Penny Dreadful – Recensione 3×08 Perpetual Night – 3×09 – The Blessed Dark

La vera difficoltà nell’approcciare questa recensione, sta nel fatto che temo di non essere del tutto obiettivo e nel contempo, temo di non riuscire a trasmettere a voi lettori, le emozioni suscitate da questo finale di serie e di stagione. Sì avete capito bene. Per i pochi che ancora non ne fossero al corrente, Penny Dreadful ha chiuso la sua esistenza seriale con questa stagione.

penny dreadful
Le nebbie velenose avvolgono Londra.

Il mondo creato da Logan, fatto da personaggi noti della letteratura gotica e romantica riletti attraverso una nuova lente, ci lascia con tanto disagio e grande nostalgia. Abbiamo assaporato per 3 stagioni la perfetta sensazione di un mondo horror tanto tragico quanto bello, la mostruosità che diviene normalità e l’umanità che diventa eccezione.

Si può essere umani? Per quanto complicato sì.
Si può essere umani? Per quanto complicato sì.

“Troppo facile essere mostri…proviamo a essere umani” In queste parole proferite da Victor Frankenstein davanti a una Lily piangente, troviamo il senso primo di questi ultimi episodi e di tutta la serie. Ma non lasciamoci ingannare dal senso comune che diamo al termine “mostro”. Qui va letto nel senso non di essere mostruoso, deforme e dedito all’oscurità e al male, ma nel senso di approccio mentale verso la vita, sensibilità, la poesia, la natura. In questo chi è il mostro? Una Creatura che ama la poesia, il cui unico scopo è vivere nella normalità, lui che l’umanità rifugge e teme? Un uomo segnato da una maledizione che lo ha reso Lupo, un uomo che ha dato sfogo al suo male fin quasi al limite estremo, al punto di non ritorno e che l’umanità ha maledetto e che nemmeno negli affetti ha trovato conforto e comprensione?

Lily ha vissuto soffrendo ben oltre ciò che potevamo immaginare.
Lily ha vissuto soffrendo ben oltre ciò che potevamo immaginare.

Troppo semplice uccidere, dilaniare, schernire, evitare. Noi normali più mostri dei mostri stessi? Sì, e chi dice di non esserlo mai stato in vita sua è un ipocrita. Per paura, per ignoranza, per convenzione tutti siamo stati almeno una volta nella vita mostri. Essere umani nella mia chiave di lettura della scena è proprio quel difficile mestiere in cui si perdona, si comprende, si accetta il diverso, si supera la paura.

Ogni personaggio di questa serie ha camminato sul filo che divide bene e male, tutti hanno assaporato sangue e bestialità, vendetta e perdono. Proviamo a determinare cosa ci resta di questi personaggi giganteschi nella loro infelicità, grandi nella loro sofferta esistenza letteraria e televisiva.

Dorian personaggio complicato che solo nel finale di stagione ha avuto una sua dimensione.
Dorian personaggio complicato che solo nel finale di stagione ha avuto una sua dimensione.

Sir Malcom Murray è un uomo ricco di sostanze ed esperienze, un viaggiatore, esploratore, ma il suo vero viaggio inizia quando il male prende sua figlia, la porta via per arrivare a Vanessa, per strappargli dall’anima uno dei pochi affetti rimasti e alla fine egli deve chiudere il suo cuore, vivere di ricordi, perché quelli nessuno potrà toglierli. I tempi felici in cui Mina era l’adorata figlia che vive felice la sua giovinezza. Uccidendo Mina ormai divenuta serva del Vampiro, Sir Malcom sigilla quella felicità affinchè nulla possa deturparla. Tutto questo forgia un uomo avanti negli anni, ma tenace e capace di amare senza preoccuparsi delle apparenze, capace di tenere e amare Vanessa più di una figlia, pur sapendo il grande potere e la grande minaccia che ella porta con sé.

Sir Malcom Murray.
Sir Malcom Murray.

Victor Frankenstein, forse il personaggio letterario che fra tutti ha mantenuto una certa affinità con l’originale. Il giovane medico geniale che ha sconfitto la morte, ha dato la vita sconfiggendo la morte per 3 volte e per 3 volte ha dovuto trovarsi faccia a faccia con le sue creature. La scienza per lui è come la bibbia per un prete. Tutto deve avere un approccio scientifico, ma il suo vero tormento è proprio quello di non riuscire a dividere le sue emozioni da ciò che crea. Così la paura lo allontana dalla prima Creatura con le conseguenze che sappiamo dalla prima stagione e l’amore lo avvicina invece alla sua ultima creatura, Lily, la prostituta salvata dalla morte per accontentare l’altro suo mostro e della quale alla fine si innamorerà.

La creatura, il mostro romantico per eccellenza eppure in questa serie il suo personaggio, malgrado un ingresso abbastanza violento, ha mostrato più poesia e umanità di tanti altri. Ho amato la meraviglia dei suoi occhi davanti ai pochi normali che lo trattavano  normalmente, ho condiviso la sua rabbia davanti ai veri esseri malvagi travestiti da normalità che lo volevano condannare a essere un fenomeno da baraccone. Come scordarsi le chiacchierate tra lui e Vanessa e come dimenticare la grandezza dell’uomo che fu prima del mostro in quell’incredibile episodio 4 di questa stagione? La sua vera anima la comprendiamo bene davanti alla morte del figlio e davanti alla richiesta della moglie di rendere il figlio simile a lui. “Tu non sai quello che dici” Certo solo lui può sapere e capire cosa significa essere rifiutati, dover arrivare al ricatto per essere amati, per avere il calore di un abbraccio, sfiorare l’amore anche solo per un attimo. Solo lui che trova conforto in Wordsworth, in Keats e nei poeti, gli unici davvero capaci di trovare le giuste parole che toccano il suo animo rinato.

La Creatura.
La Creatura.

Lily/Brona mi sono sempre chiesto se fosse più mostruosa la vita che conduceva come prostituta o quella che gli ha dato Frankenstein. Propendo per la prima in quanto la vera realizzazione di se stessa l’ha ottenuta solo dopo la sua morte. La rabbia accumulata, il dolore mai sedato, il sangue versato, la violenza subita ed infine la malattia che l’ha uccisa sono state in parte riparate dalla nuova esistenza. Certo il tutto in un modo estremo, sanguinoso e spietato. Ma guardandola ci chiediamo se di fronte a questa umanità, finta che picchia, violenta e calpesta per 5 minuti di sesso, che fa morire una piccola creatura di freddo perché la madre deve prostituirsi, anche noi non sentiamo l’istinto primordiale di prenderci la nostra vendetta sulla vita.

Catriona, un personaggio quasi inutilizzato ma dal grande potenziale.
Catriona, un personaggio quasi inutilizzato ma dal grande potenziale.

Ethan Chandler Solo chi ha raggiunto l’abisso del male, conosciuto la sua profondità può davvero capire il suo stato d’animo. Egli viene scelto da Vanessa stessa, lei lo avvicina, lo convince e poi drammaticamente gli preannuncia che sarà lui a doverla salvare dal suo destino. L’essere un lupo lo ha reso protagonista di tante sanguinose morti, di tanti amici, di tanti innocenti eppure tutto era scritto per arrivare al punto in cui lo abbiamo ritrovato alla fine. Lui che ha non ha visto ma fatto il male è l’unico capace di premere quel grilletto, l’unico che ama profondamente Vanessa tanto da liberarla dalla sua stessa anima maledetta, dal suo destino di essere oggetto del desiderio del male oscuro. Ethan chandler il pistolero da circo che diventa esecutore della volontà di Dio.

Ethan, il predestinato.
Ethan, il predestinato.

Vanessa Ives Questo personaggio è qualcosa di sublime, trascende la semplice visione televisiva e diventa quasi un personaggio letterario. La vedo bene come protagonista di qualche romanzo horror gotico, lei prescelta per essere il mezzo tramite cui il male può diffondersi, ma allo stesso tempo donna sofferta e complicata che rifiuta le etichette, si ribella alle convenzioni e non ha paura del diverso, del mostro. Vanessa vive il suo male come una punizione, la sua follia incontenibile come un castigo e accetta tutto pur di dividersi dalle brutture che vive, dagli incubi che la assalgono. Anche nei tempi bui però si trova una mano sconosciuta che comprende e ama, che accetta ciò che siamo, si annulla per starci accanto, per darci quel briciolo di affetto, che perde qualche ora del suo tempo per leggerci delle poesie, per parlarci, per comprenderci. Il suo destino era già segnato e l’aver accettato Dracula altro non è stato che l’ultimo passo verso l’ineluttabile fine, la sua corsa verso la liberazione definitiva. Il lupus Dei doveva proteggerla da se stessa e dalle minacce affinchè arrivasse a questo. “With a Kiss…With Love” Il fato si è compiuto. Difficile trovare personaggio migliore di Vanessa Ives, la donna che chiedeva  in fondo solo di essere felice e libera di amare.

Vanessa Ives, amata dal male quanto dal bene.
Vanessa Ives, amata dal male quanto dal bene.

Devo chiudere questa recensione ma credo che tornerò presto sull’argomento nella nostra consueta rubrica dedicata alle serie finite perché ho tanto da scrivere e da dire su questa serie TV. Io spero solo di essere riuscito in parte a trasmettervi le emozioni che mi ha donato, la tristezza che ho provato, le lacrime che ho versato.

Saluto e ringrazio per il supporto la pagina Penny Dreadful Italia .

Passo e chiudo

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About Linox23

Linox23
Nato nell'universo alternativo di Fringe diversi secoli fa. Mio padre alternativo mi ha iniziato alla visione delle serie tv fin dal 1975 con Kojak. Da quel momento le serie TV sono entrate nella mia vita. Top 5: Castle, Fringe, X files, Game of Thrones, Once upon a time. Hobby: Archeologia, misteri, cinema, anime e manga, lettura e scrittura.

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