Finale di stagione che in realtà possiamo benissimo considerare prologo della stagione 6 in arrivo presumibilmente nella seconda metà di settembre. Dico subito che non sono rimasto troppo colpito da questi due episodi e i sintomi, purtroppo gravi, di attorcigliamento della serie su se stessa si mostrano in modo allarmante.
Ma andiamo con ordine. Le due puntate avevano come comune denominatore la magia, quindi in sostanza il senso stesso del mondo fiabesco. La magia usata per fini positivi che si trasforma in qualcosa di malvagio e viceversa. Quante volte a Storybrooke sono accadute cose negative o anche positive che avevano la magia per protagonista? Beh praticamente tutto. Storybrooke stessa è nata da una potentissima magia della Regina cattiva.
La ricerca di Henry diventa insomma, un escamotage degli autori per ripercorrere all’indietro alcune tappe del passato di Emma e dello stesso ragazzo. Una ricerca che mi ha deluso da spettatore in quanto la soluzione mi ha subito fatto pensare all’espediente narrativo che usavamo noi bambini per far sì che le nostre storie inventate fossero il più coinvolgenti possibili. Così distrutto un Graal? Se ne fa trovare un doppione come le figurine Panini e chissà magari se ne troveranno altri con sotto scritto “Made in China”
l’attorcigliamento prosegue con Tremotino. Lui resta Oscuro in quanto non ha ne il tempo ne la voglia di lottare con il suo presunto alter ego buono e vigliacco. Lui sta solo da un parte, la sua. Eppure in tutto questo bailamme di eliminatori di magia, e personaggi ruota di scorta come Charming e consorte, lui, l’Oscuro è l’unico davvero ad avere qualcuno che ama da salvare e proteggere. Proprio il personaggio che nei fatti dimostra che il male lo ha consumato ed è stato da lui accettato come l’unica soluzione possibile ai suoi patemi, lui dicevo fa tutto questo per riavere ciò che di più ha di prezioso al mondo: Belle e il figlio che porta in grembo.
Una situazione davvero singolare. Ma analizziamo anche il gruppo rimasto a Storybrooke. Oltre agli inutili quanto un gettone per telefonare, Charming e Snow, abbiamo Uncino e Zelena. Quest’ultima dopo la morte di Robin sembra quella che riesce a comprendere meglio Regina anche alla luce del ritorno di Hook che la sempre delicata Emma gli ha scaraventato in faccia senza manco aspettare che i fiori sulla tomba di Robin appassissero.
Serviva un mezzuccio narrativo per portare dentro la vicenda Dottor Jekyll e Mr Hyde. Cosa si inventano quei geniacci di Horowitz e Kitsis? Semplice: un portale che porta migliaia di abitanti di Storybrooke nel regno delle fiabe da dove sono venuti e a loro? No a loro ovviamente li sbatacchia nel mondo delle storie non raccontate (il titolo dell’episodio 23). Risulta strana la connessione fra un mondo fatto di storie e uno dei personaggi della letteratura dell’ottocento più famosi al mondo. Cosa c’entra? Tutto questo per portare nella caterva di personaggi anche questi due e per introdurre forse l’unica cosa geniale di tutti gli episodi: un composto ideato da Jekyll in grado di separare materialmente la parte buona da quella cattiva di qualunque persona.
Ma torniamo da Emma e Regina. La nostra compianta ex cattiva, dopo 5 stagioni si rende conto di lottare continuamente fra l’irrefrenabile impulso alla malvagità e il suo nuovo ruolo di buona. Sente in se la personalità della Regina Cattiva che la punge con tutte quelle stecche di cui è fatto l’abito. Ma in fondo è un po’ ciò che facciamo tutti no? Ognuno di noi ha impulsi che vengono frenati dal buon senso e dal ragionamento. Tutti senza essere stati maghi malvagi o regine dell’oscurità abbiamo avuto almeno una volta (io molte di più confesso) l’impulso a fare qualche azione cattiva anche contro chi ci aveva danneggiato e fatto soffrire.
Quindi ci si chiede a che pro basare, come pare sarà, una sesta stagione su Regina Buona che lotta con Regina cattiva e soprattutto senza cuore? Ma soprattutto come ha potuto, la parte cattiva di Regina sopravvivere senza il cuore? Chiaramente perché serviva ancora viva e quindi chi se ne frega del cuore ridotto in polvere, dell’assurdità al limite del ridicolo se serve per lanciare la sesta stagione?
Qualcuno potrebbe obiettare che c’è pure Tremotino e la sua ricerca di un modo per salvare Belle e in effetti ho più interesse per quella parte di vicenda che non per quella che si consumerà a Storybrooke. Nella ridente (ma ridente mica tanto) cittadina arriva Mr Hyde dopo la separazione dal corpo di Jekyll e come prassi di tutti quelli che passano da lì, si dichiara padrone di Storybrooke investito da questa carica da Tremotino e non si sa bene a quale titolo. Solite minacce da smargiasso e faccia a faccia con Regina come da perfetto e scontato copione.
Tirando le somme dell’intera stagione si può senz’altro dire che mettendo sulla bilancia prima parte e seconda, va premiata la prima parte se non altro per una più attenta ricerca di nuovi schemi narrativi per l’indiscutibile credibilità che ha ammantato la vicenda.
Sebbene fossimo ai margini fra la fiaba e un ciclo cavalleresco come quello di Artù, inserire Merlino come l’iniziatore di ogni magia, come il punto di riferimento per la nascita persino degli Oscuri, aveva una certa validità e ragion d’essere. Anche il trucco di raccontare con flashback le vicende dimenticate di Camelot, contrapposte a quelle di Storybrooke l’ho trovato degno di nota. Nulla di particolare ma sicuramente ha dato alla vicenda una spinta in più a tutta la storia.
La seconda parte con il coinvolgimento di Ade, l’aldilà e le situazioni che dovevano trovare una definizione, mi è parsa meno creativa della prima e sebbene abbia trovato molti spunti interessanti nel complesso, ai punti se vogliamo usare un termine pugilistico, ho preferito l’altra parte di stagione.
Ciò non toglie che non abbia, malgrado i ridicoli effetti speciali per i capelli, apprezzato Ade come personaggio. Anzi la sua ricerca di amore, la sua volontà di non essere più solo legato agli inferi mi è piaciuta. Un po’ meno nel finale in cui mi aspettavo qualcosa di più dolce che non la sua dipartita da lurida carogna. Tra l’altro incomprensibile dato che il suo cuore aveva ripreso a battere e credo amare Zelena.
Aspettiamo credo tutti con una certa ansia la sesta stagione. Purtroppo se sono queste le basi ho come il timore che non sarà all’altezza delle stagioni precedenti e il rischio di iniziare a raschiare il barile si fa sempre più concreta. Horowitz e Kitsis ci hanno sorpreso spesso e volentieri durante queste 5 stagioni e speriamo tutti che riescano anche questa volta a sorprenderci.
Passo e chiudo.