La bravura degli sceneggiatori o creatori di una serie lunga come Once Upon a Time si vede quando c’è da raschiare il barile della creatività, quando devi metterci le unghie per trovare qualcosa da dare in pasto alla storia che hai creato e che diventa sempre più vorace.
Kitsis e Horowitz si dimostrano in questo davvero bravi. Non che avessero bisogno di provarci nulla, per carità. La loro capacità creativa e di scrittura ci è nota fin dai tempi di Lost, ma in questa sesta stagione hanno dovuto davvero farsi male con le unghie per grattare dal loro barile qualcosa di edibile per noi cultori di questa serie.
La mia sensazione è che ci stiano riuscendo a metà, e pur ammirando i loro sforzi non si può far a meno di notare che le idee sono poche e a volte vengono infiorite delle situazioni che alla resa dei conti sono davvero poverissime di novità e idee valide.
Ora vediamo l’episodio in questione. Dopo 5 e dico 5 stagioni in cui la Evil Queen (di cui parleremo meglio fra poco) ha tentato di avvelenare, strangolare, impiccare, infilzare, squartare i Charming, solo ora spunta il vendicativo Conte di Montecristo. All’inizio ho pensato: non possono prenderci in giro così. Insomma è palese che pur ben scritta, con scene anche convincenti, questa cosa del Conte non può reggere agli occhi di noi appassionati e amanti di questa serie. Sicuramente all’apparenza un bel vaso e dei bei fiori, ma sono fiori recisi che presto seccheranno e il vaso è solo un vecchio vaso rabberciato avvolto in carta stagnola.
Se i miei ricordi del romanzo non mi tradiscono, Il conte di Montecristo sapeva benissimo di chi doveva vendicarsi e sinceramente il fatto che Regina riesca a ricattarlo solo con una misera lista fa sorridere, per non parlare dell’espediente trito e ritrito del cuore. Se fosse bastato prendergli il cuore che senso ha avuto ricattarlo con la lista? Sembra quasi che gli showrunner si siano resi conto della pochezza della cosa e siano corsi ai ripari ricorrendo all’espediente ormai davvero stra-usato del cuore.
L’unica cosa davvero positiva in tutto questo è forse la Evil Queen. Eh sì, la sua presenza dona all’episodio quel tocco di fantasia e imprevedibilità che altrimenti renderebbe questo episodio di una noia mortale. Capiamo, dal dialogo fra Regina e il suo malvagio alter ego, che non esiste un modo per liberarsi del male che è insito in lei. Presto o tardi quella puntina nera in un mare di bianco si farà strada anche in Regina Mills buona.
Però si potrebbe dire lo stesso per la Evil Queen, no? Anche in questo caso è il principio millenario dello Yin e Yang. Per i pochi che non sanno il significato, possiamo esemplificarlo dicendo che secondo questo principio di equilibrio delle cose non esiste tutto male o tutto bene. Nel bene ci sarà sempre una punta di male e viceversa. Infatti il simbolo è un cerchio diviso in cui da una parte campeggia il bianco con un puntino nero e dall’altra il nero con un puntino bianco.
Non male come idea insomma, ma alla fine non aiuta molto a risollevare le sorti di questo inizio di stagione. Cosa dire poi dei tremolii di Emma, la salvatrice? A dire il vero non c’è molto da scrivere al momento. Tutto sembra scorrere in un binario che definire scontato sarebbe riduttivo. Ci si domanda per esempio come si possa, dopo così tante cose vissute insieme, la fiducia reciproca e i pericoli passati, pensare che Emma seriamente possa tenere nascosta la vicenda del tremolio e dei suoi sogni ai suoi genitori, a Hook e a Regina. Cerchiamo di essere seri, non regge da nessuna parte a livello di crescita dei personaggi, di interazione fra eroi e cattivi. Sembra quasi che tutti, in queste 5 stagioni, siano andati avanti sfruttando le cose che non si sono detti, le colpe non confessate, le alleanze tradite… insomma le storie mai raccontate.
Quindi dove sta la novità proposta in questa stagione? Non esiste nessuna novità semplicemente, e nell’episodio in questione lo si capisce bene, si è voluto far diventare protagonista, si è dato corpo a qualcosa che questa serie ha fin dal suo inizio: parlarci dei personaggi delle fiabe non per come li conosciamo ma per ciò che hanno tenuto in disparte, per ciò che non è stato mai detto di loro. Pensate a Cappuccetto Rosso che in realtà è un lupo. Non è forse una storia mai raccontata?
Tremotino come al solito fa poche apparizioni ma sempre efficaci. Lui è forse l’unico che davvero ha accettato che il male alberghi in sé senza preoccuparsi del resto che non sia Belle e il bambino. Ancora una volta però lo ammiriamo più quando è nei panni del coccodrillo che non in quelli di Mr Gold. Lui ha sempre l’oggetto che tutti cercano, la formula che tutti desiderano, la spada che tutti anelano possedere. Il suo dramma è che malgrado faccia accordi con tutti, egli non riesca mai a trovare quella puntina di felicità che lo potrebbe rendere migliore, ma malgrado tutto la insegue senza sosta continuando a fare quello che sa fare meglio: il signore Oscuro.
Perfino la vicenda del principe azzurro e la morte del padre… ma davvero la possiamo definire una vicenda mai detta? Purtroppo la brutta piega iniziata con la fine della season 5 non è stata ancora raddrizzata e senza forti rampini o un uncino (per restare in tema) molto resistenti, difficilmente questa stagione si potrà mettere su binari degni perlomeno dello scrivente.
Seguirò con molta attenzione la season 6 proprio perché spero sempre in un guizzo di genialità, un qualcosa che mi faccia rimangiare le parole di delusione per questo inizio. Ho visto un barlume di positività nella Evil Queen e nel suo rapporto con Zelena, un personaggio, la Strega Verde, finora sfruttato poco ma che potrebbe essere potenzialmente interessante.
In attesa del prossimo episodio, vi invito a passare da SwanQueen Italia.
Passo e Chiudo.