Credo che questo undicesimo episodio, dopo il precedente, fosse atteso un po’ da noi fan di Person of Interest, soprattutto perché volevamo vedere le reazioni di tutti alla morte di Root. Il più scosso sembra essere Finch, il quale si è dato alla macchia per affrontare il lutto a modo suo. Sicuramente il fatto che la Macchina abbia adottato la voce di Root non è positivo per lui (e neanche per noi che siamo ancora qui a piangere…), ciononostante era la cosa più logica da fare proprio perché per tanto tempo Root è stata colei attraverso cui la Macchina ha comunicato con il resto del Team Machine. Dopo dei bellissimi dialoghi che questa puntata di Person of Interest ci ha regalato tra Finch e la Macchina, alla fine l’uomo decide di fare la cosa che avrebbe già dovuto fare da tempo: vendicarsi di Samaritan attraverso un virus che, si spera, lo distruggerà.
Nel frattempo, a New York, solo Reese e Fusco si ritrovano al cimitero mentre Root viene seppellita, e la cosa che fa rabbia a tutti è il fatto che, onde evitare che Samaritan scopri la posizione del Team Machine, la ragazza non possa avere una degna sepoltura con una lapide come tutti i comuni mortali, ma debba essere seppellita in anonimato. Shaw, invece, continua ancora a credere che le ultime vicende facciano parte dell’ennesima simulazione di Samaritan. Solo quando la Macchina dà il compito a lei e a Reese di andare a salvare il Presidente degli Stati Uniti si rende conto che è tutto vero e che l’unico modo per affrontare la morte di Root è quello di agire come lei avrebbe voluto.
Il numero di questa settimana è, quindi, proprio il POTUS, preso di mira da un gruppo di cittadini – sia comuni che appartenenti ai Servizi Segreti – che non è d’accordo con i programmi di sorveglianza da lui attivati. I nostri si rendono conto che per Samaritan il Presidente è risultato irrilevante, fatto che sottolinea ancora di più quanto questa IA sia pericolosa e quindi da eliminare al più presto possibile. Caso vuole che i ruoli dei nostri protagonisti, in questa situazione, si mescolino un po’: Reese, con l’assenza di Finch, prende il comando della missione, a Shaw viene dato il compito di andare sotto copertura con una nuova identità, come succedeva spesso a Root, mentre Fusco si ritrova a dover fare il Reese della situazione. I tre vengono aiutati da delle vecchie conoscenze, Joey Durban (James Carpinello), direttamente dalla prima stagione, Logan Pierce (Jimmi Simpson), il miliardario visto nella seconda stagione, e Harper Rose (Annie Ilonzeh) che abbiamo conosciuto nella quarta. Questi tre fanno parte del, chiamiamolo, Team Machine II che opera al di fuori di New York. La Macchina aveva quindi dato ai tre il compito di salvare Reese ed ha individuato anche la posizione di Finch.
Siamo arrivati quasi alla fine. Da quest’ultima puntata non ci aspettavamo sicuramente un attimo di pace per piangere Root, sia per gli eventi che il Team Machine deve affrontare, sia perché siamo appunto al capolinea. Dal mio punto di vista mi ritengo molto soddisfatta da ciò che è accaduto in Synecdoche, un episodio in cui ognuno si è comportato nello stile di sempre e in cui abbiamo visto quanto questo Team sia affiatato e faccia di tutto pur di portare a termine i propri obiettivi. L’idea di avere un Team 2.0 è geniale, perché comunque tutti ci siamo sempre chiesti se al di fuori di New York potessero esserci delle altre persone che riuscissero a salvare le persone in pericolo, ed è anche carino vedere che la Macchina abbia scelto coloro che hanno, in un modo o nell’altro, collaborato con i nostri. Manca solo Zoe e il quadretto sarebbe al completo!
Ho apprezzato tantissimo la parte relativa a Finch. Root, nel corso di quest’ultima stagione, ha cercato di convincere Harold di quanto la Macchina fosse più una figlia per lui che una semplice macchina, ed ora che ha finalmente una voce, può ammettere che Finch le ha insegnato a volere bene le persone. Per quanto possa essere stata dura, anche per la Macchina stessa che ha visto morire Root tantissime volte, questo sacrificio non è stato inutile.
E come ha detto Fusco: “Rest in peace, Cocoa Puffs.“
In attesa degli ultimi due episodi finali, vi lascio con il promo di “.exe” e vi ricordo infine di visitare le pagine affiliate dedicate a questa meravigliosa serie Person Of Interest ≈Italia Fans≈ e Person Of Interest Italia