Torno idealmente anche io a Storybrooke. Devo dire che questa seconda parte della stagione mi sta convincendo poco o nulla. Sapete quando si ha l’impressione di aver gonfiato eccessivamente qualcosa e si è sul punto di farlo esplodere ma si continua imperterriti a gonfiare? Ecco questa è la sensazione che ho avuto vedendo gli episodi 12 e 13.
Che si fosse arrivati al punto di non ritorno lo si era capito anche nella prima parte di stagione e a mio parere credo sia il momento di dare una bella sterzata per evitare che la sesta stagione possa esplodere del tutto lasciando noi fan con i brandelli di quello che una volta era un bellissimo palloncino pieno di storie, personaggi e sentimenti.
La prima cosa che ancora mi sfugge, ma sono certo avrà una spiegazione logica, è il motivo per cui un Dio, Ade, si preoccupa di tenere Hook pesto e prigioniero presso di se quasi fosse un pericolo per lui. Ma ragazzi è Ade cioè con Nettuno e Zeus una delle 3 divinità maggiori del pantheon greco. Hook ai suoi occhi dovrebbe risultare più o meno come un informe insetto da schiacciare. Quindi in attesa di chiarimenti non riesco a collocare Ade all’interno della vicenda a meno di pensare che, essendo arrivati alla frutta, si sia deciso di alzare il tiro ma senza avere però una solida base narrativa.
Ho fiducia in Kitsis e Horowitz sia chiaro ma Ade che si preoccupa su milioni di condannati agli inferi di occuparsi personalmente di Hook e di quei 7 sciagurati mi pare una forzatura non da poco. Ma proviamo ad accettarla in virtù della base da cui nascono i personaggi della serie e cioè mutuati dal mondo riadattato Disney delle favole.
Hercules? Herc per gli amici? No ragazzi vogliamo davvero credere che dopo 5 stagioni esistono parti del passato di Snow che non conosciamo? Infatti gli showrunner avendone vergogna di inserire ancora una parte di vita di Snow già adulta cosa ti combinano? Fanno risultare l’incontro con Hercules e Snow quando quest’ultima è poco più di una bambina, bel colpo ragazzi ma il personaggio resta però appiccicato a malapena alla logica della storia. Sembra che per esigenze provenienti dall’alto, agli autori vengano forniti gli elenchi dei personaggi Disney delle fiabe che essi devono infilare a forza nella stagione e non sempre l’operazione riesce.
Nel caso specifico non ho trovato questa operazione molto credibile. Hercules viene buttato dentro perché deve finire il compito per cui è morto e cioè uccidere Cerbero, il temibile cane a 3 teste a guardia della porta infernale. Innanzitutto se si sta nel Limbo non si è all’inferno e quindi mi chiedo cosa gliene freghi a Cerbero e di conseguenza a Ade di Hook e di tutto il resto. Ma poi Hercules mica doveva ucciderlo Cerbero, ma solo portarlo dal Re Euristeo. Qui pare che le 12 fatiche siano nate perché una mattina non sapendo cosa fare, Hercules decide di partire e fare dodici imprese: Dal Leone di Nemea all’Idra e via discorrendo.
Troppe forzature, troppe cose tirate al limite della sopportazione. A questo aggiungiamo che i vecchi cattivi, da Peter Pan a Cruella, stanno aggiungendo cose su cose (il famoso palloncino), creando in noi aspettative che probabilmente non vedranno la conclusione in questa stagione (probabilmente sono stati girati finali diversi come consuetudine se non si sa se la serie è stata rinnovata).
Di Hook non voglio parlare molto. Vorrei prima vedere qualche altro episodio e farmi un’idea più completa del come e del perché lui sia al centro degli interessi del Re degli inferi, perché ragazzi a me sfugge del tutto e se ha un significato spero non sia di quelli che tentano di stare aggrappati sugli specchi e che sono inesorabilmente destinati a precipitare.
Di fondo a ben vedere l’intenzione dei creatori della serie non è sbagliata. Si scende nel limbo non solo per salvare Hook ma per accompagnare in paradiso coloro che hanno lasciato questioni in sospeso con i nostri protagonisti. Bella la vicenda di Regina con il padre e perfino edificante e delicata quella finale di Hercules che (seppur forzando la mitologia) risolve il cruccio legato a Cerbero e sale in cielo con Megara.
Ecco dunque il motivo per cui Ade ce l’ha con loro. Sono dei viventi che calpestano il suo regno e per giunta gli tolgono anime destinate all’inferno o a restare nel limbo in eterno, portandole in paradiso. Diamo per buona questa spiegazione ma siamo sul filo del rasoio della credibilità non a livello mitologico ma come sceneggiatura.
Io continuo ad aver fiducia in Once Upon a Time e sono curioso di capire, per esempio, come Tremotino riuscirà a cavarsi d’impiccio e cavare gli altri dalla lotta impari con Ade. Gli incastri per ora non sembrano molto chiari ma conoscendo la qualità degli showrunner e dei creatori, sono certo che alla fine ogni tassello andrà al suo posto ma per adesso la mia critica sull’episodio 13 non può essere del tutto positiva anzi.
Passo e chiudo.