robin a New York, parte per ritrovare Lily. Tremotino è convinto che la breccia aperta nell’animo oscuro di Emma sia ormai una scintilla che porterà irrimediabilmente la nostra bionda Salvatrice verso il lato oscuro (noto solo io un certo vago richiamo a Star Wars?).
Ritrovare Lily per una abituata in passato a trovare persone per lavoro è un gioco da ragazzi, se poi il destino, sotto forma di lupo, l’aiuta, la soluzione e il tanto atteso incontro sono quasi una formalità narrativa. Nel frattempo questa connessione col passato ci aiuta a capire i rapporti tra le due e la profonda amicizia che le univa, rovinata dall’animo tormentato di Lily, incapace, come abbiamo visto, di evitare il suo essere irrimediabilmente votata al male anche quando fa di tutto per evitarlo.
L’incontro non è dei più semplici, più che altro per la ritrosia di Lily nei confronti delle due e che la obbliga a mentire. Per sua sfortuna Emma non ha i poteri magici ma possiede un sesto senso nel capire se una persona mente e questo la porta a casa di Lily. Qui assistiamo al capolavoro narrativo che in poche pennellate spiega ogni cosa: Lily sa che a spedirla in questo mondo sono stati i genitori di Emma, sa di essere la figlia di Maleficent e stava aspettando pazientemente che qualcuno la venisse a cercare da Storybrooke per poi aver modo di compiere la sua vendetta.
Ad informare Lily del suo passato è l’apprendista che ancora non riesco a collocare precisamente fra buoni o cattivi perchè mi ricorda molto il proverbio “Dare un colpo al cerchio e uno alla botte”. Dopo un rocambolesco inseguimento dobbiamo dire grazie a Regina se Emma non sprofonda ancora di più nel male, sparando in testa a Lily. Regina, che ha conosciuto in profondità il male e assapora solo da poco il bene, capisce come sia semplice cadere nelle tentazioni del male e chi meglio di lei poteva bloccare la mano armata di Emma?
Ma mica è finita qui. Regina, Emma e Lily vanno a New York per salvare Robin dalle grinfie di Zelena, ma incappano in un disguido come dire insormontabile. Zelena aspetta un figlio da Robin. Se posso collegarmi ad un’altra serie, trovo devastanti collegamenti con Grimm (chi segue entrambe capirà). Robin ha messo incinta Zelena quando era Marian e ora Regina è leggermente nei guai.
Come potete vedere questa serie di certo non ha tempi morti, anzi è coinvolgente e quasi frenetica nello svolgersi dei fatti e questo rende tutto irrimediabilmente magnifico e magnetico.
Un saluto agli amici: SwannQueen Italia, Welcome to Storybrooke, Once Upon a Time Italia.
Passo e chiudo.
Once Upon a Time - Recensione 4x20 - Lily,