Poldark – Recensione 3×02 – Episode Two

Passano gli anni e passano le stagioni, ma Ross Poldark non cambierà mai. Nonostante gli venga offerta la possibilità di fare qualcosa di buono e di giusto, di usare la sua influenza ai servizi del bene, non accetta perché questo significherebbe soprelevarsi a quelli che considera suoi simili.
In questo secondo episodio di Poldark, a Ross viene offerto il ruolo di giudice per riempire il posto che, negli ultimi cento anni, è sempre appartenuto ad un membro della famiglia Poldark. Questo gli darebbe la possibilità di fare del bene, di riuscire a cambiare le cose, diminuire le tasse e migliorare lo stile di vita di alcuni dei cittadini. Dovrebbe adoperare la giustizia per fare del bene – e sì, questo significherebbe anche giudicare alcuni dei suoi amici – ma sarebbe un piccolissimo prezzo da pagare in cambio di un bene superiore. Ma Ross non accetta, perché il suo orgoglio e la sua testardaggine si mettono sempre di mezzo. Non importa, quindi, se avrebbe la possibilità di fare tantissime cose buone, se poi c’è quell’unica cosa negativa. La tempra di Ross nelle scorse stagioni lo ha sempre messo in difficoltà, ma questa era la prima volta che proprio grazie alle sue qualità aveva modo di fare qualcosa di positivo.
Ross è impossibilitato a cambiare, purtroppo e per fortuna.

Al posto di Ross ovviamente viene chiamato George, che non ha molti scrupoli di coscienza e accetta senza riserve. Questo evento avrà delle inevitabili conseguenze nel futuro, con Ross che già si presta al contrabbando per poter salvare il suo amico.
Il diventare un giudice potrebbe dare un minimo di sicurezza a George, che da sempre ha sentito il peso della sua condizione di arricchito, ma non è quello che succede: lui è comunque una seconda scelta, è comunque venuto dopo di Ross e questo non gli conferirà mai pace.
In Elizabeth, intanto, cresce il malcontento nei confronti di un figlio che per lei rappresenta tutto quello che ha perso, tutto quello che avrebbe potuto avere e che invece non avrà mai. Rappresenta anche la ragione che ha messo completamente fine al rapporto con i Poldark di Nampara ma, soprattutto, è la ragione del suo allontanamento con Geoffrey Charles e questo è qualcosa che non riesce assolutamente a digerire. Valentine diventa il capro espiatorio di tutti i problemi di Elizabeth e di tutte le cose andate male nella sua vita e per questo lo trascura e lo abbandona a se stesso.
Geoffey Charles, nel frattempo, dimostra sempre maggiore curiosità per i Poldark, per quella parte delle sue radici alle quali sente di appartenere maggiormente. Ci dà sempre moltissime gioie perché si dimostra essere il degno figlio del Francis che abbiamo tanto amato. Attraverso di lui, Francis continua ad essere nella serie.

Il ritorno di Verity è stato immensamente gradito. La sua positività è stata messa a dura prova, ma infine è stata premiata: suo marito è salvo e potrà raggiungerlo. Tra tutti i personaggi della serie, lei è sicuramente quella che ha guadagnato ogni attimo di felicità che ha vissuto e sta vivendo.
Destino opposto, però, sembra attendere Caroline. Il ritorno di Enys non è così dietro l’angolo come tutti quanti ci aspettavamo: la sua nave, dapprima data per dispersa, nel corso dell’episodio si scopre essere caduta in mano ai nemici ed il destino del dottore è appeso ad un filo. Ciò richiede l’intervento di Ross che, ancora una volta, si trova costretto a sfociare sull’illegalità per fare qualcosa di buono. Il salvataggio di Enys sarà il fulcro nevralgico del prossimo episodio, in quanto Ross è partito immediatamente.

Questo secondo episodio getta delle basi su cui poggerà quanto meno la prima parte della terza stagione. Si tratta di un episodio di passaggio e per questo poco incisivo, ma sempre ricco degli elementi emozionanti che fanno di Poldark una serie tv grado di entrarti dentro.
E una menzione d’onore va alla splendida Prudie, che dà voce al pensiero di tutte noi quando abbiamo visto Drake mezzo nudo!

Vi invito a passare dalle splendide pagine di Eleanor Tomlinson Italia, Poldark Italia, Gabriella Wilde Italia, Eleanor Tomlinson Daily Heida Reed Source e Ross e Demelza Poldark Italia

About Jeda

Top 5 : Banshee, Twin Peaks, Son of Anarchy, Homeland, Downton Abbey. Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv - che, in età infantile, erano cartoni animati. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio e i risultati si vedono: fuoricorso da circa mille anni, la sua preoccupazione principale è quella di riuscire ad essere in paro con i recuperi, almeno una volta nella vita. Le piace leggere, scrivere ed ha una passione quasi ingestibile per le cose oscene.

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