Preacher – Recensione 1×01 – Pilot

Preacher

Si sa, le serie tv sono come le teste dell’Idra, per una che finisce o che viene cancellata ce ne sono almeno due che sorgono. Niente di più vero in queste settimane di fine Maggio, dove gli show autunnali passano il testimone alle serie cosiddette estive. Tra questi c’è Preacher, il nuovo horror/soprannaturale targato AMC, la stessa di The Walking Dead per intenderci. Nata da un’idea di Seth Rogen, attore molto conosciuto negli ambienti hollywoodiani e che è stato co-produttore del film 40 anni vergine, Evan Goldberg, più noto come sceneggiatore, nel cui curriculum spicca una puntata de I Simpson, e Sam Catlin, mi limito a dirvi Breaking Bad che ho detto tutto quello che c’è da sapere su di lui. Insomma un gruppo che dimostra di avere un livello di preparazione adeguato per approcciarsi a una saga come questa.

Preacher

Ebbene sì, anche questo è l’ennesimo prodotto televisivo che si basa su un fumetto. La serie è stata creata dai fumettisti Garth Ennis e Steve Dillon, ed è stata pubblicata dalla Vertigo. Forse ne avete già sentito parlare per Lucifer, comunque si tratta dell’etichetta per adulti della DC Comics, quindi, se leggete il nome di questa casa editrice sulla copertina, saprete già che all’interno troverete storie di personaggi che dissacrano ogni regola e tabù, e lo faranno sempre con una leggerezza e con un realismo disarmante. Se poi ci aggiungete che le opere di entrambi i fumettisti sono caratterizzate dalla tematica religiosa, dalla violenza, dall’umorismo nero e dallo sdegno verso i supereroi, potete già intuire quale gioiellino sia Preacher.

Preacher

Come si percepisce dal titolo, la serie racconta la storia di un predicatore, Jesse Custer (Dominic Cooper). Io per non sbagliare e farvi spoiler, visto che in questa puntata non sono stati ancora chiariti molti elementi, vi copio la sinossi ufficiale:

La storia, ha come protagonista Jesse Custer un predicatore in conflitto in un piccolo paesino del Texas, che si fonde con una creatura scappata dal Paradiso e sviluppa l’abilità di far fare a chiunque ciò che vuole. Insieme alla sua ex-ragazza, Tulip (Ruth Negga) e un vampiro Irlandese chiamato Cassidy (Joseph Gilgun), i tre si imbarcano in un viaggio per trovare, letteralmente, Dio”.

Preacher

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Metto subito le mani avanti e vi dico che ho letto il fumetto, non tutto, ma la parte che dovrebbero riproporre nella prima stagione sì. Ci sono molte differenze tra le due versioni, come hanno anche sottolineato molti critici, ma, per come la vedo io, in realtà sono solo dettagli. I tempi che esige la televisione sono abissalmente diversi da quelli cartacei e rimanendo troppo fedele alla storia originale rischi di far fuori la parte, considerevole, di spettatori che non conosce il fumetto. Quindi ben venga l’adattamento e la rivisitazione. Se questo però è vero per la tempistica, le scenografie e il modo in cui presenti la trama, diventa meno vero, sempre secondo me, per la caratterizzazione psicologica dei personaggi, che in un fumetto creato da Garth Ennis e Steve Dillon è una parte imprescindibile della storia, senza nessuna eccezione. Come ho accennato prima, i personaggi creati dalle loro matite possono essere tranquillamente definiti come degli anti-eroi, esseri umani, più o meno, che cercano di andare avanti al meglio delle loro possibilità. E se queste cose le ho intuite io che ho iniziato da poco a leggere il fumetto, figurati se gli autori non ne sono a conoscenza. E allora perché, autori, mi avete rovinato il personaggio di Jesse Custer?

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Lungi da me sfilare alla fiera delle banalità con la frase “il libro è sempre meglio del film”, ma santo cielo tra tutte le cose che potevate rovinare proprio il protagonista? Con Cassidy hanno fatto un buon lavoro, e anche la caratterizzazione di Tulip non mi dispiace, ma con Jesse sono usciti fuori strada e sono precipitati in un burrone. Mi spiace dirlo, ma per me Jesse Custer è un grosso NO, con tanto di croce rossa sopra. Mi sono bastate due pagine di numero per cadere vittima dell’incantesimo di Jesse Custer, invece ho dovuto aspettare fino alla fine della puntata per vedere qualcosa che mi ricordasse, vagamente, il protagonista del fumetto. Il problema non è l’attore, che comunque ho trovato perfetto per la parte, ma l’interpretazione psicologica che ne danno gli autori.

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L’irriverenza e la sfacciataggine quasi paradossale che lo caratterizza sono elementi imprescindibili dalla trama, perché sono conseguenza della sua storia personale passata, come abbiamo visto anche dai flashback. Posso capire che la figura che ne fuoriesce nel fumetto non è molto realistica, ma non lo è nemmeno che una persona con un carattere che oserei definire passivo, si faccia obbedire facilmente da chiunque, anche se dietro c’è un potere sovrannaturale, comunque non è credibile. Paradossalmente alcune delle caratteristiche che dovrebbe avere Jesse ce l’ha Tulip, non a caso è stato il personaggio che mi ha colpito di più. Spero vivamente di essere smentita e che l’evoluzione del personaggio durante la stagione possa portare al Preacher che io adoro.

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Nonostante abbia letto molte critiche, devo ammettere che ho adorato gli effetti speciali stile anni 70′ a inizio puntata. Il resto delle differenze se acquisiranno un senso nella trama della stagione, non saranno tanto difficili da digerire.

Vi lascio il promo e il consiglio di passare alla pagina Preacher AMC – Italia, ma voi lasciatemi dei commenti con i vostri pensieri su questa puntata!

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About Serendipity

Per descrivermi basterebbe dire che sono un'accozzaglia di immaginazione, sogni e passioni. Archeologa con mille interessi come la lettura, il cinema, il basket, la danza e la fotografia. Sono cresciuta a pane e serie tv. In tempi non sospetti ero già un'addicted di telefilm come Stargate SG1, Streghe, Buffy-l'ammazzavampiri, Xena:la principessa guerriera, Hercules, Sex and the city... fino ad arrivare ad oggi dove riconosco i giorni della settimana solo in base alla puntate che devo vedere.

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