Penny Dreadful apre il suo terzo episodio con un flashback interamente dedicato al dottor Frankenstein. Scene toccanti e indubbiamente interessanti che ci portano alla scoperta della raison d’être di Viktor. Un’infanzia segnata dalla perdita e dalla poca fiducia nella vita dopo la morte, dalla costante diffidenza di una morte serena. A quanto pare la vita del dottore non ha affatto cambiato rotta, infatti non appena le immagini ci riportano al “presente” ci mostrano il povero Proteus squartato in un lago di sangue e il più che sfortunato Viktor atterrito innanzi ad una sua vecchia conoscenza. Proteus non è stato il primo esperimento del dottor Frankenstein, ci aveva già provato, ma con risultati raccapriccianti. A questo punto il vero mostro di Frankenstein inizia a raccontare dell’abbandono di Viktor e di come abbia provveduto alla sua mancanza, guardando fuori dalla finestra e scoprendo un mondo orribile, diverso da quello che leggeva negli appunti del dottore e sulle pagine di J. S. Woodsworth. Il mostro di Frankenstein si auto identifica figlio della modernità, del progresso, indignandosi dell’ingenuità del proprio creatore. Nonostante la perdita di Proteus, lo show si arricchisce con questo nuovo personaggio, particolarmente sfaccettato e interessante quanto spaventoso.
Gli scenari cambiano, ma le atmosfere cupe restano le stesse, il sovrannaturale continua a farla da padrone anche nella casa di Sir Malcom Murray, dove appare ancora una volta la sua giovane figlia, accompagnata da sinistri ruggiti animaleschi, questa volta a discapito della già provata Vanessa Ives. La povera figlia di Sir Malcom invoca ancora un aiuto, un grido disperato, che condurrà immediatamente Vanessa dal padrone di casa.
“Resurrection” però vuole anche dar credito al nome della serie, spiegandoci attraverso il racconto del mostro di Frankenstein le origini dei “Penny Dreadful”. Storie settimanali vendute per un penny, che raccontavano di orribili avvenimenti e incredibili bestie, ma anche di feroci assassini come il noto Sweeny Todd, pièce in prova al Grand Guinol, il teatro del tenero vecchietto che ha preso con sé il povero mostro di Frankenstein. La creazione di Viktor si trova a fronteggiare due aspetti dell’animo umano: l’odio, di chi l’aveva pestato con ferocia e senza un vero e proprio motivo, e la pietà del commediante che prima gli offre la cena e dopo un lavoro. L’aspetto che però più di ogni altra cosa brama è forse quello che non potrà mai avere, a meno che il giovane Viktor non lo aiuti. L’amore, il calore di un abbraccio, il tocco di una donna, non una qualsiasi, ma di una come lui. In una sola chiacchierata si spiega l’inaspettata visita del “mostro”, che quindi chiede a Viktor di creare una donna che porti il suo stesso fardello, quello dell’immortalità, così da poterla amare per sempre.
Intanto Sir Malcom e Vanessa vengono sorpresi dall’arrivo di Ethan che verrà subito aggregato alla spedizione notturna presso lo Zoo, dove uno strano incontro con alcuni lupi darà un tocco misterioso anche all’identità del giovane attoruncolo americano. Successivamente avverà il ritrovamento dalla strana creatura di nome Fenton, che verrà catturata e trascinata a casa di Sir Malcom. La giovane creatura verrà poi interrogata e stupirà tutti quando dimostrerà di conoscere il nome della signorina Ives.
Non nascondo di avere una profonda passione per i titoli assegnati agli episodi, “Resurrection” mi ha particolarmente colpito anche per questo. Il collegamento tra immortalità, la continua resurrezione dei personaggio delle varie pièces teatrali, e il mostro di Frankenstein è stato veramente perfetto, è ha dato un’intera identità all’episodio. L’unica nota dolente è forse lo scontato cliffhanger, anche perché per gli amanti di Bram Stoker è ormai quasi chiaro dove si andrà a parare.
Per approfondimenti, novità e tant’altro passate dalla nostra pagina facebook e da Penny Dreadful Italia!
In effetti mi trovo d’accordo, la storia sui miti egizi non mi è particolarmente piaciuta, ma nonostante sia un grande fan di Dracula e di tutto quello che è a lui associato, in Penny Dreadful sto preferendo di gran lunga la storia di Frankenstein, che per quanto stravolta è davvero affascinante. Chissà che non funzioni anche questo stravolgimento per quanto riguarda Dracula.
SPOILER PER CHI NON HA VISTO LA PUNTATA!!!
Se devo essere sincera il cliffhanger mi ha lasciato un po’ spiazzata non tanto per l’evidente connessione al personaggio di Stoker (la scena è quasi uguale ad un’ altra in un film), ma mi sfugge la connessione tra Dracula e i miti egizi.
L’importante è che non si giustifichino con Dracula/Amun-Ra e Vanessa/Amunet perchè non mi piacerebbe proprio… dato che andrebbero ad intrecciare due storie totalmente diverse tra loro.