Person of Interest quest’anno non si è riuscito ad esprimere affatto come avrebbe potuto, offrendo una stagione che ormai, a soltanto tre episodi dalla fine, ha deluso moltissimo le aspettative.
Nonostante questo gli ultimi due episodi, Search And Destroy e Terra Incognita, seppur molto diversi hanno visto il ritorno di un buon livello qualitativo, dopo il terribile Skip, con cui si spera Person of Interest abbia toccato il fondo e che non sia in grado in futuro di mostrarci di peggio.
Search and Destroy è forse la puntata più utile fra le due all’interno dell’economia dello show, perché porta con sé l’arduo compito di riavviare la storyline della “guerra” fra le due divinità, dopo moltissimi episodi per lo più filler, con qualche piccolo elemento che forse sarà importante per il futuro (Harper).
La puntata è sicuramente di buon livello, migliore delle precedenti, ma neanche così entusiasmante… diciamo che è una buona puntata di Person of Interest, ma gli autori neanche ci hanno mostrato chissà che cosa.
La puntata parte con un nuovo Person of Interest, Sulamain Khan, però ben presto lo spettatore si rende conto che a metterlo in pericolo è proprio Samaritan; la differenza in questa puntata è che il personaggio interessato riesce a capire che dietro le sventurate vicende che lo riguardano ci potrebbe essere soltanto un’intelligenza artificiale.
Così, dopo tanto tempo rivediamo Samaritan in azione, senza, per gran parte della puntata, far uso dei suoi agenti, eppure riesce ancora ad intrattenere piuttosto bene divertendo.
Sotto il punto di vista dei personaggi la puntata non dice moltissimo, Root viene bruscamente riportata in scena dopo neanche un episodio.
Inoltre a lei è riservata una scena contro Martine che gli autori avrebbero potuto benissimo risparmiare, come quest’anno hanno fatto con la trama orizzontale.
L’episodio ha però il grandissimo merito di dimostrarci che il “Find the Machine” di Point of Origin non era una semplice trovata, ma uno sviluppo che avrebbe preso la storia.
Finalmente si capisce quale direzione prenderà la serie nel season finale.
Con Terra Incognita, per fortuna, in un mare di lacrime, ritorna almeno l’introspezione dei personaggi; la puntata non è fra le più riuscite della serie, ma risulta essere decisamente tra le migliori della stagione.
Dalle prime pubblicità l’attesa era molto grande: dopo più di anno infatti era pronta a tornare in Person of Interest Taraji P. Henson nei panni di Carter, anche se solo per una puntata.
Dall’assenza della sigla iniziale, si capisce che la puntata sarà decisamente importante, in questo in realtà più che altro finisce per essere importante insolita.
Alla puntata si può dire poco. Seppur lo svolgimento talvolta è troppo veloce e a qualcuno potrebbe risultare confuso, essa risulta solidissima, ben scritta e finalmente dopo tantissimi anni [forse dal primo?] si ritorna ad analizzare come si deve il personaggio di John, non soltanto tramite una bambola dai capelli rossi che vediamo in pezzettini di varie puntate, ma grazie all’unico personaggio con cui John sembrava potesse andare avanti, aprirsi, ma purtroppo, come viene detto in questa puntata, non c’è stato abbastanza tempo. Inoltre aumentano i dubbi su un possibile addio di John a fine stagione, al quale gli autori a piccole e grandi dosi, ci stanno preparando.
Si può dire che però la puntata è mal collocata nella stagione a soltanto 3 episodi dalla fine?
Sinceramente no, nel senso che la storia, siamo sinceri, non c’è stata per quasi un anno intero, la quarta stagione è stata vuota, potrebbe anche finire con due filler per poi riservarci una quinta stagione (ipotetica) che partirà con la promessa dello scorso anno: la quarta stagione doveva essere la stagione della guerra, ma a questo punto sembra chiaro che il quinto sarà l’anno della guerra.
Vi ricordiamo di visitare la pagina Person Of Interest ≈Italia Fans≈