Quando la serie si è fermata per la pausa ho pensato seriamente che non avrei retto all’attesa del dodicesimo episodio. Per fortuna sono riuscito a disintossicarmi con l’aiuto di tutte le altre serie uscite nel frattempo che mi hanno dolcemente accompagnato alla fatidica data in cui questa serie ha riaperto le porte.
Cosa possiamo dire? Innanzitutto che l’episodio è stato stupendo, teso, drammatico e al tempo stesso thriller al punto giusto. Sono state rimescolate molte carte ma il tema principale, la caccia all’attentatore prosegue e stavolta toccando molto più da vicino Alex Parrish.
Infatti l’episodio porta proprio come titolo, il nome della nostra protagonista, diventata nel frattempo da accusata numero uno a testimone chiave per derimere sostanzialmente la questione che deve chiarire se Elias Harper ha o no agito da solo.
ACCADEMIA
Se esiste qualcosa che abbiamo imparato negli 11 episodi precedenti è che a Quantico gli allievi non solo si formano fisicamente, ma anche e soprattutto mentalmente. Alex, Shelby e Natalie pare abbiano legato anche a seguito delle fuoriuscite recenti dall’accademia di Booth e Simon. Tutto sembra filare liscio e senza intoppi verso la fine del corso di addestramento ma Miranda e Liam che non dormono la notte evidentemente, pensano bene di mischiare un po’ le carte in tavola.
I due che fanno colazione a Pane e Volpe cosa si inventano? una sfida fra allievi più anziani e allievi più giovani con in palio la dipartita, in caso di sconfitta, di ben 5 elementi della squadra perdente. Ora, d’accordo che la novità crea quella svolta che mi aspettavo per ridare vitalità alla parte relativa ai fatti dell’accademia, ma poteva essere limitata all’integrazione di due, tre nuovi allievi e non a un’intera classe, ma tant’è.
Dei nuovi personaggi per adesso non parlo. Troppo poco materiale per esprimermi su di loro, ma di sicuro per adesso l’impressione che mi hanno fatto è quella degli insopportabili spocchiosi. Drew Perales, Will Olsen e Iris Chang sembrano i personaggi con cui avremo a che fare almeno nella parte dedicata all’Accademia.
Nel frattempo assistiamo alla complicazione del caso della falsa sorella di Shelby e questo credo sia una buona cosa perché si sentiva il bisogno di storie laterali che comunque non avessero direttamente legami con la story principale. Poi a me Caleb e Shelby insieme piacciono tanto quando si incasinano la vita l’un l’altra. Sono così carini non trovate?
Anche Miranda ha le sue gatte da pelare con il figlio Charlie e deve ricorrere all’abilità delle due sorelle gemelle per scardinare le difese del giovane. Questa parte di vicenda a me insospettisce da sempre e sono certo che esiste un collegamento seppur flebile (per ora) con gli attentati. Anzi io azzardo e dico che Miranda potrebbe entrare nel novero dei maggiori sospettati dietro alle bombe e agli attentati.
POST ATTENTATI
In questa parte dell’episodio si affronta più il lato intimo e introspettivo dei personaggi coinvolti nella vicenda e questo ovviamente la fa diventare la parte più drammatica e in qualche passaggio pesante di questa puntata. Alex sta perdendo quella sicurezza e integrità che gli abbiamo visto sfoderare in tante occasioni.
Se non fosse stato per quella sua testardaggine, forse non si sarebbe arrivati al punto di svolta, che sebbene tragico, ha comunque rivelato in parte un piano terroristico nel quale lei non aveva nulla a che fare e nel quale ora si ritrova in prima linea nella speranza di porre fine a tutto.
Quando però tutti intorno a te dicono la loro e la tua mente, provata da giorni di vero inferno cede e si convince a dire il falso pur di non perdere la stima e l’amicizia di chi finora gli retto il gioco, ecco che il mondo gli crolla addosso e lei si ritrova ancora una volta sola e abbandonata, una situazione che ha già vissuto, ma che qui assume contorni ancora più drammatici. Shelby si sente tradita, Simon manco gli parla e Booth forse la tratta nella maniera peggiore, lui che avrebbe ancora dovuto sentire più in profondità la sofferenza di Alex.
Cosa manca a completare questo desolante quadro? Scoprire che alla fine si aveva ragione e che l’attentatore non solo è un interno dell’accademia (tra l’altro dalle parole capiamo che possiamo scartare i nuovi arrivati perché dice che la conosce fin dal suo ingresso in accademia) ma che ora tenta con lei il gioco al massacro utilizzato con simone ed Elias. A farne le spese è la povera Vasquez imbottita di tritolo.
Quantico is back e ci sarà da divertirsi.
Passo e chiudo.