Once Upon a Time – Recensione 7×07/7×08 – Eloise Gardener/Pretty in Blue

Questa settimana abbiamo avuto una razione doppia del nuovo OUAT. Come se non fosse già sufficiente un episodio a settimana, la dose è stata rincarata in visione delle tre settimane di pausa che lo show si prenderà in vista del Thanksgiving Day, come ogni anno.

Iniziamo, quindi, a commentare il primo episodio: Eloise Gardener.
Come vi avevo già anticipato nella mia precedente recensione, “Beauty”, tutti gli indizi facevano pensare che Tilly non fosse altro che la figlia di Hook/Rogers e ora ne abbiamo l’assoluta conferma. Anzi, la 7×07 ci mostra l’esatta genesi di Alice e l’evoluzione dell’Hook nato nel regno dei Desideri dove, ingannato dalla perfida Gothel, concepisce con lei la bambina di cui si prenderà cura fin quando eventi a noi sconosciuti li separeranno. Sotto le mentite spoglie di una Rapunzel un po’ troppo spudorata, rispetto alla versione più ingenua a cui siamo stati abituati dal film animato, Gothel fa in modo di stuzzicare il cavalier servente che dorme nel pirata, facendosi portare un fiore magico per guadagnare la libertà.
Ma la vera libertà, la perfida strega, può averla solo a patto che la sua progenie rimanga intrappolata nella torre al posto suo, dove la stessa Rapunzel ha sigillato lei anni prima. Ed è qui che si rivela l’utilità del fiore, in quanto acceleratore della gravidanza e nascita di Alice.

Persino non essendo l’Hook originale, questa versione della storia è riuscita ad appassionarmi molto di più di quanto abbia fatto la componente contemporanea ed il gruppo composto da Henry&co. Trovo che il legame tra l’agente Rogers e Tilly sia molto interessante e tutto da scoprire anche nella versione “maledetta” di Hyperion Heights. D’altronde, un padre che sacrifica la propria sete di vendetta per prendersi cura di sua figlia fa sempre breccia nei cuori di noi teneroni, giusto?

Chi ha, invece, molta più personalità dei nuovi protagonisti è Ivy aka Genoveffa.
La sorellastra ha ingannato tutti, persino sua madre che tutti noi consideravamo la nuova villain per eccellenza della stagione. Ma così non è.
Ivy è il nemico da sconfiggere, la faccia d’angelo da non sottovalutare ed è proprio lei ad incastrare Victoria, togliendola temporaneamente dai giochi con un arresto imprevisto. Assecondando l’ossessione dell’agente Rogers per Eloise Gardener, Ivy fa in modo che Gothel venga liberata sotto queste mentite spoglie proprio dal valoroso agente, nonostante a nulla sia valsa l’intromissione di Rumple/Weaver.
Il nostro Oscuro voleva solo proteggere l’ex pirata, ma perché non risvegliare anche lui come già successo con Regina?

Molto probabilmente, come ci mostra l’ottavo episodio “Pretty in Blue”, il motivo riguarda la maledizione con cui è intriso il cuore di Hook.
Vediamo come nel passato, dopo il crollo della torre di Rapunzel, lui e sua figlia Alice si incontrano, ma quella maledizione impedisce ad Hook di avvicinarsi a ciò che più ama. Proprio Alice.
E così la ragazza scappa e la sua fuga non fa che portare a galla un’altra storia, quella riguardante Ella, sua madre ed il loro legame con Wonderland.
Rispetto al primo episodio, molto più Hook-centrico, il secondo si concentra sulla new generation e, tra passato e presente, rimescola di nuovo le carte in tavola.

Se nel passato veniamo a conoscenza di come anche la madre di Ella fosse vittima della stessa maledizione che ha colpito – chissà come – Hook, nel presente spunta un nuovo personaggio. E scombina gli equilibri.
Si tratta di Nick, giovane e affascinante avvocato, nonché presunto vero padre di Lucy.
La bambina lo ha saggiamente paragonato a Kathryn Nolan, la moglie di David durante la maledizione, ma tutto lascia intendere la reale possibilità di un suo coinvolgimento nel concepimento di Lucy. Che ci stiano solo ingannando?

Non so se sia colpa della scarsa espressività (per non parlare delle pessime doti recitative) di Dania Ramirez (Jacinda), ma pare proprio che la lei del presente, tanto quanto la lei del passato, siano rimaste molto affascinate da Nick/Jack. Ed è dopo la loro avventura a Wonderland che scopriamo la connessione tra Henry e Jack, almeno in quel mondo. Sono amici, hanno vissuto grandi avventure e si sono ritrovati nel momento in cui Henry aveva più bisogno di una spalla. Nel momento in cui ha suggellato con una bacio il suo amore per Jacinda, sfuggendo all’attacco di Genoveffa. Coincidenze? Io non credo.

Fatto sta che a me il dubbio è rimasto, a differenza di quanto successo all’inizio della storia tra David e Mary Margareth; il loro è stato palesemente un grande amore, fin dai primi passi, mentre Henry e Jacinda mancano entrambi di personalità e di chimica insieme.
Con ogni probabilità la storia si sta realmente ripetendo, come ha insinuato Lucy, ma mi trovo costretta a porre di nuovo l’accento sulla scelta del cast, o meglio di alcuni membri forse poco adatti allo scopo.
In particolare, Jacinda manca della personalità che hanno avuto le grandi eroine di OUAT, tanto quanto Henry manca del carisma posseduto da Emma, la Salvatrice che tutti conosciamo.
Sembrano degli adolescenti in attesa che qualcuno tolga loro le castagne dal fuoco, impegnati più nell’organizzare appuntamenti che a capire quali siano le reali priorità.

E capisco che nel contesto di una maledizione sia difficile scindere giusto e sbagliato, ma loro nemmeno si impegnano a credere almeno un po’, lasciando tutto il lavoro sporco nelle mani dei veterani.
Con il cuore di Henry intaccato dalla maledizione – che gli impedisce di stare con Jacinda – tocca a Regina prendere in mano le redini della situazione. Come sempre, oserei dire.
Soprattutto quando Gold/Rumple/Weaver le sbatte la porta in faccia da perfetto gnorri, Regina ricorre ai “mali estremi, estremi rimedi” e trascina Henry in un road trip fino a San Francisco.

Chi sarà la persona che la odia, ma che potrebbe aiutarla a sciogliere la matassa? Forse sua sorella Zelena? O qualche altro “ami-nemico” del suo passato, un volto a noi noto, magari?
La risposta a queste domande l’avremo, presumibilmente, giorno otto dicembre, quando lo show tornerà con il nono episodio.

Per il momento vi lascio con queste riflessioni e vi invito a commentare con me il doppio episodio! Fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto!

Mia

Nata - ormai - parecchi anni fa, è da sempre stata una grande appassionata di serie tv, ma solo con l'avvento dello streaming ha iniziato a seguirne talmente tante da mandarsi da sola in fumo il cervello. Partita con "The Vampire Diares" (che non segue più per ovvi motivi di declino), si addentra ben presto in questo mondo che la porta a scrivere recensioni random e a gestire una pagina su Facebook. Oncers incallita, ha una passione folle per Matt Bomer e Nathan Fillion, che ama disperatamente e senza alcuna possibilità di vederli nemmeno da lontano.
Ha un "omino del cervello" con fandom tutti suoi, il ché la fa sembrare spesso e volentieri un po' comicamente contraddittoria. Stanno litigando tuttora.
Visto che passa un bel po' di ore davanti al pc per vedere telefilm, ama allietare questi momenti con del buon cibo spazzatura: una rovina per la forma fisica, ma anche per questo la colpa ricade sull'omino del cervello. #scaricabarilemodeon
Non ha ancora capito la vera utilità di Twitter (e non le frega più di tanto), si diletta tra la costante ricerca di un lavoro - che teme di non trovare mai - e la quarta stesura del suo primo romanzo che sembra essere quella buona. Il tutto tra una distrazione e l'altra. E le montagne di libri che deve ancora leggere.

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