Sì, ho la stessa loro espressione mentre guardo Preacher. Perché? Perché mentre trovo assolutamente fenomenali gli attori di contorno, perfettamente adeguati al ruolo, continuo a trovare noiose le scene in cui c’è il protagonista, tanto da sperare che aumentino le parti dedicate al Cowboy, che ho scoperto solo ora essere il magnifico Graham McTavish, la cui storia mi affascina più di quella principale anche se l’attore ha detto due parole in croce. Sinceramente, che problemi hanno gli autori con Jesse Custer? Chi è questo tipo tutto casa e chiesa e che sospira guardando sorgere il sole? Mettiamo in chiaro che il Jesse originale, quello che si sta rivoltando tra le vignette, non vede mai sorgere il sole perché troppo impegnato a russare sbronzo a letto.
Ho già detto varie volte che la colpa non è da imputare all’attore, la cui interpretazione fisica trovo adeguata, la colpa è del copione, sono proprio i dialoghi che gli vengono affibbiati che non funzionano e soprattutto la storia che gli hanno cucito intorno. Jesse dovrebbe essere un duro dal cuore di marshmallow, non un idiota che va in giro a dire cose banali a cui nemmeno lui crede. Le sue scene mancano di quella forza che può potenzialmente scaturire da un personaggio del genere, le caratteristiche psicologiche delineate vengono sfruttare nel modo più noioso e scontato creando un personaggio che negli intenti dovrebbe risultare strano ma che invece è scialbo. Io questa cosa non la perdonerò mai a Catlin, Goldberg e Rogen.
Per fortuna che la puntata è stata girata da Michael Slovis (Breaking Bad e Fringe) e quindi mi sono letteralmente gustata alcune scene. Le migliori tra tutte sono quelle in cui appare, ça va sans dire, Cassidy. Primo perché, dai, è un vampiro irlandese, secondo perché trovo che Joseph Gilgun sia riuscito veramente a cogliere l’essenza del suo alter ego fumettistico. Ovviamente aiutano le battute scritte ad hoc per lui, ma trovo che sia a livello gestuale che esce fuori la similarità. Soprattutto in questa puntata ho visto il vero Cassidy, quello della droga e delle donne, che riesce a farti saltare i nervi con poche parole ma che alla fine ha sempre ragione. Nella scena in cui parla con Tulip, per esempio, usa una logica ferrea e molto acuta per penetrare lo scudo della ragazza, senza abbandonare l’ironia e il caos che lo contraddistinguono. Cassidy si è già affezionato a Tulip, nello stesso modo che con Jesse, e io spero tanto che continuino a farceli vedere insieme, magari approfondendo il rapporto.
Tulip, d’altro canto, sfrutta Cassidy per uscire dal limbo in cui si è cacciata, cioè aspettare che Jesse appenda al chiodo il colletto bianco e torni ad essere il Bad Boy che lei conosce. Le nostre speranze sono tutte con lei, possiamo anche noi provare in qualche modo la sua frustrazione nel vedere Jesse in quelle condizioni. Ma, come lei, non ci arrendiamo e preghiamo che a suon di storielle sul suo passato si ricordi chi è veramente senza sciorinare ogni volta la vecchia scusa del “Tutti possono cambiare“, perché lui non l’ha fatto per niente.
Jesse non è cambiato, anzi forse non è mai stato così tanto sé stesso, è in pieno delirio di onnipotenza, una delle poche cose che ammetto sono stati bravi a delineare. Attraverso il suo potere, Jesse, vuole cambiare il mondo avvicinandolo alla sua visione. Non gli interessano le conseguenze del suo potere, ci credo molto poco che ancora non le conosce, gli interessa che almeno in apparenza le cose vadano come vuole lui. Ha convertito Quincannon (Jackie Earle Haley) che, in un inaspettato colpo di scena, si rivela essere ancora la stessa persona marcia che era prima. A Jesse ancora non sono chiari i limiti e i difetti del suo potere, in parte perché troppo preso nel delirio detto prima, in parte perché davvero convinto di fare del bene per interrogarsi sugli effetti a lungo termine. Se quando è stato minacciato da Donnie, la situazione si è risolta con il suo aggressore che aveva una pistola in bocca, cosa potrà succedere con Fiore (Tom Brooke) e DeBlanc (Anatol Yusef) che gli vogliono togliere i poteri? E che cosa si nasconde realmente nel corpo di Jesse?
Da non sottovalutare è la storia del Cowboy, dove ci mostrano la nascita di un personaggio che diventerà molto importante nello sviluppo della trama. La sua è una storia molto difficile e triste, un po’ come quella di tutti i personaggi che appaiono nella serie, che sicuramente avrà avuto un profondo impatto nella sua personalità, già in partenza non molto dolce.
Preacher sta giungendo a una meta, ma lo sta facendo a passo di lumaca, e io sinceramente non ne capisco il motivo. Succedono talmente tante cose nel fumetto che davvero non c’è bisogno di allungare il pappone per mancanza di argomenti.
Vi saluto e vi invito a commentare con noi l’episodio e a passare alla pagina Preacher AMC – Italia.