Ecco, è arrivato il picco verso il basso con l’episodio 7… La storia del fantasma/non fantasma era iniziata bene, ma forse gli autori non hanno voluto inoltrarsi nell’argomento ed hanno deciso che forse sarebbe stato meglio se il “fantasma” fosse stato solo un falso allarme. Però è stato comunque un punto a favore di Sophie che con questa storia è riuscita ad incuriosire la madre a tal punto da voler indagare. Ma se da un punto di vista “casistico” questo episodio non mi è tanto piaciuto, ho invece apprezzato tantissimo l’introduzione dei genitori di Cat e soprattutto continuo ad amare ogni puntata di più il dott. Barliss, inizialmente presentato come un cheater, ma che adesso si sta facendo conoscere per quello che è, un uomo onesto e leale (ancora innamorato della moglie, direi). Il padre di Cat pensa che sia stata la figlia ad allontanare Len dopo la morte di Will, non sa che invece il bel dottore è stato con un’altra donna… E Cat, che sa che il padre stravedere per Len, dopo la morte di Will si era allontanata sempre di più dai suoi genitori, forse per paura di rovinare l’idea che avevano di lui. Ma il ricovero d’urgenza del signor Tyler ha fatto sì che si chiarissero tutte le questioni non dette che aleggiavano da un po’ all’interno della famiglia.
Ritornando al caso, dato che Cat è sempre stata scettica, ma voleva comunque dare una risposta alla figlia, decide di incaricare Zed e Janel di occuparsene. I due sono sempre molto entusiasti di poter aiutare e soprattutto hanno quella curiosità infantile che forse a Cat manca. Si lasciano quindi prendere dall’euforia e pensano che la storia del fantasma sia vera, ma poi Cat chiede l’aiuto del sensitivo Van Owen che scopre che in realtà il fantasma è un barbone che vive nella chiesa abbandonata di St. Luke. Diciamo che in questo caso io mi sarei comportata come i due giovani… più che altro perché questo tipo di misteri mi affascinano parecchio, invece boh, se da una parte mi rendo conto che l’argomento sarebbe stato troppo inverosimile per lo scopo della serie, dall’altro non mi aspettavo un risvolto del genere. Se non si voleva parlare di fantasmi, perché nominarli? Per escludere un’eventuale verità, forse?
Per fortuna che con l’episodio 8 torniamo alla normalità, con un caso molto interessante e con l’ennesimo ruolo da guest star di Jessica Tuck (chi è un telefilo accanito sa che la Tuck fa comparsate dappertutto. Per favore, che qualcuno le dia un Emmy come Best Guest Star Ever!!!). Arriva all’ospedale un bambino con problemi respiratori ed il personaggio della Tuck, Debra, che con lui non ha nessuna parentela né lo conosce, dice a Cat che ha una sindrome chiamata anomalia di Ebstein, di cui è morto suo figlio 8 anni prima, e che Kyle è la sua reincarnazione. Cat è incredula – of course, altrimenti non sarebbe lei – ma vuole provare a darle credito. Che poi, vorrei dire, Cat è già venuta a contatto con la reincarnazione nell’episodio 3, quindi non avrebbe dovuto essere poi tanto scettica, di fatti conferma la malattia, ma la follia di Debra rischia di far saltare l’intervento e soprattutto mette in pericolo Cat con Charles, che ritiene si stia distraendo troppo dal suo ruolo di chirurgo e stia credendo a cose secondo lui assurde. Ed è qui allora che Cat inizia a rendersi conto che forse il suo superiore non ha tutti i torti. Diciamo che questa sua ricerca l’ha un po’ travolta; di fatti, nel momento in cui le si ripresenta davanti la signora con la sciarpa verde, lei fa di tutto per scoprire chi è, perché adesso sa che è reale e non è soltanto una sua visione. Zed scopre che si tratta di una volontaria che porta i fiori ai malati terminali, Patricia Alcott, ma a Cat, dopo la sfuriata di Charles, sembra non importare più. Inoltre, la dottoressa mente a Debra dicendole che una volta visto il cuore di Kyle, questo non presentava alcuna anomalia di Ebstein, per far sì che la donna vada avanti con la sua vita e non si aggrappi più a quel bambino.
In questo episodio ritorna anche Turing. Ormai è più che evidente che non sta bene. Anche la sorella capisce che c’è qualcosa che non va, ma lui non vuole dirle niente perché ha paura che poi sconvolgerebbe tutta l’azienda. Ma fino a quanto durerà questo segreto? Sasha non è una stupida, e credo che quanto prima scoprirà qualcosa…
Bella la complicità di Janel ed Ivan, si vede proprio che tra di loro c’è una forte stima. Diciamo che il loro rapporto rispecchia un po’ quello tra Cat e Zed, anche se loro due si conoscono da molto meno tempo rispetto ai primi. A proposito di complicità, finalmente abbiamo visto Cat e Len lavorare fianco a fianco, e niente… io continuo a sostenere che tra loro ci siano ancora grandi scintille!
A due episodi dalla fine, veniamo a scoprire – come ci era stato suggerito da Lily nel pilot – che c’è qualcosa di molto più grande e serio in questo aldilà. La donna con la sciarpa verde si presenta a casa di Cat e le dice chiaramente, oltre al fatto che è stata sua paziente due anni prima, che deve smetterla di indagare perché è pericoloso:
Patricia: Ci sono… cose, che devono restare irrisolte.
Cat: A cosa si riferisce?
Patricia: Nulla di buono… Verrà fuori dalla sua indagine. Lasci perdere. Per il suo bene. E quello dei suoi cari.Patricia: Mi hanno detto di non parlare con lei.
Cosa ci sarà dietro? Perché tutto questo mistero? Chi è che non vuole che si scopra cosa c’è nell’aldilà?
Gli ultimi due episodi, dal titolo Tsunami (parte uno e due), riusciranno a darci delle risposte? Ma soprattutto, a quando il rinnovo? Speriamo che la notizia arrivi presto! Intanto vi lascio con il promo dell’episodio 9:
il vero fantasma era il prete
Vero! Avevo completamente dimenticato il prete! Mea culpa!