Poldark – Recensione 4×07 – Episode Seven

Il settimo e penultimo episodio di Poldark si snoda in due direzioni principali: l’amore ritrovato, vissuto e messo ancora alla prova fra Ross e Demelza e il crollo delle menzogne di Elizabeth e del mondo dorato di George.

Nella prima parte della puntata di Poldark – ed è una gioia per gli occhi – riusciamo a vedere il volto vero dell’amore fra Ross e Demelza che noi fans abbiamo sempre saputo esserci ma che ci è sempre stato celato e nascosto da incomprensioni, problemi, tradimenti e dolori.
E finalmente ecco qua quel che sono… Complici, amici, amanti, anime gemelle che sono unite da amore e passione e che sanno anche ridere insieme mentre condividono un momento di intimità e amore (viva le fragole, nuovo frutto nazionale per i Poldark’s fans!!!). Vederli ridere insieme, scherzare, cercarsi sempre e scambiarsi tenerezze è un qualcosa che al loro rapporto è sempre un po’ mancato non per scarsità di sentimenti ma perché il loro amore è sempre stato messo in secondo piano da altro. Eppure quel qualcos’altro che ha sempre avuto la priorità, col suo carico di dolori e tribolazioni, è ciò che li ha fatti crescere come coppia, come persone e come famiglia.
E’ stato emozionante vedere Demelza felice e ricoperta di amore e attenzioni da Ross e soprattutto vedere un Ross tanto innamorato, orgoglioso e fiero di averla accanto.
Ma ovviamente… Poteva durare? Certo che no e stavolta a scombinare le carte in tavola ci pensa Monk Adderley, decisamente attratto da Demelza e deciso a portarsela a letto, un po’ per diletto, un po’ per scommessa con George che spera così di distruggere la famiglia del suo nemico, visto che in campo politico pare confezionare solo fallimenti.

Adderley si insinua come un serpente viscido e tentatore qual’è, approfittando delle insicurezze di Demelza in quella realtà nuova per lei. Ma non è tanto Demelza il problema (perché lei, di concedersi a lui, non ci pensa nemmeno un secondo), il guaio è che Monk tira fuori in Ross sentimenti sopiti e dormienti ma mai superati del tutto.
E la gelosia esplode, prima nei riguardi di Demelza ma poi, pericolosamente, nei confronti dello stesso Monk.
Ross non è tipo da convenzioni aristocratiche e da duelli ma accetta di sfidare colui che ha osato avvicinarsi a sua moglie e soprattutto offenderla, dimostrandoci che sì, non accetta molte delle regole del suo ceto sociale ma ci si sa amalgamare e muovere, quando conviene a lui. Ma a spingerlo davvero a quella follia che potrebbe costargli tutto, carriera, famiglia e Demelza stessa, è quella rabbia repressa dai tempi in cui fu Hugh Armitage ad avvicinarsi a sua moglie e lui non fece niente per allontanarlo.
Ross in questo dimostra, a prima vista, i difetti di sempre: ego smisurato, incapacità a frenare le parole e la rabbia e un po’ di sano egoismo (farsi uccidere in un duello in cosa si sarebbe potuto tradurre per colei che ama e per i loro figli?). Eppure il suo passo incerto mentre va al duello, quel suo chiedere silenziosamente scusa a Demelza, quel suo immaginarla sola sulla scogliera, ci mostrano quanto sia cresciuto, quanto siano forti i suoi sentimenti e quanto sia cosciente di stare facendo una sciocchezza per cui forse non verrà perdonato e che ferirà soprattutto colei che ama.
La sua buona stella lo salva (di nuovo) decretando la fine per Monk che forse, in quel duello, non paga colpe totalmente sue (Monk che comunque, in punto di morte, sa dimostrarsi in un certo senso un uomo d’onore molto migliore di quanto sarà mai George).

Un duello è qualcosa che una persona che è nata in una realtà semplice come Demelza, non potrà né capire né accettare. E qualcosa si spezza nuovamente con Ross e Demelza se ne va, di nuovo, sentendosi inadeguata, in colpa per averlo spinto a quel passo e forse colpita dal fatto che quella fiducia cieca che lui aveva in lei, non c’è più.
Questo era un passaggio doloroso e necessario per questa coppia: Ross ha compreso quanto le sue azioni possano incidere sugli altri e soprattutto si è reso conto che gli strascichi della faccenda-Armitage sono ancora vivi e presenti fra lui e sua moglie. Demelza invece, che forse non si era mai soffermata troppo a pensare alle conseguenze di quell’attimo d’amore rubato fra le dune, si rende dolosamente conto che la fiducia, una volta persa, è molto difficile da recuperare e che ognuno di noi deve fare i conti con i propri errori, prima o poi.
Abbiamo fede che le cose fra Ross e Demelza si sistemeranno perché si amano davvero ed entrambi sanno che non possono vivere l’uno senza l’altra, però stavolta dovranno davvero mettersi a nudo l’uno davanti all’altra e parlare, parlare e ancora parlare (che è poi il problema principale di questa coppia).

E George che voleva distruggere il matrimonio dei Poldark?
Purtroppo per lui, non sarà il matrimonio di Ross e Demelza ad affondare, ma il suo con Elizabeth. L’incanto finisce di colpo, così come la pace fra i due che ci ha tenuto compagnia in questa stagione.
E basta una frase, una battuta infelice e leggera di Jeoffrey Charles, il figlio prediletto di Elizabeth, a condannare sua madre, George e soprattutto il piccolo Valentine.
Che il bimbo somigli a Ross è indubbio ed era abbastanza plausibile che comunque George si fosse accorto che questo figlio a lui non somiglia in nulla (se non nel modo di far pipì) Ma ha voluto credere ad Elizabeth, come forse è giusto che sia in un matrimonio.
Però sentire quella frase, ascoltare ad alta voce da terzi quella verità che in fondo aveva davanti agli occhi da sempre, fa crollare tutto. La sua fede, il suo matrimonio e il suo ruolo di padre…
Finisce tutto… Per Elizabeth, che pagherà pesantemente il peso del sospetto, le sue bugie e le sue colpe. Per George che vivrà nuovamente – e senza possibilità di replica – l’ennesimo schiaffo morale infertogli da Ross. Per sempre stavolta.
Ma soprattutto, a pagare, sarà il piccolo Valentine. Il suo destino, da quella frase è segnato. L’infanzia per lui finisce in quel momento, sparisce la figura di padre amorevole che George ha sempre rappresentato in fondo e il suo destino diventa improvvisamente cupo, come aveva predetto la compianta zia Agatha il giorno della sua nascita.
E il destino di Valentine, per cause di forza maggiore, finirà per intrecciarsi ancora, prepotentemente, con quello di Ross e Demelza che forse ancora più di George dovranno fare i conti con la nascita e l’esistenza di questo bambino concepito in una notte folle e maledetta e nato sotto il segno della luna nera.

Poldark si avvia alla conclusione di questa quarta stagione facendoci presagire una Season Finale piena di emozioni e da cardiopalma che, dalle anteprime, saprà colpire i nostri sentimenti e il n0ostro cuore da fans incalliti in modo indelebile.
A domenica, per salutare ancora una volta all’anno prossimo, quest’angolo di Cornovaglia che ci è entrato nel cuore.
Nel salutarvi e nel darvi appuntamento alla prossima puntata, vi invito a passare dalle splendide pagine dedicate a Poldark: Poldark ItaliaGabriella Wilde ItaliaEleanor Tomlinson Daily e Ross e Demelza 

Jeda

Top 5 : Banshee, Twin Peaks, Son of Anarchy, Homeland, Downton Abbey.

Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv - che, in età infantile, erano cartoni animati. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio e i risultati si vedono: fuoricorso da circa mille anni, la sua preoccupazione principale è quella di riuscire ad essere in paro con i recuperi, almeno una volta nella vita. Le piace leggere, scrivere ed ha una passione quasi ingestibile per le cose oscene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *