Attenzione: l’articolo contiene spoiler della 2×1 di Outlander e di ‘Dragonfly in Amber’.
La seconda stagione di Outlander è iniziata col botto, sebbene lo showrunner Ron D. Moore abbia cambiato completamente la parte iniziale rispetto al libro, Dragonfly in Amber.
I fan del libro erano ben consapevoli che l’inizio della seconda stagione avrebbe avuto luogo in un nuovo periodo temporale, in quanto l’autrice Diana Gabaldon apre il secondo romanzo con Claire (Caitriona Balfe) che si trova nel 1968, 20 anni dopo il ritorno nel suo tempo e il ricongiungimento con il primo marito, Frank (Tobias Menzies). La storia riprende dopo la morte di Frank, con Claire che finalmente racconta a sua figlia, ormai adulta, Brianna (Sophie Skelton) che il suo vero padre è Jamie (Sam Heughan).
Ma il drama della Starz, invece, riprende dal momento in cui Claire torna nel suo tempo, e descrive i suoi primi giorni di ricongiungimento con Frank. La puntata mostra un’importante deviazione dal romanzo, come nel fatto che l’azione salta direttamente al momento in cui Claire e Jamie sono in Francia per far fallire la ribellione scozzese.
Dopo essersi riadattata all’ambiente moderno, Claire racconta a Frank tutto sulla sua avventura nel passato, anche di Jamie. E quando Claire gli rivela di essere incinta del figlio di Jamie, Frank fa una cosa nobile e decide di crescere la bambina come se fosse sua. La storia, poi, torna indietro nel tempo, al momento dell’arrivo di Claire e Jamie in Francia, quando inizia la loro missione per sabotare la rivolta giacobita, prima che spazzi via tutta la cultura scozzese.
The Hollywood Reporter ha parlato con Moore, chiedendogli perché ha scelto di fare questo grande cambiamento strutturale rispetto al libro, che cosa significherà per il resto della 2° stagione e altro.
Il modo in cui si apre la seconda stagione è stata una grande sorpresa. Perché hai fatto questo cambiamento?
Ho pensato che fosse un cambiamento abbastanza importante da riuscire ad afferrare improvvisamente il pubblico e trascinarlo immediatamente nel 20° secolo, che secondo me era davvero interessante. Il pubblico si aspettava che iniziassimo la storia in Francia, e che poi andassimo subito nel 20° secolo per dire che Claire ha lasciato Jamie nel passato, che sua figlia Brianna è nata e cresciuta lì, che Frank è morto, ma queste sono una grande quantità di informazioni. E fare anche un salto di 20 anni verso gli anni ’60, in cui Brianna è cresciuta e Frank è morto, era troppo.
La rende una storia completamente diversa.
Esatto. Sembrava un travolgente reset dello show. E’ un grande reset solo per dire che non sono riusciti a fermare Culloden e l’intera missione è stata un disastro e che lei ha lasciato Jamie. Quindi cominciamo all’inizio di questa storia. Vediamo come lei e Frank tornano di nuovo insieme. Com’è riuscito Frank ad accettare Claire, come ha deciso lei di avvicinarsi a lui, e che diavolo ha detto Frank? Questa è una grande storia. Com’è stata cresciuta questa bambina da loro due? Qual era il loro accordo? Ho pensato che fosse un punto interessante da cui iniziare. Volevo raccontare questa storia prima di entrare in tutte le altre macchinazioni.
Come influenzerà questo inizio il resto della stagione?
Ti dice che ciò che si vedrà nei racconti del 19° secolo sono sforzi inutili, che tutto questo avrà una brutta fine. Nonostante i loro sforzi, non avranno successo e Claire sta per essere strappata via da Jamie per qualche motivo. Quindi vi chiederete come tutto questo sarà possibile. Perché lei dovrà lasciare Jamie? Cosa può essere successo, e perché non sono riusciti a fermare Culloden? Questo crea mistero già all’inizio della stagione. E una volta che si passerà agli episodi due e tre, la storia di Parigi, l’avranno quasi dimenticato. Anche io l’avevo dimenticato. Mentre li guarderanno, si dimenticheranno che finirà male, perché saranno coinvolti nella storia che vedranno.
Senza contare il cambiamento della parte iniziale, la seconda stagione seguirà Dragonfly in Amber, o la struttura sarà diversa?
Oltre a questo cambiamento strutturale, all’inizio della prima puntata, la base di Dragonfly in Amber è ancora decisamente riconoscibile. E’ ancora quella storia, solo raccontata diversamente nel modo in cui abbiamo scelto di analizzarla. Sarà ancora quella la storia alla fine.
Hai intenzione di coprire l’intero libro con la seconda stagione?
Sì. Abbiamo intenzione di fare tutto il libro.
Alla fine della premiere, Frank ha deciso di crescere la figlia di Jamie come fosse sua. Riusciremo a vedere di più di questa storia andando avanti?
Non abbiamo intenzione di ritornare su quella storia nella seconda stagione. Abbiamo parlato di quella parte della storia nella premiere e ora vogliamo tornare nel 19° secolo e rimanerci per il resto della stagione. Vedrete di nuovo Frank in alcuni flashback, come abbiamo fatto nella prima stagione quando Claire ricordava i momenti passati con Frank, ma non abbiamo intenzione di proseguirla.
Ci sono un sacco di nuovi personaggi in questa stagione, ora che Jamie e Claire sono arrivati in Francia per fermare la battaglia di Culloden prima del suo inizio. Quale personaggio eri più entusiasto di portare in vita?
Sono eccitato dal fatto che tutti vedranno Prince Charlie [Andrew Gower]. E’ uno dei personaggi storici che incontreremo nello show di quest’anno, ed è probabilmente l’unico il cui nome sarà riconosciuto dalla maggior parte del pubblico, grazie alla frase ‘Bonnie Prince Charlie’. La gente semplicemente non ha idea di chi sia. E’ un personaggio molto complicato. Non vedo l’ora che tutti vedano chi era e che cosa era e perché ha fatto fallire tutto questo. La prima volta che lo vedi, ti rendi conto quasi immediatamente del perché ci è quasi riuscito e del perché non avrebbe mai potuto avere successo, perché lui è il ragazzo che può radunare persone intorno a sé ed è un uomo con una missione, che è, però, profondamente sbagliata. Lo incontreremo abbastanza presto, nel secondo episodio.
Dove ci porterà questo secondo episodio?
Comincia con loro che si sistemano nella casa a Parigi del cugino Jared [Robert Cavanah], pronti per iniziare la loro missione di infiltrarsi nella corte francese e sabotare la ribellione dall’interno.
L’autrice Diana Gabaldon ha scritto un episodio di questa stagione. Com’è stato lavorare con lei?
Lo ha affrontato con un ottimo spirito. Ha preso appunti, ha fatto i cambiamenti, ha tagliato la sua sceneggiatura, ha fatto cambi di produzione. Non ha mollato e penso che si è divertita nel farlo. Non è facile per qualcuno scrivere la prima sceneggiatura, anche se hanno scritto i libri su cui si basa per 20-30 anni. La scrittura di un copione è come usare un muscolo diverso, non è la stessa cosa. In un libro l’autore parla direttamente ai lettori, mentre un copione è un progetto che qualcun altro deve eseguire. Deve soddisfare un sacco di diverse esigenze. Non tutti gli scrittori possono passare da una forma all’altra e lei lo ha fatto davvero bene.
Ci sono stati dei problemi lavorando con lei?
No per niente. All’inizio, ti preoccupi di come sarà. Non vuoi rovinare il tuo rapporto con l’autrice del franchise. Sarebbe un grave errore. E noi non abbiamo avuto alcun problema, ha funzionato. Ad un certo punto, ti dimentichi che è l’autrice e diventa solo un’altra scrittrice e se il copione è lungo, lo tagli e passi al problema successivo.
Quale lezione hai imparato dalla prima stagione che hai applicato a questa stagione?
Per lo più abbiamo appreso come produrla in modo efficiente. Lavorare in uno show che non ha dei set fissi, viaggiare tanto come facciamo noi, cambiare costantemente location e arredamenti, abbandonare alcuni personaggi e prenderne di nuovi, questo previene tanti problemi. Il primo anno la curva di apprendimento è stata enorme e ci ha aiutato molto con la seconda stagione.
La seconda puntata di Outlander verrà trasmessa il 16 Aprile su Starz.