Come sta volando questa stagione! Superato il 5 episodio, invero uno dei meno riusciti finora di una stagione stupenda, nel sesto ci rituffiamo in pieno in tutte le trame splendide che ci offre Penny Dreadful.
Comincerei dalla tormentata relazione odio/amore fra Victor e Lily. Va detto che i due sono protagonisti così intensi della vicenda che Dorian Gray risulta più inutile di un costume di Babbo Natale ad agosto. Gli sceneggiatori per metterlo un po’ in mezzo alle vicende lo hanno prima fatto diventare manichino per le esercitazioni delle Suffragette ninja di Lily e poi, in un impeto di generosità, lo hanno inserito nella scena della discussione fra Lily e Victor, ed io continuo a pensare che senza di lui, la scena avrebbe avuto un effetto più forte e drammatico di quello che invece ne è venuto fuori.
Al di là delle mie personali congetture, pare chiaro che Lily abbia covato in se una recondita rabbia (non troppo recondita) per il genere maschile e che si sta ergendo a paladina sanguinaria di una lotta femminile che, sì è iniziata storicamente in quegli anni, ma che aveva connotazioni meno truculente. Lily salva Victor non per pietà ma per amore, ma gli ricorda che il suo amore non lo salverà una seconda volta dalla punizione e non lo salverà nemmeno il fatto di averla creata.
In tutto questo abbiamo due personaggi ancora non in luce o meglio non chiaramente delineati in questa stagione. Di uno, Dorian ne ho parlato poco fa, l’altro è Dottor Jekyll. Il buon Jekyll sembra più un appoggio morbido per permettere agli autori di gigioneggiare meglio con la vicenda di Lily e non lo vedo assumere l’importanza che invece in teoria dovrebbe avere se non altro per la grandezza del personaggio da un punto di vista prettamente letterario. Non si è ancora vista l’ombra del suo alter ego Hyde e giunti alla sesta puntata di nove la cosa non la trovo positivissima.
Ho provato molta tenerezza per un mostro. Tenerezza per una Creatura tanto brutta quanto sensibile. Un essere che sa anche piangere perché ha più cuore di molti vivi. Mi si è davvero spezzato il cuore nel vedere la reazione del ragazzo, de figlio alla vista della Creatura. Amare solo chi è di gradevole aspetto anche se magari ci umilia e uccide lentamente non è forse più mostruoso?
Ma veniamo al piatto forte della puntata. Vanessa in versione detective, vorrebbe sapere dove si nasconde Dracula, in quale posto di Londra si trovi, perché lei sa che è sicuramente vicino a lei. L’unica persona amica rimasta capace di poterla aiutare è Mr. Lyle, che però è in partenza per un viaggio al Cairo (vi ricordo che quella Vittoriana fu un epoca molto intensa di scavi in Egitto). Commovente l’abbraccio fra i due e il senso di vuoto che Lyle ha lasciato in Vanessa era davvero palpabile.
Lyle però non lascia in ambascie una madama bella come Vanessa e gli fornisce un nome, una persona che quanto lui studia gli antichi miti e le tradizioni antiche legate alla sfera dell’oltretomba. Così facciamo la conoscenza con Valentina Vezzali…no forse il tulipano Nero…no scherzi a parte incontriamo Catriona, una giovane ma altera donna capace di tenere testa agli uomini e questo non può che suscitare in Vanessa, spirito libero e anticonformista, un’immediata simpatia. Tanatologa eh lo so nomi difficili ovvero studiosa dei culti legati alla morte dal greco “Tanathos” personificazione stessa della morte, Catriona si mette a disposizione di Vanessa e non mi è sembrata sorpresa nel sapere che la donna sta cercando la versione di quel secolo di Dracula.
Catriona l’avvisa del fatto (oh non ce n’eravamo accorti eh) che Dracula tende a isolare le sue prede e che deve cercare di circondarsi di positività, di persona che le vogliono bene. Parla bene la D’artagnan in gonnella…e dove li trova gli amici, le persone con cui si trova bene? Ethan suo malgrado è dove andremo noi tra poco, Sir Malcom idem, Lyle l’abbiamo visto e allora? Allora si accetta il consiglio della Dottoressa Seward si va da chi ci rende serene, ci rende felici…e a chi pensa Vanessa? Ovviamente Sweet/Dracula, il quale onestamente, non si aspettava un così favorevole cambio di programma dopo l’ultimo incontro.
Vanessa ha bisogno di amore, bisogno di felicità anche sessuale, vuole sentirsi per una caspita di volta nella vita felice e amata. Vuol sentire fisicamente la paura e i timori lasciare il posto al piacere intenso che solo due corpi uniti nell’atto sessuale possono dare. Vanessa chiede solo di essere normale, di essere amata e questo lo trova però fra le braccia della persona più sbagliata di tutte.
Attenzione che dire sbagliata non è esatto. Dracula la ama a modo suo, non vuole avere al fianco una persona che lo possa odiare o del quale avere timore. Lui, come Lucifero, deve averla perché lei vuole non per obbligo. Anche perché saprebbe bene che Vanessa sarebbe comunque in grado di tenergli testa, come abbiamo già visto.
Intanto nel favoloso West, Ethan, Sir Malcom, Mr Bolton, Hecate e l’allegra compagnia, sono a tavola per una cena a dir poco inquietante. Mr Bolton, così come Tuco in “Il buono, il brutto e il Cattivo” applica la regola “Prima si spara poi si parla” e uccide lo sceriffo federale, per poi riprendere serenamente a mangiare, Ethan ormai roso e consumato dal male che lo sta avviluppando sempre più ci offre la sua versione del Padre Nostro un po’ riadattata.
La ovvia conclusione è tutta negli occhi scuri e duri di Ethan. Morte e liberazione. Che il male ci pervada tutti perché in quel luogo non c’è più nulla che faccia pensare al bene, alla positività, nemmeno la cappella ormai relegata al ruolo di museo degli orrori, può dare conforto. Bolton è un uomo consumato dal male, lo stesso male che avrebbe voluto dare gli altri lo ha distrutto più di quanto lui stesso avrebbe mai pensato. Mr Malcom alla fine prende le decisioni più drastiche e così come per Mina, anche per Mr Bolton, lui diventa carnefice o giustiziere, decidete voi. Lo fa quando capisce che anche l’ultima briciola di umanità, l’ultima luce di amore paterno è stata spenta dall’odio e dal male.
Un saluto alla nostra pagina di riferimento Penny Dreadful Italia.
Passo e chiudo.