Pose, la serie a tema queer di Ryan Murphy è un evento televisivo così unico che è praticamente impossibile compararlo a qualunque altra serie attualmente esistente.
La serie è ambientata nel 1987 a New York, anni d’oro di Trump e della presidenza Reagan, culmine dell’immaginario di una cultura che ostenta la ricchezza arrogante, il lusso senza freni e il sogno americano degli anni 80.
Ma esiste anche un’altra faccia della Grande Mela di quel tempo, ed è il centro nevralgico di Pose, che racconta dei “ball” organizzati a Manhattan, gioiose gare di sfilate dove le persone possono diventare ciò che vogliono e sognano, tra abiti sfarzosi e nuove danze come il “vogue” poi portato all’apice grazie a Madonna e al suo omonimo singolo.
Le persone che frequentano le “ball” sono persone giovani, molti cacciati da casa perché omosessuali che vivono in mezzo alla strada, che trovano in questi eventi una vera e propria casa e una nuova famiglia che li accoglie a braccia aperte, accentandoli per quello che sono.
Ma è una comunità composta anche da tantissime persone transgender che pagano a caro prezzo la loro voglia di essere riconosciuti, di valere come la gente normale ma sono discriminati in ogni luogo comune, considerati anche portatori dell’HIV di cui a quei tempi si sapeva poco e nulla.
Pose è la prima serie con la più alta presenza di attori trans andata in onda fino ad ora. Ryan Murphy insieme ai suoi collaboratori storici come Brad Falchuck e Steven Canals, sono stati molto attenti ai casting, perché hanno voluto soltanto attori transgender nei ruoli principali della serie, in modo da rappresentare a tutto tondo la realtà di quel tempo.
Questo ci ha dato modo di scoprire attrici di grande talento come l’ex modella Indya Moore e Mj Rodriguez. Oltre al loro nel cast sono presenti grandi nomi abbastanza famosi come Evan Peters, Kate Mara e James Van Der Beek. Ma la maggior parte del cast principale è composto da volti nuovi allo schermo.
Ryan Murphy con Pose sta riuscendo a dare una rappresentanza alla comunità trans che ancora non aveva avuto una voce così potente in tv (a parte la presenza di Laverne Cox in Orange Is The New Black).
Sono già state trasmesse tre puntate di Pose e in occasione del Pride Month è un evento televisivo di importanza unica per la comunità LGBT, in un era dove Trump invece che essere l’imprenditore simbolo della ricchezza, è il presidente attuale degli Stati Uniti con un pensiero totalmente contrario all’apertura che aveva donato la presidenza di Obama. Senza contare gli ultimi orrendi fatti del nostro paese con il nuovo governo…