Monster Swamp, quarto episodio di Preacher, dà l’impressione di aver avuto veramente tanta carne al fuoco, ma poco tempo/spazio per gestirla. Difatti, la trama comincia a muoversi, ma le linee da seguire sono parecchie e quello che ne vien fuori è una matassa confusa il cui bandolo si spera verrà districato prossimamente.
Cominciando dal protagonista, Jesse ha preso consapevolezza del suo potere e continua ad avvalersene per ripopolare la sua parrocchia, stavolta ordinando al potente imprenditore Quincannon di servire Dio, dopo averlo attirato a messa con l’inganno. Nel frattempo, l’unica a notare che qualcosa in lui non va è Emily, preoccupata che il suo improvviso cambiamento possa nascondere qualcosa di losco: che la donna sia a conoscenza del misterioso passato del predicatore, quello che hanno cominciato – si spera – piano piano a svelarci mediante i flashback del suo complicato rapporto col padre? Purtroppo mi trovo a dover confermare le mie riserve su Jesse: non so dire se sia a causa dell’interpretazione di Dominic Cooper o della sceneggiatura, ma la sua assenza di carisma, che a tratti rasenta l’apatia, rende complesso amarlo. Se nel 90% delle scene continua a sembrarmi poco convinto di quello che sta facendo della sua vita, gli unici sprazzi di vitalità che ho visto sono nelle scene con Tulip, motivo per il quale mi auguro che in un futuro prossimo sia possibile vederli interagire di più.
Quanto a lei, la vediamo impulsivamente gettarsi a capofitto in un caso di cronaca locale, nel tentativo di ottenere giustizia per la giovane vittima – queste scene, apparentemente scollegate dal resto e dedite solo a mostrarci quanto forte sia il suo carattere, sono in realtà funzionali a farle fare la conoscenza di Cassidy. Adesso che lo ha scoperto bere sangue e lo ha visto guarire da sè, come reagirà? Dubito resterà apatica come Jesse, che invece ignora quelle che ritiene ovviamente follie di Cassidy, senza nemmeno preoccuparsi del fatto che questi si vesta con un poncho messicano per sfuggire al sole o che parli di cacciatori di vampiri. Forse proprio grazie a Tulip nascerà il trio protagonista del fumetto, chi lo sa.
Il vampiro irlandese si conferma la vera perla dello show: le sue scene e battute sono sempre le migliori e riesce da solo a ridare brio ad un prodotto che altrimenti non so quanto ne avrebbe. Il modo in cui inganna gli emissari del Paradiso per ottenere soldi e droga è semplicemente sublime, la nonchalance con cui fa esattamente quello che gli pare, quando gli pare altrettanto. Se ci aggiungete un’abilità recitativa di altissimo livello e un accento da perderci la testa, siamo a cavallo: il personaggio perfetto è servito! Non mi sorprende che, per ora, i favori dei fan si siano concentrati solo ed esclusivamente su di lui. Se si dovesse finalmente arrivare alla formazione del tanto agognato trio, non ho difficoltà ad immaginare che le vere e proprie forze motrici sarebbero lui e Tulip.
Nonostante ciò, va sottolineato che sono stati piantati alcuni semi interessanti, che, dalla visione del promo del prossimo episodio, pare potremo veder crescere già dalla settimana prossima: Cassidy ha comunque stretto un patto con i due gentleman, il che vuol dire che, prima o poi, qualcuno dovrà spiegare a Jesse che diamine gli stia succedendo (già, ma perché lui invece fa seraficamente spallucce e va avanti lo stesso?) e come risolvere. Ancora, la telefonata paradisiaca ha terrorizzato i due, che, per loro stessa ammissione, sono lì senza autorizzazione: cosa sta accadendo lassù?
Insomma, per il momento Preacher ha seminato bene, ma ancora non lascia raccogliere i suoi frutti. Da non lettrice del fumetto, talvolta riesco a seguire cosa stia succedendo nella storyline principale solo perché mi sono premurata di leggere qualche informazione aggiuntiva sul web; rimane però la goffaggine con la quale talvolta si procede nel raccontare un qualcosa che, per carità, ha sicuramente un background vasto e complesso, ma va comunque gestito in un certo modo. Finora abbiamo avuto i flash di quanto accaduto in Africa nel primo episodio (predicatori che sono stati colpiti immagino dalla stessa forza che ha colpito Jesse, però morendone), i flashback sulla strage nel secondo episodio, gli accenni alla ragazza in stato vegetativo e al passato di Eugene/Arseface, tutti elementi rimasti in sospeso: siamo solo alla 1×04 ed io per prima prediligo uno sviluppo lento, riconoscendo che le potenzialità migliori le hanno gli show che ragionano sul lungo termine, ma il rischio qui è di giocare col fuoco e confondere soprattutto i non lettori.
Preacher mi piace, si lascia guardare, ma credo che debba ancora trovare lo schema adatto per sviluppare la storyline in maniera coerente.
E voi cosa ne pensate finora di Preacher? Mi rivolgo soprattutto ai lettori del fumetto: condividete le mie perplessità in merito a Jesse oppure sono troppo severa? Ditemi la vostra nei commenti e, nel frattempo, passate da Preacher AMC – Italia per rimanere sempre aggiornati.